La seconda edizione dell’evento identitario dell’Associazione, che riunisce le realtà bellunesi e trevigiane, rilancia la cooperazione quale leva fondamentale di una crescita economica che mette al centro la persona, il lavoro e la comunità. L’appuntamento torna giovedì 23 ottobre al Campus San Francesco di Conegliano, Treviso, con una giornata studio interamente dedicata alla scoperta del modello cooperativo come strumento di una nuova economia. In cattedra i fondatori della Scuola di Economia Civile: Michele Dorigatti, docente di etica economica, Sabrina Bonomi, docente di organizzazione aziendale, e Stefano Zamagni, economista, già presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali e oggi presidente del Comitato Scientifico di Indirizzo della Scuola di Economia Civile.

La seconda edizione di GECO – Giornata dell’Economia Cooperativa, promossa da Confcooperative Belluno e Treviso in collaborazione con Confcooperative Pordenone, Scuola di Economia Civile e Istituto Diocesano Beato Toniolo, chiama a raccolta giovedì 23 ottobre a Conegliano, Treviso, le più importanti voci italiane dell’economia civile, il mondo produttivo, le istituzioni locali e la società civile.

Cornice dell’incontro il rinnovato Campus San Francesco, che ospiterà la giornata dal titolo “AI, Alleanze Intelligenti: l’identità cooperativa e le sfide della transizione climatica, demografica e tecnologica”, uno spazio di approfondimento, riflessione e confronto sui temi caldi dell’attualità, come lo sviluppo sostenibile, l’inclusione, la resilienza economica e la giustizia sociale, che coinvolgerà gli esponenti più rappresentativi nel panorama locale e nazionale per creare reti, di esperienze e progetti, intorno a una forma diversa di AI, quella delle “alleanze intelligenti” fra attori economici e sociali del territorio.

Dalle alle 9.30 alle 16.00 si alterneranno le voci più qualificate dell’economia civile italiana con esperienze e approfondimenti dedicati al modello cooperativo.Michele Dorigatti, docente di etica economica e co-fondatore di SEC – Scuola di Economia Civile, aprirà i lavori con l’intervento “Proud to be coop. Scopo, missione e identità dell’impresa cooperativa”, mentre l’attività esperienziale sarà affidata a Sabrina Bonomi, docente di organizzazione aziendale e confondatrice di SEC, che coinvolgerà il pubblico in sala nel laboratorio tematico “Cooperare per innovare: lo sprone di tecnologia e sostenibilità”.

Cuore dell’incontro sarà l’intervento di Stefano Zamagni, economista, già presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali e presidente del Comitato Scientifico di Indirizzo della Scuola di Economia Civile. La voce più autorevole e nota dell’economia civile inviterà i partecipanti a “Guardare il mondo cooperativo attraverso lo sguardo dell’economia civile”.

L’obiettivo dichiarato di Geco, realizzata in collaborazione con l’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi” e con il sostegno di Banca della Marca, Banca delle Terre Venete, Banca Prealpi San Biagio, Bcc Pordenonese Monsile e Cortina Banca, è quello di attualizzare l’importanza del modello cooperativo, la sua capacità di tenere insieme efficienza economica e finalità sociale, partecipazione e redistribuzione, in un momento storico come quello attuale, segnato da disuguaglianze crescenti, transizioni tecnologiche e ambientali complesse, precarietà lavorativa e crisi dei legami sociali.

L’evento mantiene uno sguardo privilegiato nei confronti delle nuove generazioni, offrendo loro un’esperienza che non sia solo memoria, ma prospettiva, che si ponga come progetto costruttivo di futuro e orizzonte professionale nuovo, che coniughi il lavoro con la componente valoriale, la responsabilità collettiva con la realizzazione individuale.

L’evento è un’occasione pubblica, aperta, plurale, in cui l’ispirazione valoriale si fa esperienza, racconto ed esempio. Promossa nel cuore di un territorio che ha dato i natali a figure fondative del pensiero cooperative – come Luigi Corazzin, teorico della democrazia economica e della mutualità, cofondatore della Confederazione, e Giuseppe Toniolo, economista, sociologo e riferimento della Dottrina sociale della Chiesa – e ad alcune tra le prime esperienze mutualistiche d’Italia – è a Belluno che nel 1872 nacque la prima latteria cooperativa d’Italia -, GECO corona un anno straordinario per il mondo cooperativo bellunese e trevigiano, che celebra gli ottant’anni della fondazione dell’unione provinciale e l’Anno Internazionale delle Cooperative.

Geco è patrocinato da Regione del Veneto, Provincia di Belluno, Provincia di Treviso, Città di Conegliano, Camera di Commercio Treviso-Belluno|Dolomiti e RAI Veneto.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili, prenotazioni su Eventbrite.

Info www.bellunotreviso.confcooperative.it

*Confcooperative Belluno e Treviso: l’Associazione rappresenta 133 imprese cooperative con 33.629 soci e 8.984 addetti e un fatturato di 1 miliardo e 766 milioni di euro nel 2023. Il settore agroalimentare, nello specifico, riunisce 32 cooperative a Treviso e 7 a Belluno e da solo genera un fatturato che sfiora il miliardo e 400 milioni di euro: mentre a Belluno il settore prevalente è quello lattiero-caseario, nella provincia di Treviso le cooperative svolgono molteplici attività e tra queste prevale quella del comparto vitivinicolo. I prodotti delle cooperative bellunesi e trevigiane sono presenti sui più importanti mercati mondiali e partecipano con quote significative all’export del Veneto.

Il settore sociale rappresenta 66 cooperative, di cui 11 a Belluno e 55 a Treviso, tocca i 244 milioni di fatturato e dà lavoro al oltre 10 mila persone. Le tipologie sono: cooperative di tipo A – servizi sociosanitari, ricreativi, educativi e ludico culturali (34 in tutto), di tipo B – inserimento lavorativo di persone svantaggiate (16) e plurime (16); ci sono infine tre consorzi.