NEL CORSO DELL’EVENTO, GEMELLATO CON IL FESTIVAL TREVISO GIALLO, VERRA’ CONSEGNATO IL “PREMIO CRIME” A GIANLUIGI NUZZI, ROBERTA BRUZZONE, STEFANO NAZZI, ALESSANDRO POLITI E LUCIANO GAROFANO

Il 7 e 8 novembre 2025 Trieste ospiterà, nella Sala Luttazzi del Magazzino 26 di Porto Vecchio-Porto Vivo e nella Sala conferenze del Civico Museo Teatrale “Schmidl” di via Rossini 4,la prima edizione del Trieste True Crime, evento unico in Italia che vedrà anche il riconoscimento del “Premio CRIME”dedicato ai professionisti che si sono distinti nella loro professione nell’ambito del true crime. Verranno premiati Gianluigi Nuzzi, Roberta Bruzzone, Stefano Nazzi, Alessandro Politi e Luciano Garofano.

La prima edizione del Trieste True Crime è stata presentata ogginella Sala Conferenze del Museo Orientale nel corso di una conferenza stampa introdotta dall’Assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo, Giorgio Rossi alla presenza dei responsabili dell’evento, Lisa Marra, titolare della casa editrice Linea edizioni e Presidente dell’Associazione Accademia Veneta e Pierluigi Granata, giornalista pubblicista e criminologo, che hanno illustrato il programma e le caratteristiche dell’iniziativa e del Vicedirettore del Gruppo Nem con delega per Il Piccolo, Fabrizio Brancoli.

“Abbiamo deciso di coorganizzare questo evento dedicato a quella che una volta si definiva cronaca nera – ha esordito l’Assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo, Giorgio Rossi – per varie ragioni, a cominciare dal fatto che questa materia ha sempre destato in me, come nell’opinione pubblica, un notevole interesse. Non credo che sia solo morbosità, ma piuttosto che l’interesse del pubblico risieda in quel filo sottile che divide la nostra vita quotidiana da quello che potrebbe essere un, anche casuale, coinvolgimento in eventi di questo tipo. Oggi vediamo come, attraverso i giornali e le trasmissioni televisive, grazie al parere di esperti, tutto, specie in relazione ai casi più eclatanti, venga messo in discussione, a partire dalle sentenze. Si tratta quindi di uno spaccato di vita della nostra società che interessa a tutti e il successo di questi programmi risiede nella ricerca della verità, come faceva un tempo il giornalismo d’inchiesta che sta ritornando prepotentemente alla ribalta. Ospitare questo evento nella nostra città si lega al fatto che Trieste sta conoscendo in questi anni una forte spinta e gli anni bui del Dopoguerra si sono trasformati oggi in una grande opportunità con la caduta dei confini, che la rendono un punto di riferimento centrale per la Mitteleuropa e non solo. Mi auguro quindi che questo evento possa avere un seguito e possa rappresentare un appuntamento fisso per la città” ha concluso Rossi.

“Abbiamo scelto Trieste – ha dichiarato Lisa Marra, titolare della casa editrice Linea edizioni e Presidente dell’Associazione Accademia Veneta – perché è una città che ci è molto cara, innanzitutto perché il presidente del comitato scientifico del Festival Treviso Giallo, con il quale l’evento è gemellato, Elvio Guagnini, è professore emerito all’Università di Trieste e soprattutto perché, per le sue peculiarità, ritenevamo che fosse la sede deputata per un evento di questo tipo.  All’interno della rassegna ci sarà una sezione dedicata anche alle scuole superiori perché abbiamo voluto che questo appuntamento, come Treviso Giallo, avesse un taglio di approfondimento scientifico con la partecipazione di professionisti provenienti da diversi ambiti: non solo giornalisti, ma anche criminologi e docenti universitari che potessero offrire il loro contributo altamente specifico su un tema, quello del true crime, che attira tantissimo e negli ultimi tempi la fa un po’ da padrone sia sulla carta stampata che in televisione.  Ad alcuni degli ospiti verrà anche assegnato un riconoscimento, il Premio Crime, perché in virtù del taglio interdisciplinare e approfondito, all’interno dell’evento triestino volevamo premiare delle professionalità di alto livello assegnandolo a professionisti che si sono distinti per una spiccata deontologia”. 

