Appuntamento eccezionale martedì 16 settembre a Verona per il quarto concerto de Il Settembre dell’Accademia edizione 2025, il festival internazionale di musica promosso dall’Accademia Filarmonica di Verona da trentaquattro anni: a salire sul podio del Teatro Filarmonico sarà infatti il visionario Sir John Eliot Gardiner il direttore inglese, premiato con un numero di Gramophone Awards superiore a qualsiasi altro artista vivente, nominato baronetto nel 1998 dalla Regina Elisabetta.
Musicologo affermato, fondatore e direttore artistico di ensembles musicali di eccellenza, ospite fisso delle più importanti orchestre sinfoniche del mondo, Gardiner, con un interessantissimo programma tutto mendelsshoniano, sarà alla guida delle due compagini musicali fondate lo scorso agosto e per la prima volta in Italia nell’ambito di un grandioso tour internazionale: il Constellation Choir e la Constellation Orchestra, formazioni chiamate a unire l’eccellenza artistica a un approccio interdisciplinare del tutto nuovo.

Un progetto ambizioso per questo leader internazionale, costantemente all’avanguardia nell’interpretazione, considerato uno dei musicisti più innovativi e dinamici al mondo.
La visione interdisciplinare di Gardiner trova espressione anche nella scelta del programma della serata che sottende un dialogo affascinante tra letteratura, poesia e musica.
Il concerto prevede infatti due capolavori assoluti di Felix Mendelssohn: la poco frequentata Die erste Walpurgisnacht, ossia “La notte di Walpurga” composizione per soli e coro terminata nel 1841, con cui l’autore mette in musica una delle ballate di Goethe del 1799 – racconto di una nascosta cerimonia di pagani all’epoca del primo trionfo del cristianesimo – e la famosissima A Midsummer Night’s Dream Op. 21 e 61, musiche di scena per l’omonima commedia shakespeariana.
La composizione della ballata inizia a prendere forma in occasione dell’ultima visita che Mendelssohn tributa all’ormai anziano Goethe nella sua residenza a Weimar quando, nel 1830, si appresta al suo Grand Tour: i due artisti nonostante i sessant’anni di differenza erano legati da un profondo rapporto di ammirazione e stima.
L’episodio narrato da Goethe ricordava l’espediente usato dai Sassoni oppressi da Carlo Magno, nella sua azione di cristianizzazione, per riuscire a svolgere l’antico culto pagano in onore di Santa Walpurga, un rito per celebrare, la sera precedente il primo di maggio, il culmine della primavera e della fertilità e le forze demoniache della natura. Per liberarsi momentaneamente dei Cristiani – che fuggiranno atterriti – i pagani, aggiungono ai già misteriosi e inquietanti rumori della foresta, un fragoroso strepitio, da loro stessi creato per evocare la figura del diavolo.

La ballata scritta da Mendelssohn saprà stupire: nell’intento di tradurre musicalmente la volontà del poeta tedesco di mostrare l’alta spiritualità anche dei popoli pagani il compositore scardina le convenzioni e i luoghi comuni affidando dunque ai pagani la scrittura tradizionalmente assegnata a ruoli sacri e ai cristiani episodi dalla strumentazione chiassosa, dalla scrittura (apparentemente) più confusa e a tratti anche comica .
Sogno di una notte di mezza estate è stato invece composto dal musicista tedesco nel 1843 su commissione del re di Prussia Federico Guglielmo IV, catalogato come l’Op. 61 del compositore: un complesso di brani con cui di fatto il musicista sviluppa, in piena continuità espressiva e stilistica, la sonata sempre ispirata dalla commedia del Bardo – l’Ouverture da concerto op. 21 – composta nel 1826 quando Mendelssohn era solo diciassettenne, testimonianza sotto vari aspetti della precoce genialità del suo creatore.

Martedì 16 Settembre ore 20,30
Verona, Teatro Filarmonico
THE CONSTELLATION CHOIR & ORCHESTRA
Sir John Eliot Gardiner direttore
Felix Mendelssohn Bartholdy
(1809 – 1847)
Die erste Walpurgisnacht Op. 60 (MWV D3)
Sarah Denbee contralto
Graham Neal, Jonathan Hanley tenore
Alex Ashworth, Peter Edge basso
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Konzert-Ouvertüre zu Shakespeares
Sommernachtstraum Op. 21 (MWV P3)
Musik zu Ein Sommernachtstraum Op. 61 (MWV M13)
Sam Cobb, Rebecca Hardwick soprano