Germania e Gran Bretagna: sono queste le Nazioni (tra le 16 presenti in una flotta di 71 imbarcazioni) che conquistano il titolo di campioni del mondo e che rispondono rispettivamente ai nomi di Nefeli il team del tedesco Peter Kerrie (con tanta Italia a bordo a cominciare dal tattico Nicolò Bianchi) nella classifica overall e di Zhik Race Team di Miles Quinton (il migliore tra i corinthian).
Dopo quattro giorni incerti dal punto di vista meteo che aveva permesso lo svolgimento di sole tre prove, Trieste ed il campo di regata dello Yacht Club Adriaco hanno regalato ieri il loro meglio con l’attesa bora (che già aveva caratterizzato una epica prova inaugurale del Mondiale) che ha permesso di portare a sette il numero di prove: con una classifica che fino a prima ultimo start vedeva i primi 10 team racchiusi in 10 punti rendendo questo Mondiale qualcosa di speciale.

A imporsi, scalando la graduatoria grazie a un finale in crescendo e a un’ultima prova leggendaria dal punto di vista dell’approccio tattico è stato l’equipaggio di Nefeli che fino alla vigilia di ieri non compariva nella top five provvisoria. Il team di Peter Karrie, da oltre dieci anni presente nella classe e attivo con il suo equipaggio dal 2017, vincitore proprio quest’anno della Bacari Cup a Miami, ha eseguito il compito alla perfezione – ovvero fare il meglio possibile rimettendosi poi alle sbavature degli altri – e si è imposto sul fortissimo team yankee di Dark Energy della presidente dell’International Melges 24 Class Association Laura Grondin, finito secondo di tre punti. Sul gradino più del podio i già campioni europei di Strambapapà, barca timonata dall’ olimpionico azzurro Michele Paoletti (con Giovanna Micol alla tattica anch’essa olimpionica). Il migliore degli italiani ha fermato la propria corsa a sei punti dalla vetta, con una sola lunghezza di vantaggio su Melgina di Paolo Brescia (affiancato da Stefano Cherin), netto vincitore della penultima prova e con due punti di margine sui campioni europei in carica i croati di Razjaren di Ante Cesic.

Il neo campione iridato, che ha navigato con Alessandro Franci, Niccolò Bianchi, Saverio Cigliano e Karlo Hmeljak, assistito dal coach Simon Sivitz Kosuta iscrive per la prima volta la Germania nella Hall of Fame dell’International Melges 24 Class Association commentando: “Vincere il Mondiale Melges 24 era un’idea che apparteneva al mondo dei sogni: per quanto sai di essere preparato e competitivo, l’impresa è di quelle vere e non esiste ricetta per riuscire. E’ un successo che abbiamo costruito nel tempo, grazie a un progetto costruito nel dettaglio, per il quale ringrazio il mio equipaggio che mi ha reso un velista e un timoniere migliore”.
 
Soddisfazione è stata espressa anche da parte di Laura Grondin, che ha festeggiato la conquista di un secondo posto assoluto che, solo al termine del Day 2, nel corso del quale Dark Energy era stata speronata duramente da Razjaren, pareva impossibile raggiungere: “E’ stata una grande edizione del Melges 24 World Championship e per noi si chiude con la soddisfazione di un secondo posto sul quale nessuno avrebbe scommesso dopo la collisione e i due ritiri rimediati a inizio serie. Sono davvero rimasta stupita dalla reazione del mio equipaggio che, passo dopo passo, mi ha portato sul podio e faccio i miei complimenti a Peter Karrie, il cui successo rappresenta una pietra miliare nella storia della nostra straordinaria Classe. Grazie allo Yacht Club Adriaco e a Trieste per la fantastica accoglienza e per aver reso possibile una grandissima edizione, sotto ogni profilo, del Mondiale Melges 24”.