“Questo evento con questa impostazione e la sua finalità di impegno civile è unico in Italia” ha affermato Pierluigi Granata, giornalista pubblicista e criminologo e consulente scientifico delle giornate. “La scelta di Trieste poi non è casuale – proprio qui nel 2009 la Corte d’Assise d’appello ha emesso una sentenza molto importante, che ha influito su tutte le investigazioni e i metodi di indagine a cui attualmente stiamo assistendo, in quanto ha sancito l’ingresso nel processo penale delle neuroscienze. Se oggi assistiamo ai vari dibattiti tra esperti del settore, che possono essere criminologi, ma anche psichiatri o medici legali, infatti è grazie a questa sentenza. Mi preme sottolineare che con questa iniziativa non vogliamo assolutamente spettacolarizzare il crimine: le giornate costituiranno un modo per analizzare alcuni aspetti fondamentali: il sistema giustizia, il sistema carcerario e affronteremo temi come l’errore giudiziario e la divergenza tra la verità giudiziaria e la verità storica e la vittimizzazione secondaria.  A volte le inchieste giornalistiche sono servite a riaprire dei casi che sembravano già conclusi e di questo bisogna rendere merito al giornalismo d’inchiesta: i giornalisti oggi hanno una grande funzione. Il sottotitolo del Trieste True Crime è “la cultura dell’investigazione”: per garantire una giustizia che si avvicini il più possibile alla verità storica ci vogliono sempre più competenze e per cercare la verità vanno formati investigatori sempre più preparati professionalmente e tecnicamente”.

“Stiamo vivendo una fase molto particolare e di rinnovato interesse rispetto alla cronaca nera – ha aggiunto il Vicedirettore del Gruppo Nem con delega per Il Piccolo, Fabrizio Brancoli – perché probabilmente viviamo in un’epoca nella quale si sono esaurite le esplorazioni esterne e la vera esplorazione è quella interiore, che si svolge per andare a capire qual è la dinamica di una patologia della società come il delitto. Dietro l’angolo c’è però il rischio della spettacolarizzazione: la vera sfida rispetto alla cronaca nera è la sfida della competenza, della serietà e del rigore che deve andare in parallelo con i nuovi strumenti scientifici. E questa sfida chiama in causa i giornalisti, perché questo mestiere si può are in tanti modi, ma la differenza la si fa occupandosi con grande puntualità, serietà e rigore anche scientifico di un aspetto così delicato della cronaca e che interessa davvero il pubblico se non è un prurito, se non è solo guardare dal buco della serratura. Ecco perché un evento come questo ci è piaciuto e abbiamo deciso di seguirlo grande attenzione affiancandoci come Gruppo e come quotidiano: perché il nostro scopo è affrontare seriamente con rigore, con cura e con passione i fatti di cronaca nera esattamente come intende fare Trieste True Crime“.

L’associazione Accademia Veneta, in coorganizzazione con il Comune di Trieste, in collaborazione con la casa editrice Linea edizioni, con il contributo della Fondazione CRTrieste, con il patrocinio di RAI Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con RAI Contenuti digitali e transmediali, la media partnership del Gruppo Nord Est Multimedia (NEM) e del quotidiano Il Piccolo, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Trieste e dell’Università degli Studi dell’Aquila – è stato spiegato nel corso dell’incontro con i media – ha inteso organizzare insieme all’Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo, il Trieste True Crime, gemellato con il festival Treviso Giallo.

Le motivazioni di tale decisione – è stato spiegato dai promotori – vertono su diversi elementi. Il True Crime o No Fiction, siacome genere letterario che televisivo, tende a esprimere la veritas, quella cioè che va oltre la cronaca e gli atti giudiziari, entrando nella profondità delle vicende, utilizzando fonti d’informazione extra processuale per addivenire a una verità storica che spesso diverge dalla verità giudiziaria, come moltissimi fatti accaduti in Italia dimostrano. Per questa peculiarità costituisce anche uno strumento di analisi, di natura interdisciplinare, del sistema giudiziario, sociale, repressivo, delle tutele costituzionali degli indagati.

