Monumenti illuminati di viola in diversi Comuni tra Treviso, Belluno e Venezia, venerdì 19 e sabato 20 settembre. Sabato 20, inoltre, gazebo di sensibilizzazione a Porta San Tomaso, Treviso, dalle 09:00 alle 13:00.
Il 19 e 20 settembre il Triveneto si illumina di viola per il World GO Day, la Giornata Mondiale dei Tumori Ginecologici, promossa a livello internazionale dalla European Society of Gynaecological Oncology (ESRGO) e da ENGAGe – European Network of Gynaecological Cancer Advocacy Groups. Anche quest’anno ACTO Triveneto – Alleanza Contro il Tumore Ovarico – è in prima linea per sensibilizzare l’opinione pubblica su patologie che colpiscono gli organi riproduttivi femminili (ovaie, utero, cervice, vagina e vulva), ancora troppo spesso sottovalutate o circondate da tabù. Per l’occasione, numerosi monumenti di città e comuni del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige saranno illuminati di viola, colore simbolo che unisce tutte le forme di tumore ginecologico. A Treviso verrà illuminata, la sera di venerdì 19 settembre, la Grande Sfera di Toni Benetton di Via Roma.
Sabato 20 settembre le attività di sensibilizzazione di ACTO Triveneto a Treviso si sposteranno a Porta San Tomaso dove sarà presente un gazebo informativo, dalle ore 09:00 alle ore 13:00, al quale parteciperanno medici specialisti dello IOV di Padova e dell’Ospedale Ca’ Foncello, volontari ed esperti di estetica oncologica. Durante la mattinata sarà distribuito materiale divulgativo e le persone avranno la possibilità di rivolgere domande direttamente agli specialisti, affrontando senza timori un tema che troppo spesso rimane nell’ombra.
Il World GO Day 2025 rappresenta per ACTO Triveneto non solo un’occasione simbolica, ma anche un momento di incontro reale con la cittadinanza: un’opportunità per far conoscere meglio l’associazione, offrire servizi immediati e ribadire con forza che informazione, prevenzione e diagnosi precoce possono fare la differenza. ACTO Triveneto, inoltre, invita i cittadini a fotografare i monumenti illuminati nelle diverse città del Triveneto e a condividere le immagini sui social con @actotriveneto utilizzando l’hashtag #prevenireèpossibile.
ACTO Triveneto
ACTO Triveneto nasce dall’impegno e dalla visione di Petra De Zanet, che, dopo la diagnosi di tumore ovarico genetico ed ereditario, decise di fondare un’associazione di pazienti dedicata a sostenere le donne e le famiglie colpite da queste patologie in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige.
Grazie a lei, Treviso è diventata l’ottava realtà territoriale della rete ACTO Italia, con sede presso l’Ospedale Ca’ Foncello dell’ULSS 2 Marca Trevigiana, centro hub regionale per i tumori ginecologici. Dopo la scomparsa di Petra nel dicembre 2024, la presidenza è stata assunta ad interim da Rosabella Vedovato fino a luglio 2025, quando è stata eletta alla guida dell’associazione Maurizia Fagaraz, già impegnata da anni come paziente e attivista. ACTO Triveneto è parte della rete nazionale ACTO Italia, nata nel 2010, e lavora su più fronti: prevenzione e informazione con campagne di sensibilizzazione, incontri pubblici e attività nelle comunità; sostegno alle pazienti e alle famiglie attraverso supporto psicologico, consulenze, accompagnamento ai percorsi di cura; estetica oncologica con percorsi per aiutare le donne a mantenere dignità e benessere durante le terapie, con l’associazione che si fa carico dei costi per chi non può permetterselo; ricerca scientifica, promozione e sostegno ai centri di eccellenza, grazie anche a un comitato scientifico composto da medici di riferimento; socializzazione e raccolta fondi con eventi dedicati alle pazienti e ai sostenitori, con l’obiettivo di creare comunità e generare nuove risorse.
DICHIARAZIONI
MAURIZIA FAGARAZ – PRESIDENTE DI ACTO TRIVENETO
“Il tumore ovarico viene spesso definito il killer silenzioso perché non dà sintomi chiari e viene diagnosticato quasi sempre in fase avanzata. Per questo è essenziale parlare di prevenzione ginecologica e portare informazione dove ancora non arriva. Troppo spesso l’attenzione mediatica si concentra sul tumore al seno, ma anche le malattie ginecologiche stanno crescendo, soprattutto tra le più giovani, complici il calo delle vaccinazioni HPV e la scarsa conoscenza dei sintomi. Nessuna donna deve rimanere indietro: il nostro compito è ascoltare, sostenere e accompagnare.”