Ultimo appuntamento della stagione calda per gli appassionati di auto americane, che si sono ritrovati a Lignano Sabbiadoro (UD) in occasione della Italian Bike Week 2025: la 4^ edizione della US Car on the Beach ha visto la partecipazione di 240 vetture, che hanno sfilato ordinatamente in parata lungo le vie della cittadina
Andata in scena Lignano Sabbiadoro (UD) nel fine-settimana del 18-21 settembre, la ITALIAN BIKE WEEK 2025 ha archiviato in bellezza non solo la stagione calda “on the road” delle due ruote, ma anche il calendario estivo degli eventi clou per gli appassionati delle auto americane. Con la quarta edizione della US CAR ON THE BEACH, il maxi-meeting dedicato alle quattro ruote e ai possenti V8 d’Oltreoceano, la IBW ha radunato nella rinomata località balneare la bellezza di 240 vetture, con esemplari di tutte le epoche che si sono ritrovati a partire da sabato davanti allo stadio “Guido Teghil”. Per la prima volta, infatti, il parcheggio dell’impianto polisportivo lignanese ha ospitato il meeting a stelle e strisce, proprio mentre a qualche decina di metri di distanza le tante Case motociclistiche presenti effettuavano i demo ride gratuiti delle proprie novità stradali e off-road.

Massiccia la presenza di stranieri (con austriaci, tedeschi, cechi e ungheresi in pole position) e di pubblico giunto da tutta Italia, in particolare da Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna. Il momento più intenso è arrivato nella mattinata di domenica, quando alle ore 11 è scattata sotto un sole corroborante la tradizionale parata per le vie della città, la seconda del weekend dopo la Saturday Night Parade motociclistica del sabato sera. Ben 240 auto “made in USA” hanno sfilato ordinatamente fino al lungomare, dove sono state accolte da una folla festante, per poi fare rientro allo stadio tra gli applausi del pubblico a bordo strada. Un colpo d’occhio da cartolina, che ha proiettato la riviera adriatica sulla costa dell’Oceano, in un altro tempo: quello dell’età dell’oro dell’auto americana.

A seguire, le trenta auto più belle e rappresentative sono state premiate dagli organizzatori, la rivista Cruisin’ Life e l’Old School Garage Club di Pordenone. La più vecchia? Una quasi centenaria, la splendida Ford Roadster del 1927 di Gualtiero Grilli (RA), ma era rappresentata in forze anche la produzione anni Cinquanta, Sessanta e Settanta con gioielli quali Ford Mustang e Gran Torino, opulente Cadillac e moltissimi pick up truck. A questo proposito, un ringraziamento particolare va a RAM Division, club trevigiano che ogni anno assicura un preziosissimo supporto all’organizzazione.

Sempre parlando di V8, ma con due ruote in meno, ha destato molto interesse anche presso gli appassionati di auto americane la presentazione della Galbusera, una motocicletta dotata di un 8 cilindri a V da 500 cc a due tempi progettata a fine anni Trenta dal bresciano Plinio Galbusera con la fondamentale collaborazione di Adolf Marama Toyo, al secolo Roberto Antonio Ivanicich, motorista e tecnico fiumano che è stato anche tra i pionieri dello speedway italiano. Rimasta allo stadio di prototipo e mai arrivata alla produzione di serie dopo la presentazione al Salone di Milano del 1938 in veste di mockup, la Galbusera V8 ha visto la luce quasi 90 anni dopo grazie all’artigiano friulano Mirco Snaidero, che, nel silenzio della sua officina ha costruito una replica meticolosa basandosi esclusivamente su 4 fotografie dell’epoca, realizzando una volta per tutte un sogno che sembrava ormai destinato a rimanere tale.

Uno sforzo davvero titanico in termini di ricerca e ore di lavoro, che tuttavia non ha scoraggiato Snaidero, noto produttore di affettatrici a volano customizzate. L’esemplare da lui costruito, perfettamente funzionante e fedelissimo all’originale, è stato esposto nel sabato nel sabato della IBW, in occasione della presentazione del libro “Sulle tracce di Marama Toyo. Misteri svelati e il sogno della Galbusera V8 – la moto scomparsa”: curato da Franco Damiani di Vergada del Moto Club Trieste ed edito da Tiglio Edizioni, il volume narra la storia di un gioiello italiano della tecnica motociclistica. Le Boss Hoss, celeberrime muscle bike dotate di mastodontici V8 Chevy, sono arrivate più di mezzo secolo dopo…

Non sono mancate infine le pin-up, che guidate da Lady BB sono state protagoniste di un contest dedicato svoltosi nel pomeriggio di sabato: il concorso ha premiato la make-up artist milanese Cristina Oddo, in arte Miss Twinklered.
Nella pagina seguente, in chiusura, la Top 30 delle vetture premiate da Cruisin’ Life e Old School Garage.