Trieste True Crime si svolgerà mediante diverse formule di interazione, a cui parteciperanno in veste di relatori scrittori, giornalisti televisivi e della carta stampata, sociologi, criminologi e investigatori, che avranno una connotazione ampia e articolata.

Per le suddette ragioni, la ricca e articolata programmazione prevista vedrà anche il coinvolgimento delle scuole medie superiori al fine di fornire alle nuove generazioni la primaria consapevolezza sulla fondamentale importanza della Cultura della Legalità nonché sui pericoli della rete e sui condizionamenti sociali negativi, che determinano, in primis, azioni violente.

In definitiva – hanno proseguito i promotori – si intende proporre un preciso percorso metodologico che consente di fornire al pubblico, dai giovani alle famiglie, dagli appassionati agli addetti ai lavori del mondo investigativo, gli strumenti per riflettere insieme sul futuro da costruire partendo dal presente.

La scelta della sede di Trieste risulta significativa in virtù del fatto che proprio una sentenza della Corte d’Assise d’Appello della città giuliana (datata 1° ottobre 2009) ha sancito, di fatto, l’ingresso nel processo penale delle neuroscienze, consentendo, pertanto, un diverso approccio alla valutazione del comportamento umano, che è una delle finalità del Trieste True Crime.

Entrando nel dettaglio del programma, la mattina di venerdì 7 novembre sarà dedicata alle scuole medie superiori con l’incontro Le parole d’odio sui social. Dalla violenza verbale alla violenza reale. Gli studenti incontreranno Silvia Brena, scrittrice e giornalista con una lunga esperienza nelle redazioni delle principali testate femminili, docente presso il CIMO (Comunicazione per l’impresa, i media e le organizzazioni complesse) e l’ALMED (Alta scuola in media, comunicazione e spettacolo) dell’Università Cattolica di Milano. Fondatrice con la costituzionalista Marilisa D’Amico di VOX – Osservatorio italiano sui diritti e membro del coordinamento della Rete nazionale contro i discorsi e i fenomeni di odio. Parteciperà all’incontro anche Lisa Marra insieme a Pierluigi Granata e Sergia Adamo,docente di letteratura all’Università di Trieste.

Seguirà la presentazione del libro Incolpevoli per aver commesso il fatto di Gianluca Ascione dedicato a Cristina Pavesi – studentessa uccisa dalla Mafia del Brenta. L’autore dialogherà con l’avv. Barbara Clama,Presidente dell’Osservatorio Antimafia della Regione Friuli Venezia Giulia e con Enrico Sbriglia, Garante della persona del FVG. L’introduzione sarà a cura di Pierluigi Granata, esperto di criminalità organizzata, già componente dell’Osservatorio Antimafia della Regione Veneto.

Nel pomeriggio di venerdì 7 novembre, alle ore 16.00 nella Sala conferenze del Civico Museo Teatrale “Schmidl” di via Rossini 4, Fabrizio Brancoli, vicedirettore del Gruppo Nem con delega per il Piccolo, Paolo Cagnan,vicedirettore di Nord Est Multimedia con delega al digitale e Laura Tonero, giornalista de Il Piccolo, affronteranno un caso ancora irrisolto, Non solo Lilly: i misteri di Trieste. Solo gli incredibili sviluppi del giallo di Garlasco hanno distolto l’attenzione nazionale dal drammatico caso di Liliana Resinovich, che continua a tenere banco. Ma a Trieste, in passato, ci sono state altre uccisioni di donne che sono rimaste senza colpevoli. Cold case a tutti gli effetti. Se parlerà in un incontro con i giornalisti del gruppo Nord Est Multimedia e de Il Piccolo, che presenterà la sua collana di cinque volumi “True Crime a Nordest”.

