Alessandro Fabian, Valeria Straneo, Justine Mattera, Kristian Ghedina, Davide Cassani e Stefania Andriola raccontano la loro esperienza
Il movimento Dash to si fonda sui valori dello sport e dell’inclusione, insegnando come l’attività sportiva, qualunque essa sia, possa mettere tutti sullo stesso piano nella competizione con sé stessi, al fine di migliorare le proprie prestazioni, di conoscere i propri limiti e lavorare per spostare l’asticella sempre un po’ più in là, animati da quella voglia di crescere, di “arrivare all’obiettivo”. Questo stimolo, questa motivazione, questa passione, li conoscono bene tutti gli sportivi, agonisti e non, e soprattutto i paratleti a cui Dash to si rivolge per sostenerne l’attività, dimostrando che lo sport è, per sua natura, “alla portata di tutti”.
Il movimento Dash to, infatti, mira a sensibilizzare ognuno di noi verso il mondo paralimpico e coinvolge aziende virtuose e attente in attività ESG interne, nonché in appuntamenti sportivi, per fare massa critica e porre sempre di più l’attenzione sullo sport in senso lato e sul mondo paralimpico.
Dash to può contare sul contributo di tanti testimonial, sportivi professionisti e non, che ne condividono i valori e l’impegno. Abbiamo scelto di dare loro voce, affinché raccontino cosa è per loro lo sport e perché sono al fianco di Dash to.

Voce quindi ai testimonial:
Parlando con Alessandro Fabian, triatleta olimpico, emerge il grande insegnamento dello sport: “Non diventi un campione in pochi attimi o in pochi mesi: devi lavorare giorno per giorno e goderti il viaggio. Se pensi solo alla meta, non sarai mai veramente soddisfatto e sarai sempre alla ricerca della felicità, che invece può essere qui e ora. Tutti abbiamo un obiettivo, certo, ma imparare a godersi anche i miglioramenti intermedi rende tutto più speciale. La perfezione dell’obiettivo finale, della meta, può diventare un’ossessione e ci vuole sempre molto equilibrio”. Fabian è venuto in contatto con il progetto Dash to grazie a Massimo Plebani, fondatore entusiasta e instancabile dell’evento, accettando di farne parte per il meraviglioso messaggio che esso porta, di solidarietà e inclusione. “Dash to,” – continua Fabian – “nella tappa di Cortina, è stato un evento perfettamente organizzato e in cui l’entusiasmo fra gli sportivi e gli Ambassador delle aziende ha creato momenti speciali, in cui siamo stati squadra, aiutandoci nelle prove più difficili come le scalate alpine in bici, e in cui ognuno ha dato il meglio di sé.”
Valeria Straneo, maratoneta, ha seguito sia la tappa Dash to Paris che la tappa Dash to Cortina e ci ha raccontato che nel suo viaggio verso Parigi nel 2024, insieme a tutti i sostenitori di Dash to, sia stata coinvolta da un grande spirito di squadra in un percorso nel quale tutti si sono impegnati moltissimo durante le tappe, aiutandosi a vicenda, creando un clima sereno e scherzoso. Inoltre, l’arrivo a Parigi e l’incontro con i membri dell’associazione Art4sport, nonché la corsa mattutina sotto la tour Eiffel con Justine Mattera e sua sorella, reduce da un’operazione al cuore, l’hanno riempita di emozioni forti. Della tappa di Cortina, invece, Valeria ricorda con gioia la corsa in luoghi incantevoli, il bel gruppo che si è creato, l’aver ritrovato dopo tanto tempo Alessandro Fabian, l’amico atleta, e l’entusiasmo sfrenato di Massimo Plebani e di Andrea Galbiati, ideatori di Dash to. Parlando della solidarietà e dei valori che animano Dash to, Valeria ha detto: “Permettere ai ragazzi con disabilità di praticare sport è fondamentale, li aiuta a ritrovare serenità, gioia e a togliersi tantissime soddisfazioni. Lo sport è un ottimo modo per integrarsi ed impegnarsi in un’attività sana, maestra di vita” mentre, raccontando del suo rapporto con lo sport, ha detto: “Lo sport è sempre stato (e lo è tuttora) una parte fondamentale della mia vita. Le emozioni che mi ha regalato sono difficilmente paragonabili ad altre. Lo sport per me non è solo competizione, ma crescita, passione e scoperta di sé. Mi affascina come riesca a unire le persone, a raccontare valori universali come la resilienza, il rispetto, l’impegno. Anche se negli anni è cambiato molto il mio rapporto con esso, rimane sempre la gioia di praticarlo, prima per cercare la performance, oggi per restare in forma e in salute. Lo sport dà grandi insegnamenti e quello più grande è che per essere bravi bisogna impegnarsi, perseverare, ogni giorno. Nello sport migliori se ti alleni, da ciò non si scappa. Quanto più sarà l’impegno profuso, maggiore sarà la soddisfazione di aver raggiunto certi risultati.”


