Prosegue a Trieste la sesta edizione di “Teatri del Suono” festival transdisciplinare che esplora le molteplici relazioni della musica – colta, d’arte e di ricerca, in tutte le forme ibridate ed eclettiche della contemporaneità – con le arti e il pensiero, attraverso proposte originali, di alto profilo artistico, dal format innovativo e inclusivo, aperte al dialogo generazionale.

Giovedì 23 ottobre, alle 20.30 il festival propone nella splendida cornice della Basilica di San Silvestro un evento speciale che vede il Trio di Parma (Ivan Rabaglia, violino; Enrico Bronzi, violoncello; Alberto Miodini, pianoforte) confrontarsi con un’opera di grande complessità e una figura iconica dell’avanguardia del secondo Novecento – il Trio di Morton Feldman – riletta attraverso la rigorosa arte interpretativa e la profondità che caratterizzano le performance di questo straordinario ensemble cameristico. “Suonare il Trio di Morton Feldman è un’esperienza musicale che va al di là della tradizionale definizione di concerto” – spiega Ivan Rabaglia, sottolineando che “l’esecutore e l’ascoltatore, insieme, vengono proiettati in una dimensione spazio temporale sovrannaturale dove i suoni e i silenzi brevi diventano lunghi, lunghissimi e viceversa, in un sorta di elastico cosmico. È un viaggiare in una dilatazione temporale (come nelle divine lunghezze schubertiane) dalle cose vicine verso quelle lontane e dalle cose lontane a quelle vicine, vicinissime, attraversando sentieri e paesi, mondi e universi.”

Posti limitati, è consigliata la prenotazione ([email protected])

Tra ascolti acusmatici e nuova musica da camera, prime assolute e nazionali, nuove modalità performative,elettronica e strumenti classici, il festival si trasferisce nella Sala Luttazzi del Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste con alcuni appuntamenti per il fine settimana inseriti nella rassegna “Una luce sempre accesa”, promossa e organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle politiche della cultura e del turismo.

Venerdì 24 ottobre, alle ore 20.30, il collettivo cantierezero (Stefania Amisano e Claudio Cristani – pianoforte; Tiziana Bertonicini – violino; Clémence Martel – voce; Zinajda Kodrič – flauti; Alessandro Ratoci – elettronica) e Megafauna (Wietse Voermans – saxofono baritono; Alessio Bruno – contrabbasso e Marko Jugovic – percussioni) danno vita a un programma che apre la tradizionale forma classica del concerto trasformandola in un organismo vivente e risonante. Tra opere colte e sperimentali dell’avanguardia del secondo Novecento, partiture grafiche, musica intuitiva, improvvisazioni e contaminazioni tra musica colta e jazz contemporaneo, il programma – con opere di Luciano Berio, Mauro Lanza, Tom Johnson, Wolfgang Rihm, Haubenstock-Ramati e Megafauna – sperimenta nuove possibilità di fruizione e ascolto, attraverso la compenetrazione tra generi e pratiche differenti della musica d’arte. Con un omaggio a Luciano Berio, nel centenario della nascita,alla sua visione aperta della musica e al ruolo della parola come elemento ritmico e sonoro che estende gli spazi della percezione.

Sabato 25 ottobre la Sala Luttazzi ospita altri due imperdibili appuntamenti dedicati alla musica del nostro tempo, pensati come due parti di un’unica esperienza sonora e sensoriale.

La serata si apre alle 20.30 con il concerto di Ensemble for New Music Tallin, una delle formazioni più importanti nella scena musicale internazionale, specializzata nel repertorio contemporaneo, che propone un incontro con le voci più nuove del nostro presente con prime esecuzioni italiane, tra microtonalità, elettronica, sperimentazione e nuove pratiche performative. In programma opere di Jeffrey Arlo Brown, Justé Janulytė, Pascal Criton,Arash Yazdani,Tatjana Kozlova-Johannes.

Alle 22.00 il Trio ASK – Giampaolo Antongirolami e Michele Selva, saxofoni, Giorgio Klauer, elettronica, composizione – presenta un programma che gioca sul concetto di apertura, creando un’avventura sonora passando per nuove scritture e partiture “aperte” – dagli stupendi fogli-voliera di Sylvano Bussotti all’estemporaneo tecnologico e al gesto sonoro scaturito dal materiale elettroacusitico di Giorgio Klauer a Dmitri Kourliandski – in un programma che omaggia Anthony Braxton (grande compositore e polistrumentista di cui quest’anno ricorrono gli 80 anni), passando per nuove scritture e partiture “aperte” che trasformano l’esecuzione in gesto creativo. Nella pausa tra i due concerti,  sarà possibile incontrare la viticultrice Vesna Bukavec e i suoi vini carsici.

Domenica 26 ottobre alla Galleria Planetario (via Fabio Filzi 4 – primo piano) a partire dalle 16.30, ultimo appuntamento di Teatri del suono / Aperture, dedicato alle arti transmediali e alle relazioni tra suono, spazio e tempo, con il fisarmonicista e performer Carlo Sampaolesi e la performance multimediale Space Is Only Noise, un affascinante progetto sinestetico tra strumenti acustici, elettronica e visuals, pensato come esperienza totalizzante che cancella i confini tra tempo, spazio e percezione. Il lavoro, dall’estetica prevalentemente noise, drone e ambient è stato realizzato in collaborazione con quattro importanti giovani compositori italiani –Maurizio Azzan, Giulia Lorusso, Carlo Elia Praderio e Tommaso Settimi – e l’artista visivo Matteo Castiglioni. Nuove connessioni tra arti e pensiero, saranno innescate da VISIONI / risonanze visive a cura di Trieste Science + Fiction Festival (VISIONI) e SALON / conversazioni intorno alla musica, a cura di Giovanni Leghissa / Philosophy Kitchen e collettivo cantierezero, con la partecipazione di Alessio Bortot (architetto, Università di Trieste), che precederanno la performance.

Un evento in collaborazione con Galleria Planetario-Trieste, Science + Fiction Festival / La Cappella Underground, Dipartimento di Musica e Nuove Tecnologie Conservatorio Tartini – Trieste.  Posti limitati, è consigliata la prenotazione ([email protected])

Fino a sabato 25 ottobre, sarà possibile visitare alla Libreria Antiquaria Saba, l’allestimento installativo di A-Ronne di Luciano Berio, realizzato dall’artista visiva Annalisa Metus, a cura di collettivo cantierezero  e in collaborazione con il Conservatorio Tartini, fruibile negli orari di apertura della libreria.

Il festival, a ingresso gratuito, è reso possibile dal contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, delle Fondazioni K.F. Casali / Le Fondazioni Casali, con il sostegno della ZKB Trieste e Gorizia, del Forum austriaco di cultura-Milano e la collaborazione del Comune di Trieste, del Conservatorio Tartini e di numerosi partner culturali.

Programma dettagliato e informazioni: www.teatridelsuonofestival.eu