FINO AL 10 OTTOBRE, CON INGRESSO LIBERO, NELL’ATRIO DELLA BIBLIOTECA CENTRALE “SREČKO VILHAR”. CON CAFFETTIERE, MACININI, “BRUSTOLINI”, DOCUMENTI E BREVETTI D’EPOCA
Prosegue alla Biblioteca centrale “Srečko Vilhar” di Capodistria (piazza Brolo 1), dove si concluderà venerdì 10 ottobre, la mostra “Piccolo viaggio nel Caffè”, organizzata dall’Associazione Museo del Caffè di Trieste, in collaborazione con la locale CAN (Comunità Autogestita della Nazionalità italiana), con la Comunità degli Italiani di Capodistria “Santorio Santorio” e con la stessa Biblioteca “Vilhar”.
La mostra, che costituisce il primo “sbarco” oltreconfine del sodalizio presieduto da Gianni Pistrini, presenta ai visitatori una significativa selezione dell’ampio patrimonio di reperti di tema caffeicolo del quale la AMDC è depositaria e custode (tra cui caffettiere di ogni età, antichi macinini, i “brustolini” che si usavano una volta per tostare il caffè in casa, documenti e brevetti d’epoca), affiancata per l’occasione pure dai preziosi “pezzi” messi a disposizione dal collezionista triestino Lucio Del Piccolo, restauratore di caffettiere antiche e storico del caffè.
Da rilevare come l’esposizione, fin dalla giornata inaugurale di metà settembre e fino a oggi, abbia fatto registrare una notevole affluenza di pubblico e rilevante attenzione della stampa capodistriana. In sede di presentazione, seguiti con interesse e con numerose domande dei presenti, giovani e meno giovani, gli interventi dello “specialista” Marino Petracco (già di Illycaffè e ora responsabile scientifico di AMDC) sugli aspetti produttivi, chimico-organolettici e nutrizionali del caffè, di Nicoletta Casagrande, responsabile dell’InfoLibro-Salotto multimediale del libro italiano di Capodistria e organizzatrice della mostra per la stessa AMDC, nonché di Franco Rota, curatore dei progetti dell’associazione triestina, anche in connessione con gli obiettivi del progetto divulgativo “Il caffè, una storia di successo nella cultura regionale ed europea”, supportato dalla Regione FVG, che ha sottolineato come “l’iniziativa sia frutto anche della proficua rete di rapporti che la AMDC sta tessendo con istituzioni, esperti scientifici, docenti, collezionisti, torrefattori e altri soggetti dell’universo caffeicolo, al di qua e al di là dei confini”.
L’esposizione sarà visitabile, come detto, fino al 10 ottobre, con ingresso libero, nell’atrio al pianoterra della Biblioteca “Vilhar”, tutti i giorni con orario 7 – 19 (sabato 8–13, domenica chiuso).