Alle ore 18.00 nella Sala Luttazzi del Magazzino 26 di Porto Vecchio-Porto Vivo il giornalista Stefano Nazzi e il giornalista investigativo Alessandro Politi, docente dell’Università degli Studi di Milano e direttore del Laboratorio di giornalismo d’inchiesta, dialogheranno sulla nuova frontiera del podcast e storytelling: come raccontare le vicende più efferate di cronaca nera? Quale strumento mediatico utilizzare? Quale il ruolo dei podcast?

Seguirà alle ore 19.00 l’intervento della criminologa Roberta Bruzzone, che approfondirà con il prof. Francesco Sidoti, emerito di Criminologia e già Presidente del Corso di Laurea in Scienze dell’Investigazione dell’Università degli Studi dell’Aquila, diversi temi attualmente di grande interesse. Partendo dall’analisi di grandi casi che hanno scosso l’Italia, i relatori discuteranno, con intento divulgativo, di: Criminalistica, Criminologia ed Investigazione; errore scientifico ed errore giudiziario; la formazione professionale, la deontologia e metodologia del Criminologo; le origini della violenza.

Sabato 8 novembre dalle ore 16.00 la Sala Luttazzi del Magazzino 26 di Porto Vecchio-Porto Vivo accoglierà gli appassionati con il primo incontro dedicato al fascino del male, la sua rappresentazione nella Letteratura e sullo schermo. Ne parleranno lo scrittore Giancarlo De Cataldo, autore di Romanzo criminale e Suburra, il prof. emerito dell’Università di Trieste, Elvio Guagnini e il prof. emerito Francesco Sidoti.

Seguirà alle ore 17.30 l’incontro con Luciano Garofano, già generale dei Carabinieri e Comandante dei RIS, che insieme al giornalista investigativo Alessandro Politi, docente dell’Università degli Studi di Milano e direttore del Laboratorio di giornalismo d’inchiesta, dialogherà sulle indagini delle parti private (investigazioni difensive) e sul processo mediatico tra cronaca e manipolazione. Perché nei grandi casi di cronaca la verità giudiziaria viene spesso travolta da fake news, suggestioni e processi mediatici paralleli? Dal delitto di Garlasco alle vicende che hanno segnato l’opinione pubblica, fino al ruolo dei finti giornalisti e degli influencer che alimentano disinformazione: un viaggio tra i meccanismi che distorcono la realtà e influenzano la percezione collettiva.

Chiuderà il Trieste True Crime alle ore 19.00 il giornalista Gianluigi Nuzzi, conduttore televisivo, scrittore e giornalista d’inchiesta che, insieme al giornalista investigativo Alessandro Politi, docente dell’Università degli Studi di Milano e direttore del Laboratorio di giornalismo d’inchiesta, approfondirà cosa c’è davvero dietro un’inchiesta giornalistica. Segreti, scelte difficili e responsabilità che vanno oltre la notizia. Un confronto diretto per scoprire come si cerca la verità che può divergere da quella giudiziaria, tra metodo, etica e coraggio. Un impegno professionale importante, soprattutto se riesce a contribuire a risolvere i casi di errori giudiziari, fenomeno non degno di un Paese civile e, nel contempo, a diffondere una vera “cultura dell’investigazione”.

Gli incontri si potranno seguire in streaming sul canale YouTube https://m.youtube.com/@ilpiccolo4501?si=7DGOuwxx0Gj8ZvGz

Il Premio CRIME (Comunicazione Responsabile Indagini Misteri Etica), dedicato ai professionisti che si sono distinti nella loro professione nell’ambito del true crime, è riconoscimento per chi dà voce alle indagini e ai grandi delitti, risolti o ancora avvolti nel mistero, senza mai sacrificare la complessità dei fatti e dei fenomeni criminali sottostanti in nome della semplificazione narrativa e, soprattutto, senza mai dimenticare la presunzione di innocenza (costituzione), la dignità di chi è coinvolto (vittimizzazione secondaria), e il dovere verso la verità storica dei fatti che non sempre coincide con la verità giudiziaria.

