Una piccola, colorata cucina itinerante porterà sul territorio le proposte gastronomiche realizzate all’interno del progetto Fabbricotta della onlus udinese
Dopo i frollini bistorti e il servizio di catering, ecco il nuovo nato in casa Hattiva Lab: si chiama “Bustorto” ed è una piccola, deliziosa cucina colorata su ruote che porterà “a spasso” le saporite proposte gastronomiche prodotte all’interno di Fabbricotta, il progetto di Hattiva Lab che si occupa di inserimento lavorativo di persone fragili attraverso produzioni alimentari e artigianali in ceramica, feltro e sartoria.

“Abbiamo sentito la necessità di dotarci di uno strumento in grado di far giungere le nostre preparazioni direttamente ad aziende e privati – spiega la presidente della onlus, Paola Benini -. Questo ci consente non solo di ampliare la gamma dei servizi offerti, ma anche di creare connessioni tra mondi apparentemente distanti, promuovendo la cultura dell’inclusione attraverso il cibo. Da oggi la cucina di Hattiva Lab sarà ancora più inclusiva!”.
Con Bustorto, assieme alla produzione dei frollini dolci e salati Bistorti e al servizio di catering solidale, Hattiva Lab apre la strada a un nuovo modello di impresa sociale itinerante che punta all’inserimento lavorativo di persone con fragilità. “L’obiettivo del settore produttivo di Hattiva Lab, che sta vivendo un forte sviluppo, è quello di offrire opportunità di lavoro e inclusione a persone fragili attraverso attività concrete e radicate nel territorio”.

Il nuovo progetto è stato presentato, durante un piccolo evento, ai sostenitori che hanno supportato Hattiva Lab nell’acquisto del food truck. “Abbiamo voluto ringraziare innanzitutto coloro che hanno reso possibile l’investimento – ha dichiarato Emanuela Riotto, vicepresidente della onlus -, ossia la Fondazione Friuli e tre aziende del territorio (beAnTech, Motion Analytica e MEP) che hanno scelto di sostenere il Bustorto attraverso una campagna di raccolta fondi, coinvolgendo anche i loro dipendenti. Il tutto è stato reso possibile grazie al progetto Microdono promosso da Anima Impresa”.
