Suoni. Voci. Visioni. Idee. Il festival in città. Trieste 17 – 26 ottobre 2025. Un progetto di cantierezero / music. art. knowledge. collettivo per la nuova musica – Trieste

Prosegue a Trieste dal 17 al 26 ottobre, con l’evento “Il festival in città”, la sesta edizione di “Teatri del Suono” festival transdisciplinare che esplora le molteplici relazioni della musica – colta, d’arte e di ricerca, in tutte le forme ibridate ed eclettiche della contemporaneità – con le arti e il pensiero, attraverso proposte originali, di alto profilo artistico, dal format innovativo e inclusivo, aperte al dialogo generazionale.

Nato dal lavoro di collettivo cantierezero in collaborazione con istituzioni e realtà culturali del territorio e internazionali, Teatri del suono è un luogo dove rappresentare la conoscenza, testimoniando la profonda influenza tra gli spazi della perfomance artistica e quelli del sapere. Un palcoscenico in cui mettere in scena la meravigliosa varietà delle arti e del pensiero umano, in cui la musica è al centro di un percorso alternativo e curioso, che si apre per sua natura al dialogo transdisciplinare, proponendosi come luogo anchefisico di scambio e condivisione.

Con una programmazione intensa e fuori dagli schemi, fatta di rare esperienze di ascolto ed eventi sinestetici fuori da ogni consuetudine, tra concerti, performance, installazioni, visioni, talk, workshop, momenti di dialogo e approfondimento per il pubblico, la nuova edizioneAperture – è concepita come una mappa risonante e pensante che attraversa i labili confini tra spazio, tempo, discipline e culture, iniziando nuove vie, collaborando, accogliendo, sperimentando, affrontando in modo originale e coinvolgente temi e interrogativi del nostro presente. Uno spazio di ascolto e riflessione, per aprire la mente e il cuore, fare parte di una comunità che si confronta con il presente, ripensandolo.

“Lo spazio e il suo rapporto con il suono sono il cuore pulsante della nuova edizione del festival. La scelta di coinvolgere luoghi simbolici della città, non destinati abitualmente alla pratica musicale, ma di grande suggestione e in risonanza con le atmosfere e i contenuti proposti” – spiega la curatrice del Festival, Stefania Amisano – “riflette l’idea di apertura alla base di tutta la programmazione: aprire spazi alla musica e alle idee che da essa scaturiscono, aprirsi a nuove collaborazioni, ampliare la partecipazione del pubblico, ispirandolo, attraverso un’alchimia di reciproca valorizzazione tra contenuti artistici, idee e patrimonio urbano, pensando la città come un laboratorio di ascolto diffuso. Un cartellone con artisti di grande rilievo e un’apertura internazionale, coinvolgente e curioso, che attraversa dieci giorni e vari luoghi simbolici – librerie, basiliche, auditorium, gallerie – proponendo al pubblico un viaggio sinestetico ed eclettico, alla scoperta di nuove, in-audite esperienze di partecipazione e ascolto”

Come di consueto, i contenuti performativi sono accompagnati da una cornice di incontri informali con il pubblico SALON –  spazio  dedicato alla riflessione e all’approfondimento delle tematiche trattate a partire dai contenuti musicali e artistici, con la partecipazione degli artisti e degli ospiti del festival. I talk – curati da collettivo cantierezero in collaborazione con il filosofo Giovanni Leghissa (Università di Torino) e la rivista online di filosofia contemporanea Philosophy Kitchen – vedonoquest’anno la partecipazionedi Alessio Bortot, architetto, professore di Disegno all’Università di Trieste, con interventi dedicati al rapporto tra spazio, suono, rappresentazione e percezione.

Per la sezione VISIONI, accanto agli eventi musicali e performativi, è possibile scoprire le incursioni visive dedicate alla fantascienza a cura di Trieste Science + Fiction Festival durante gli eventi in programma domenica 19 (Casa della Musica) e domenica 26 ottobre (Galleria Planetario).

Il festival dedica una serie di eventi a Luciano Berio, nel centenario della nascita, e ad Anthony Braxton (Trio ASK): due musicisti trans idiomatici, che in forme e culture diverse, si sono coraggiosamente aperti alla contaminazione e all’interazione tra pratiche e discipline differenti.

Il programma di “Teatri del Suono / Aperture”- Il festival in città.

Venerdì 17 ottobre, alle ore 18.30, alla Libreria Antiquaria Umberto Saba (via S. Nicolò 30b) apertura dell’allestimento installativo di A-ronne diLuciano Berio, realizzato dell’artista visiva Annalisa Metus e a cura di collettivo cantierezero, in collaborazione con Libreria Saba, Dipartimento di Musica e Nuove Tecnologie Conservatorio Tartini Trieste, che resterà visitabile fino al 25 ottobre (in orario di apertura della libreria).