Il premio sarà così articolato:

Premio “Occhio Analitico”

Categoria: Giornalismo Investigativo
Destinatario: Alessandro Politi (il giornalista investigativo)
Motivazione: Per la capacità di scavare oltre le apparenze, rintracciare connessioni nascoste e restituire al pubblico verità complesse con rigore e determinazione.
Con il Premio Occhio Analitico riconosciamo il coraggio e la tenacia con cui è riuscito a sollevare il velo dell’ovvio, ricomporre indizi e ricostruire verità che non volevano emergere. Il suo lavoro dimostra che la precisione non è un limite, ma un metodo: grazie per aver reso la verità più visibile.

Premio “Voce delle Ombre”

Categoria: analisi del crimine
Destinatario: Roberta Bruzzone
Motivazione: Per l’abilità di analizzare storie oscure con delicatezza e forza, ricostruendo i contesti, i personaggi e le emozioni senza sensazionalismo. 
Il Premio Voce delle Ombre celebra la sua capacità di attraversare il buio senza restare invischiata nella morbosa, ma restituendo dignità alle vittime, coerenza alle dinamiche investigative e chiarezza al pubblico. Grazie per aver analizzato e spiegato al grande pubblico ciò che vuole essere nascosto, con cura e rispetto.

Premio “Prima Linea”

Categoria: Conduzione / presentazione / guida del pubblico
Destinatario: Gianluigi Nuzzi
Motivazione: Per aver guidato il pubblico nei meandri delle inchieste reali, sintetizzando aspetti complessi, ponendo le domande giuste e mantenendo lucidità e autenticità nel racconto.
Il Premio Prima Linea vuole rendere omaggio al suo ruolo di conduttore-investigatore: capace di scandagliare le zone d’ombra, guidare il pubblico verso domande fondamentali, restare affidabile e chiaro, senza perdere la forza narrativa. Grazie per essere un punto fermo fra cronaca e approfondimento.

Premio “Custode delle Verità”

Categoria: Forze dell’ordine / figure istituzionali
Destinatario: Luciano Garofano (Generale)
Motivazione: Per il servizio alla verità e alla legalità, per aver saputo dirigere indagini complesse e collaborare con la scienza forense, restando trasparente, rigoroso e orientato alla giustizia.
Il Premio Custode delle Verità riconosce il suo impegno nel dare corpo alle tracce, nel valorizzare la collaborazione fra istituzioni e scienza e nel perseguire il bene pubblico. Grazie per la chiarezza, la credibilità e la determinazione con cui affronti le sfide investigative.

Premio “Eco Nera”

Categoria: Podcast / storytelling audio-crime
Destinatario: Stefano Nazzi
Motivazione: Per aver trasformato le registrazioni in atmosfere e domande, per la capacità di tenere viva l’attenzione, suscitare riflessione e far vibrare il coinvolgimento emotivo, senza perdere rigore e deontologia.
Con il Premio Eco Nera celebriamo la sua arte di far vivere i cold case e le cronache reali non solo come resoconti, ma come narrazioni audio capaci di restituire silenzi, rumori, dubbi, riflessioni e speranze. Grazie per aver creato un’eco che resta, che inquieta e che invita a cercare risposte.

Il Premio si avvale di un Comitato Scientifico composto da:

– Sergia Adamo (Università di Trieste)

– Pierluigi Granata (criminologo, già Università dell’Aquila)

– Lisa Marra (editrice Linea edizioni)

– Enrico Sbriglia (Garante della persona del FVG)

– Francesco Sidoti (Università dell’Aquila)

EVENTI PER LE SCUOLE

Venerdì 7 novembre
Ore 8.45 Saluti istituzionali: Giorgio Rossi, Assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo del Comune di Trieste
Ore 9.00-10.30 LE PAROLE D’ODIO SUI SOCIAL: DALLA VIOLENZA VERBALE ALLA VIOLENZA REALE
Silvia Brena, scrittrice e giornalista, con una lunga esperienza nelle redazioni delle principali testate femminili, tra le quali Io Donna e Cosmopolitan, di cui è stata direttrice. Insegna presso il CIMO (Comunicazione per l’impresa, i media e le organizzazioni complesse) e l’ALMED (Alta scuola in media, comunicazione e spettacolo) dell’Università Cattolica di Milano. Ha fondato con la costituzionalista Marilisa D’Amico VOX – Osservatorio italiano sui diritti ed è membro del coordinamento della Rete nazionale contro i discorsi e i fenomeni di odio.
Lisa Marra, Linea edizioni Sergia Adamo, Università di Trieste

