Prosegue la cooperazione didattica e di ricerca in ambito metallurgico tra l’Università di Udine e il giapponese Kyoto Institute of Technology (Kit). Tre studenti dell’Ateneo friulano hanno partecipato alla summer school internazionale in “Ingegneria metallurgica per una manifattura sostenibile” organizzato dall’Ateneo nipponico. L’iniziativa fa seguito alla partnership avviata tra l’istituto di Kyoto e il Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura, con i suoi laboratori dell’Uniud Lab Village, dell’Ateneo friulano. La scuola, diretta da Elia Marin del Kyoto Institute of Technology, ha coinvolto studenti di diversi Paesi ed è stata sostenuta dal governo di Tokyo. Per l’Università di Udine hanno partecipato Giovanni Coderani e Nicolò Scussoli, della laurea magistrale in “Industrial engineering for sustainable manufacturing”, e Niki Picco, del dottorato in “Scienze dell’ingegneria energetica e ambientale”.

Per due settimane gli studenti hanno alternato lezioni teoriche sulla metallurgia e la scienza dei materiali a visite ed esperienze sul campo. Le attività didattiche sono state tenute da Alex Lanzutti docente di metallurgia dell’Ateneo friulano. Stefano Miani, delegato all’internazionalizzazione del dipartimento, ha invece fatto parte della commissione di valutazione degli elaborati finali dei partecipanti.

Alla cerimonia conclusiva, assieme a studenti e docenti hanno partecipato l’addetto scientifico dell’Ambasciata d’Italia a Tokyo, Gianluigi Serianni, e il vicepresidente dell’Associazione dei ricercatori italiani in Giappone, Ettore Barbieri.

«Questa summer school – spiega Elia Marin – rappresenta un importante passo nel rafforzamento dei rapporti tra il Kyoto Institute of Technology e l’Università di Udine, già consolidati grazie a un accordo di collaborazione siglato all’inizio dell’anno. L’obiettivo è intensificare le collaborazioni internazionali sia in ambito didattico che di ricerca, in particolare nei settori della metallurgia e della scienza dei materiali».

Kyoto Institute of Technology è fra i più importanti politecnici giapponesi. Conta circa 4000 studenti e ha una offerta formativa che spazia dalla biologia alla chimica, dall’ingegneria (elettronica, informatica e meccanica) all’architettura.