Sabato 18 ottobre, alle 20.30 nella suggestiva cornice della Basilica di San Silvestro (piazza San Silvestro 1) il festival propone il primo degli appuntamenti musicali con il concerto di Cantando Admont, attualmente uno dei più importanti ensemble vocali della scena contemporanea internazionale, con un affascinante programma, aperto alla continuità tra passato e presente – tema caro al festival –  che include opere di Orlando Lasso, Younghi Pagh-Paan, Klaus Lang, Tomás Luis de Victoria, Roman Haubenstock-Ramati e una prima esecuzione italiana di Annette Schmucki. Con il sostegno del Forum austriaco di cultura – Milano.
Cantando Admont è anche impegnato – dal 15 al 17 ottobre – in un workshop per gli studenti del Conservatorio Tartini, realizzato in collaborazione con il festival.

Domenica 19 ottobre all’Auditorium della Casa della Musica (via dei Capitelli 3) il festival propone una giornata dedicata alla musica e alle arti elettroniche, inaugurando il progetto Archeologia del contemporaneo, un nuovo percorso dedicato alla musica elettronica, al repertorio elettroacustico e sua prassi interpretativa, curato da cantierezero in collaborazione con il Dipartimento di Musica e Nuove Tecnologie / Conservatorio Tartini – Trieste e la casa editrice/discografica Die Schachtel, da vent’anni specializzata nella musica d’avanguardia ed elettronica, sound art, musica di ricerca ed altre forme di composizione sperimentale e impegnata nel mantenere viva l’esperienza sensoriale e materiale della musica, in opposizione all’immaterialità del consumo veloce e superficiale.

Dalle 11.00 alle 13.00 dopo le incursioni visive a cura di Trieste Science + Fiction Festival (VISIONI), è possibile incontrare Bruno Stucchi – Art director e Designer di Die Schachtel – chepropone una conversazione-ascolto dedicata alla storia della musica elettronica, tra opere colte e sperimentali. L’incontro è anche l’occasione per la presentazione l’ultima uscita del catalogo di Die Schachtel, Satyricon79, un inedito di Demetrio Stratos del 1979 per lo spettacolo omonimo al Teatro dell’Elfo di Milano, con la regia di Gabriele Salvatores.

Dalle 16.00 alle 18.30, sempre alla Casa della Musica, Andrej Kobal – performer, sound designer, sviluppatore di strumenti digitali per la pratica musicale – conduce un laboratorio esperienziale didattico per ragazzi a partire dai 12 anni, dedicato all’uso creativo delle nuove tecnologie applicate alla musica che tra gioco e scoperta conduce i partecipanti a un uso diverso e più consapevole della tecnologia che quotidianamente ci circonda.

La partecipazione a tutti gli eventi del 19 ottobre è gratuita, non richiede competenze specifiche ed è aperta a chiunque sia interessato a scoprire o approfondire le tematiche presentate. Per partecipare al Laboratorio didattico è necessario iscriversi presso Casa della Musica/Scuola 55 o inviando una mail a [email protected]

Giovedì 23 ottobre, alle 20.30 il festival ritorna nella splendida cornice della Basilica di San Silvestro, con un evento speciale che vede il Trio di Parma confrontarsi con un’opera di grande complessità e una figura iconica dell’avanguardia del secondo Novecento – il Trio di Morton Feldman –  riletta attraverso la rigorosa arte interpretativa e la profondità che caratterizzano le performance di questo straordinario ensemble cameristico. Un’esperienza unica e imperdibile.

Posti limitati, è consigliata la prenotazione ([email protected])

Tra ascolti acusmatici e nuova musica da camera, prime assolute e nazionali, nuove modalità performative,elettronica e strumenti classici, il festival si trasferisce nella Sala Luttazzi del Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste con due appuntamenti per il fine settimana.

