La XXIV edizione de I Mille Occhi – Festival internazionale del cinema e delle arti giunge mercoledì 17 settembre alla sua giornata conclusiva al Cinema Ariston, con un intreccio di memorie storiche, riscoperte autoriali e omaggi letterari. Un percorso che attraversa il cinema della diaspora armena, le sperimentazioni del concorso internazionale, le radici irlandesi di Hitchcock e le pagine di Leonardo Sciascia trasposte sul grande schermo.
La giornata si apre alle 14.30 con il secondo appuntamento dedicato al Cinema della diaspora armena. Dopo aver presentato le radici di un cinema transnazionale nato dalla necessità di dare forma a un’identità segnata dal genocidio e dall’esilio, il festival propone due opere fondamentali. Uomini, anni, vita (Italia, 1990, 70’) di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, che hanno saputo trasformare i materiali d’archivio in uno strumento di riflessione sull’identità armena, dalle lacrime del 1915 alle immagini del realismo socialista. E Arménie 1900 (Francia, 1981, 13’) di Jacques Kébadian, un album di famiglia immaginario, costruito con fotografie, incisioni, lettere e disegni, che restituisce lo sguardo di un bambino armeno alla vigilia del genocidio.

Alle 16.00 spazio al Concorso internazionale – Cinema sul cinema, con Relâmpagos de críticas murmúrios de metafísicas (Brasile, 2024, 148’) di Rodrigo Lima e Júlio Bressane. Un mosaico vibrante che ripercorre la storia del cinema brasiliano attraverso 48 opere, dal 1898 al 2022. Un itinerario visivo che intreccia epoche, stili e sensibilità, omaggiando la settima arte con un approccio libero e affettuoso, capace di riportare in vita atmosfere e intuizioni dimenticate. Julio Bressane (Rio de Janeiro, 1946) esordisce giovanissimo nel cinema, dopo le prime esperienze come assistente di registi del Cinema Novo. Con opere come O Anjo Nasceu inaugura il cosiddetto Cinema Marginal, segnato da rottura e sperimentazione, e nel 1970 fonda con Rogério Sganzerla e Helena Ignez la casa di produzione Belair, presto osteggiata dalla dittatura militare. Dopo anni di esilio e marginalità, i suoi film tornano ad essere accolti nei festival internazionali con crescente successo.

Alle 18.45 ritorna la sezione Young and Innocent: il cinema interminabile dei cineasti più grandi con Juno and the Paycock (Giunone e il pavone, UK 1929, 85’) di Alfred Hitchcock. Realizzato nel passaggio dal muto al sonoro, il film segna l’unico incontro del maestro inglese con la tradizione irlandese, anticipando John Ford nel confronto con i testi di Seán O’Casey. Tra teatro e cinema, Hitchcock costruisce un’opera rigorosa e sorprendente, dove l’individuo resta solo di fronte alla storia sociale.

La chiusura della giornata, alle 21.00, è dedicata a Una storia semplice? Leonardo Sciascia e il cinema. In programma Il giorno della civetta (Italia, 1968, 108’) di Damiano Damiani, con Claudia Cardinale e Franco Nero. Tratto dal celebre romanzo del 1961, il film racconta l’indagine dell’ufficiale dei Carabinieri Carlo Bellodi sull’omicidio di un impresario edile, aprendo il discorso cinematografico del regista friulano sul rapporto tra Sicilia e mafia. Un’opera che unisce impegno civile e potenza narrativa, ancora oggi attualissima.

Questa di mercoledì 17 settembre è l’ultima giornata di proiezioni al Cinema Ariston, ma il festival avrà una significativa coda: Relâmpagos de críticas murmúrios de metafísicas di Lima e Bressane sarà infatti trasmesso sabato 20 settembre alle 0.50 all’interno di Fuori Orario su Rai 3, lo storico programma notturno amato dai cinefili che dal 1988 accompagna la scoperta del cinema invisibile.
Tutte le proiezioni sono a ingresso gratuito.
Mercoledì 18 settembre 2025
14.30
Il cinema della diaspora armena
Uomini, anni, vita di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi
Italia 1990, 70’
Arménie 1900 di Jacques Kébadian
Francia 1981, 13’
16.00
Concorso internazionale – Cinema sul cinema
Relâmpagos de críticas murmúrios de metafísicas di Rodrigo Lima, Júlio Bressane Brasile 2024, 148’
18.45
Young and Innocent: il cinema interminabile dei cineasti più grandi
Juno and the Paycock di Alfred Hitchcock Giunone e il pavone, UK 1929, 85’
21.00
Una storia semplice? Leonardo Sciascia e il cinema
Il giorno della civetta di Damiano Damiani
Italia 1968, 108’
con Claudia Cardinale e Franco Nero
I mille occhi – Festival internazionale del cinema e delle arti
è realizzato da
Associazione Culturale Anno Uno
con il contributo di
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura
IOSONOFRIULIVENEZIAGIULIA
con la main partnership di
La Cineteca del Friuli
con la collaborazione di
Cineteca di Bologna, Istituto Luce – Cinecittà, Svenska Fiminstitutet, BFI, Kinoatelje – Cross-Border Film Festival – Poklon Viziji, Fuori orario, Rai 3, CSC – Cineteca Nazionale, CSC – Centro Studi Cinematografici, Trieste Film Festival – Alpe Adria Cinema, Casa del Cinema di Trieste
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