Nelle ultime settimane si sono verificati alcuni tentativi di truffa telefonica nei quali i malviventi si sono spacciati per Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, utilizzando le generalità e le effigi sia del Generale di Brigata Gabriele Vitagliano, Comandante della Legione Carabinieri Friuli Venezia Giulia che del Colonnello Gianluca Migliozzi, Comandante Provinciale Carabinieri di Trieste.
I malintenzionati, utilizzando immagini del profilo WhatsApp riportanti le effigi dei due ufficiali, verosimilmente acquisite dal web, chiedevano somme di denaro oppure invitavano i cittadini a presentarsi presso una caserma dell’Arma con vari pretesti. La finalità era, probabilmente, in questo ultimo caso, quella di far lasciare l’abitazione incustodita per poter porre in atto delle azioni delittuose: un furto, poter meglio circuire chi fosse rimasto nell’abitazione o altro.
Alla luce di questi recenti episodi, invitando la cittadinza a prestare molta attenzione e a diffidare da sedicenti rappresentanti delle Forze dell’Ordine, i Carabinieri ricordano le numerose iniziative dell’Arma finalizzate alla prevenzione di questo fenomeno: la campagna divulgativa di un video sulle buone prassi per difendersi da tentaivi di truffa all’interno dei mezzi di trasporto pubblico in collaborazione con la società Trieste Trasporti che è andata avanti per circa 8 mesi in maniera continuativa; la collaborazione avviata tra Illycaffè e l’Arma dei Carabinieri con l’obiettivo di proteggere meglio i cittadini, soprattutto i più vulnerabili, dai raggiri attraverso la sensibilizzazione in tutti i bar, i caffè, i punti vendita e la rete di partner del noto marchio triestino. In circa 200 pubblici esercizi di Trieste e provincia, gli esercenti stanno esponendo locandine con le regole da seguire per difendersi; inoltre si ricordano le numerosissime conferenze tenute presso i centri di aggregazione (parrocchie, biblioteche, centri anziani).
Sotto il profilo repressivo, inoltre, questa primavera, i Carabinieri hanno divulgato, unitamente alla locale Procura della Repubblica, l’esito dell’operazione “Fumo del Vesuvio” che ha portato all’arresto di 10 persone e al deferimento in stato di libertà di altre 29, accertando 38 episodi.
La condotta dei truffatori è sempre in evoluzione e, per tale motivo, è fondamentale il contributo di tutti: dalle Istituzioni ai cittadini. Al riguardo, si rammenta che i Carabinieri non chiedono mai denaro, per alcun motivo, né telefonicamente né di persona. L’invito è quindi di non fidarsi di chiamate o messaggi che fanno riferimento a presunti o sospetti atti giudiziari, convocazioni urgenti o richieste economiche.
In caso di qualsiasi dubbio i Carabinieri consigliano di:
- contattate subito il 112 per segnalare l’accaduto;
- non fornite informazioni personali o bancarie;
- non consegnate denaro o oggetti di valore a nessuno;
- interrompete immediatamente la comunicazione.
La sicurezza – spiegano i militari dell’Arma – si costruisce insieme e partanto invitano i cittadini a parlare con i propri cari, soprattutto con anziani e persone fragili, per metterli in guardia da questi pericoli.
Per segnalazioni o informazioni l’invito è a rivolgersi alla Stazione dei Carabinieri più vicina o chiamare il Numero Unico di Emergenza 112.