Venerdì 24 ottobre, alle ore 20.30 collettivo cantierezero (Stefania Amisano e Claudio Cristani – pianoforte; Tiziana Bertonicini – violino; Clémence Martel – voce; Zinajda Kodrič – flauti; Alessandro Ratoci – elettronica) e Megafauna – formato da Wietse Voermans (saxofono baritono), Alessio Bruno (contrabbasso) e Marko Jugovic (percussioni) – danno vita a un programma che apre la tradizionale forma classica del concerto trasformandola in un organismo vivente e risonante. Tra opere colte e sperimentali dell’avanguardia del secondo Novecento, partiture grafiche, musica intuitiva, improvvisazioni e contaminazioni tra musica colta e jazz contemporaneo, il programma – con opere di Luciano Berio, Mauro Lanza, Tom Johnson, Wolfgang Rihm, Haubenstock-Ramati, Karlheinz Stockhausen – sperimenta nuove possibilità di fruizione e ascolto, attraverso la compenetrazione tra generi e pratiche differenti della musica d’arte. Con un omaggio a Luciano Berio, nel centenario della nascita,alla sua visione della musica e al ruolo della parola come elemento ritmico e sonoro che apre ed estende gli spazi della percezione.

Sabato 25 ottobre la Sala Luttazzi ospita due imperdibili appuntamenti dedicati alla musica del nostro tempo, pensati come due parti di un’unica esperienza sonora e sensoriale.

La serata si apre alle 20.30 con il concerto di Ensemble for New Music Tallin, una delle formazioni più importanti nella scena musicale internazionale, specializzata nel repertorio contemporaneo, che propone un incontro con le voci più nuove del nostro presente con prime esecuzioni italiane, tra microtonalità, elettronica, sperimentazione e nuove pratiche performative. In programma opere di Jeffrey Arlo Brown, Justé Janulytė, Pascal Criton,Arash Yazdani,Tatjana Kozlova-Johannes.

Alle 22.00il Trio ASK – Giampaolo Antongirolami e Michele Selva, saxofoni, Giorgio Klauer, elettronica, composizione – presenta un programma che gioca sul concetto di apertura, creando un’avventura sonora passando per nuove scritture e partiture “aperte” – dagli stupendi fogli-voliera di Sylvano Bussotti all’estemporaneo tecnologico e al gesto sonoro scaturito dal materiale elettroacusitico di Giorgio Klauer a Dmitri Kourliandski – in un programma che omaggia Anthony Braxton (grande compositore e polistrumentista di cui quest’anno ricorrono gli 80 anni), passando per nuove scritture e partiture “aperte” che trasformano l’esecuzione in gesto creativo.

Gli eventi nella Sala Luttazzi del Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste sono inseriti nella rassegna “Una Luce sempre accesa”, promossa e organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle politiche della cultura e del turismo.

“Il festival in città”si conclude domenica 26 ottobre alla Galleria Planetario (via Fabio Filzi 4 – primo piano), a partire dalle 17.00, con un’immersione multimediale tra suoni, visioni e arti visive, dedicata alla performance Space Is Only Noise un progetto multimediale tra strumenti acustici, elettronica e visuals in un’esperienza che cancella i confini tra tempo, spazio e percezione. Il lavoro vede protagonisti il fisarmonicista Carlo Sampaolesi, quattro importanti giovani compositori italiani – Maurizio Azzan, Giulia Lorusso, Carlo Elia Praderio e Tommaso Settimi – e l’artista visivo Matteo Castiglioni.
Un evento in collaborazione con Galleria Planetario-Trieste, Science + Fiction Festival / La Cappella Underground, Dipartimento di Musica e Nuove Tecnologie Conservatorio Tartini – Trieste. 
Posti limitati, è consigliata la prenotazione ([email protected])

Durante le giornate del festival, in collaborazione con Casa della musica – Scuola 55, saranno fruibili contributi e contenuti multimediali dedicati all’opera di Luciano Berio e al suo impegno straordinario come appassionato divulgatore (ingresso libero negli orari di apertura di Casa della Musica e durante gli eventi del festival).

Oltre all’allestimento installativo di A_ronne di Luciano Berio alla LIbreria Saba, viene riproposta l’installazione sonora Quartet di collettivo cantierezero: opera site specific per gli spazi naturali di Contovello, ora collocata nelle architetture romaniche della Basilica di S. Silvestro restituendo una diversa percezione dello spazio sonoro.

Il festival, a ingresso gratuito, è reso possibile dal contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, delle Fondazioni K.F. Casali / Le Fondazioni Casali, con il sostegno della ZKB Trieste e Gorizia, del Forum austriaco di cultura-Milano e la collaborazione del Comune di Trieste, del Conservatorio Tartini e di numerosi partner culturali.

Programma dettagliato e informazioni: www.teatridelsuonofestival.eu

INFORMAZIONI

Festival Teatri del suono
https://www.teatridelsuonofestival.eu 

[email protected]

CONTATTI

Associazione cantierezero / music. art. knowledge – Trieste (I)

W www.cantierezero.org/
E [email protected]

Stefania Amisano /
direzione artistica Festival Teatri del suono
E [email protected]