Justine Mattera, showgirl appassionata di triathlon, ci ha raccontato che per lei praticare sport è importantissimo, così come il sostegno al mondo paralimpico e l’impegno a far sì che tutti, nessuno escluso, possano fare lo sport che amano. “Lo sport è per tutti, e praticarlo serve per crescere in salute e per migliorare sé stessi. Nello sport, così come nella vita, a volte pensi di non farcela ma, se ti impegni e perseveri, prima o poi raggiungi il tuo obiettivo e cresci, migliori e sei felice.” Justine Mattera ha scelto di aderire al progetto Dash to perché ritiene giusto lottare per rendere lo sport accessibile a tutti e anche lei, con la sua presenza, ha deciso di dare il suo contributo.
Kristian Ghedina, grandissimo campione di sci alpino, è un entusiasta supporter di Dash to: “Mi sono divertito molto a partecipare alla tappa estiva di Dash To Cortina e sono pienamente convinto che il messaggio di inclusione che questo progetto porta con sé è importantissimo. L’inclusione genera sostegno, sicurezza, aiuto reciproco e chi riceve questo supporto si sente come in una grande squadra in cui tutti agiscono per un obiettivo comune. In gruppo si riescono a superare difficoltà che da soli non si possono nemmeno affrontare: è questo il valore del progetto e il suo immenso insegnamento. Il gruppo è importante e io sono contento di far parte della squadra Dash to.”
Davide Cassani, ciclista professionista fino a qualche tempo fa, ha scelto di sostenere Dash to perché anche lui riconosce il grande valore dello sport quale strumento di inclusione. “Il ciclismo è stato per me prima un divertimento, poi uno sport da amare e infine un lavoro. Oggi è un modo di stare bene e insieme a Dash To diventa un mezzo per fare squadra e per aiutare, attraverso i progetti di Dash to Charity, chi ha più bisogno. Tutti dobbiamo essere dei bravi compagni di squadra e dare il nostro aiuto a chi ne ha bisogno. Insieme il viaggio è più bello e avvincente. – “continua Cassani – “Nel gruppo di Dash to ci sono persone meravigliose, che lavorano, corrono, pedalano e si impegnano ogni giorno per promuovere progetti meravigliosi di sport e inclusione.”
Stefania Andriola, giornalista e sportiva amatoriale, in merito al progetto Dash to e al suo rapporto con lo sport ha dichiarato: “Ho conosciuto Dash to grazie ad Andrea Galbiati del Monza Marathon Tour e anche se non ho partecipato direttamente ai viaggi, ho sostenuto il progetto attraverso il mio lavoro come giornalista, fornendo le previsioni del tempo per ogni tappa. Mi ha colpito tantissimo lo spirito del gruppo: vedere sempre persone sorridenti e che hanno dimostrato un grande spirito di squadra, un grande affiatamento e tanta passione e voglia di fare anche nei giorni di tempo avverso. Il sostegno di Dash to al mondo paralimpico dimostra che la passione sportiva può superare ogni limite e ogni barriera. Allo stesso tempo mette in luce come la solidarietà – verso i paratleti, ma anche tra gli atleti che condividono un percorso – rappresenti un collante fortissimo. Io amo lo sport e lo pratico regolarmente: riconosco quindi il grande potere della pratica sportiva come attività che motiva, che spinge verso il miglioramento di sé stessi, che dona soddisfazioni incomparabili nel momento in cui, oggi, riusciamo a fare un pochino meglio rispetto a ieri.” Parlando di sport e giovani, infine, Stefania ha raccontato come lo sport sia formativo, in termini di disciplina e impegno, per i giovani, soprattutto in un’epoca di grandi connessioni e tecnologia virtuale: “Prendere contatto con la realtà e misurarsi attraverso lo sport è formativo, motivante e stimolante.” – conclude.
Grazie alla forte spinta del mondo e dei valori paralimpici, Dash to è entrato a far parte di Italia dei Giochi, un programma di Milano Cortina 2026 in collaborazione con il CONI e il CIP che mira a promuovere la pratica sportiva in Italia tramite la sostenibilità e l’inclusione. Proprio perché crede negli stessi valori, Dash to ha aderito a Italia dei Giochi, al fine di rendere il messaggio dell’inclusione e del sostegno all’attività parasportiva sempre più forte.
Dash to rappresenta un vero e proprio universo di attività sportive, aziendali e di charity. I fondi raccolti vengono traghettati verso la raccolta fondi Dash to Charity, destinata a favorire progetti eorganizzazioni impegnate nell’inclusione delle persone con disabilità – https://dashto.it/dash-to-charity-2025/– che hanno come unico, grande obiettivo quello di sostenere l’attività sportiva dei paratleti.
Lo sport è quindi il motore che anima tutto il progetto Dash to, e la voce dei testimonial che ne hanno parlato esprime con ancor maggior forza la mission di questo progetto.

NOTE
Dash to è il frutto della visione di MYM, un’agenzia con oltre 35 anni di esperienza nell’organizzazione di eventi di grande portata, che sotto la guida di Veronica Yoko Plebani si è trasformata in una società attenta ai progetti sociali in grado di produrre contenuti di valore.
MYM è un’agenzia che fin dalla sua nascita si è dedicata alla promozione della diversità, dell’inclusione e della solidarietà attraverso eventi straordinari e progetti di comunicazione coinvolgenti. MYM è un punto di riferimento nel mondo degli eventi e della promozione sociale, e Dash to è un esempio tangibile del suo operato.