Nel gruppo Corinthian, che al via della prova finale vedeva i primi quattro della classifica racchiusi in una manciata di punti, il successo è andato a Zhik Race Team di Miles Quinton che, assistito da Geoff Carveth, Oliver Wells, Giacomo Conti e Sara Zuppin, ha chiuso decimo assoluto, anticipando di sei punti il giovanissimo equipaggio di FoxyDry capace, grazie alla grinta di Leonardo Centuori, di finire undicesimo assoluto, appena due punti davanti a Mataran 24 di Ante Botica, già vincitore tra i non professionisti, delle ultime due edizione del Melges 24 World Championship.
 
Miles Quinton – “È stata una conclusione incredibile, con quattro barche in una manciata di punti: abbiamo avuto quattro regate combattute con costanti cambi di leadership. Una competizione davvero serrata. Questo è un grande risultato per il nostro team: Jeff e io regatiamo insieme da anni, molti dei quali spesi navigando su questa barca e abbiamo già vinto il titolo europeo Corinthian qualche anno fa. Siamo felicissimi di essere sul tetto del mondo in una Classe così competitiva e iconica: ora è il momento della felicità”,
 
Sempre a FoxyDry, meglio classificato tra gli Under 25, è andato il nuovissimo Zerogradinord Next Gen Trophy, donato alla classe dal responsabile comunicazione Mauro Melandri per celebrare i quindici anni di attività nell’ambito dell’international Melges 24 Class Association.
 
Altri premi speciali sono andati a Bruna Princavili e a Bela Jelaca, in quanto di velisti più giovani coinvolti nell’evento, al monegasco Vladimir Prosikhin, finito settimo con il suo Team Nika, cui è stato assegnato lo Zarko Draganic Perpetual Trophy come miglior owner-driver debuttante nella classe.

Da sottolineare che il Melges 24 World Championship era anche valido come ultima prova delle Melges 24 European Sailing Series, andata in archivio dopo lo svolgimento di ben dieci tappe. A imporsi, tra i Corinthian, i britannici di Zhik Race Team di Miles Quinton davanti agli ungheresi di Chinook di Akos Csolto ed al croato Mataran 24 di Ante Botica. iIn Overall hanno prevalso i croati di Razjaren, capitanati da Ante Cesic e giunti davanti agli azzurri di Strambapapà di Michele Paoletti ed al croato Panjic di Luka Sangulin, presidente della Melges 24 Croatian Class.
 
Nel corso della premiazione, alla presenza del Presidente della Federazione Italiana Vela, Francesco Ettorre, il Presidente dello Yacht Club Adriaco Nicolò de Manzini ha sottolineato: “Complimenti ai vincitori, un grazie a quanti hanno reso possibile la riuscita di un evento così importante per il nostro club, a partire da volontari e partner, senza i quali non sarebbe stato possibile costruire una manifestazione con questa partecipazione e di così alto livello. Questo Mondiale entra di diritto tra le pagine più belle della storia ultra centenaria dello Yacht Club Adriaco e resta un evento che ha puntato i riflettori del mondo sportivo sulla nostra città. Grazie alla International Melges 24 Class Association e alla Classe Italiana Melges 24 per aver creduto in Trieste e nell’Adriaco e per averci permesso di organizzare per la prima volta in Adriatico un Mondiale Melges 24.”
 
Trieste passa il testimone agli Stati Uniti ed al Little Traverse Yacht Club in Michigan dove tra il 19 e il 26 settembre 2026 si disputerà la prossima edizione del Melges 24 World Championship.
 
Il Melges 24 World Championship 2025, organizzato dallo Yacht Club Adriaco in collaborazione con l’International Melges 24 Class Association e con il supporto della Melges 24 Italian Class, è reso possibile grazie al supporto di Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Zaccanti, Richardson, Urban Hotel Design, Sirio Outfitting, Ocean Marine, Eataly, Gill, Cantina Produttori Cormons, Saiph, Impact Sportbusiness, Jil Joi. Media Partner: Rai.