Ore 11.00-12.30 Presentazione del libro Incolpevoli per aver commesso il fatto di Gianluca Ascione dedicato a Cristina Pavesi – studentessa uccisa dalla Mafia del Brenta. Dialoga con l’autore avv. Barbara Clama Pres. Osservatorio Antimafia Regione Friuli Venezia Giulia, Enrico Sbriglia, Garante della persona del FVG. Introduzione a cura di Pierluigi Granata, giornalista pubblicista, esperto di Criminalità Organizzata.

 Ore 16.00-17:00 | Sala conferenze del Civico Museo Teatrale | “Schmidl” in via Rossini 4
NON SOLO LILLY: I MISTERI DI TRIESTE
Interviene: Paolo Cagnan vicedirettore Nem e curatore della collana True Crime a Nordest
Ore 17.30 SALUTI ISTITUZIONALI Giorgio Rossi, Assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo del Comune di Trieste

Ore 18.00 LA NUOVA FRONTIERA DEL TRUE CRIME: IL PODCAST Come raccontare le vicende più efferate di cronaca nera? Quale strumento mediatico utilizzare? Quale il ruolo dei podcast? Stefano Nazzi giornalista e conduttore televisivo dialoga con Alessandro Politi giornalista investigativo, docente Università degli Studi di Milano e direttore del Laboratorio di giornalismo d’inchiesta. Ingresso libero e gratuito

Ore 19.00-20.00 TRUE CRIME: I GRANDI CASI I casi cronaca nera più famosi in Italia continuano a essere approfonditi e studiati, come cambia nel tempo l’approccio degli specialisti e del pubblico? Partecipano: Roberta Bruzzone psicologa forense, criminologa e docente Università LUM, Francesco Sidoti, sociologo e criminologo, emerito dell’Università dell’Aquila, Laura Buccarella giornalista Telequattro e Marcello Ciannamea direttore contenuti digitali e transmediali RAI

Sabato 8 novembre
Ore 15.45 SALUTI ISTITUZIONALI Giorgio Rossi, Assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo del Comune di Trieste

Ore 16.00-17.15 TRUE CRIME. IL FASCINO DEL MALE
Giancarlo De Cataldo, scrittore e magistrato dialoga con Francesco Sidoti sociologo e criminologo, emerito dell’Università dell’Aquila ed Elvio Guagnini emerito di Letteratura italiana dell’Università di Trieste

Ore 17.30-18.20 LA SCENA DEL CRIMINE: IL PROCESSO MEDIATICO TRA CRONACA E MANIPOLAZIONE
Perché nei grandi casi di cronaca la verità giudiziaria viene spesso travolta da fake news, suggestioni e processi mediatici paralleli? Dal delitto di Garlasco alle vicende che hanno segnato l’opinione pubblica, fino al ruolo dei finti giornalisti e degli influencer che alimentano disinformazione: un viaggio tra i meccanismi che distorcono la realtà e influenzano la percezione collettiva. Luciano Garofano, già generale e comandante del Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) dell’Arma dei Carabinieri dialoga con Alessandro Politi giornalista investigativo, docente Università degli Studi di Milano e direttore del Laboratorio di giornalismo d’inchiesta.

Ore 19.00 I SEGRETI DEL GIORNALISMO INVESTIGATIVO: METODO, ETICA E RESPONSABILITÀ
Cosa c’è davvero dietro un’inchiesta giornalistica? Segreti, scelte difficili, e responsabilità che vanno oltre la notizia. Un confronto diretto per scoprire come si cerca la verità, tra metodo, etica e coraggio. Gianluigi Nuzzi, conduttore televisivo, scrittore e giornalista d’inchiesta dialoga con Alessandro Politi, giornalista investigativo, docente Università degli Studi di Milano e direttore del Laboratorio di giornalismo d’inchiesta.

Per informazioni: [email protected]