La prestigiosa villa Mangilli Schubert, a Marsure di Povoletto, ospiterà – a partire dal 29 ottobre – un ciclo di conferenze focalizzate sulla storia del Friuli Venezia Giulia nel secondo dopoguerra. L’iniziativa nasce con l’intento di promuovere un approfondimento critico su snodi rilevanti, che hanno contribuito a delineare l’identità politico-sociale e culturale della regione nella contemporaneità: gli incontri si propongono dunque come uno strumento di divulgazione e riflessione, volto a stimolare una maggiore consapevolezza collettiva sulle trasformazioni che hanno interessato il territorio nel periodo postbellico. L’analisi si concentrerà non solo su eventi storici di rilievo, ma pure su dinamiche socio-economiche e istituzionali il cui impatto continua a manifestarsi nel presente. Le conferenze sono ad accesso libero e aperte a tutti, dagli studiosi agli studenti, dagli operatori culturali ai semplici interessati: basta prenotarsi a [email protected]. L’approccio sarà multidisciplinare, con il coinvolgimento di storici, sociologi e altri esperti del settore. Fra i beneficiari dell’iniziativa rientrano i partecipanti al progetto “Avamposto. We are standing on the edge”, che punta a trarre da eventi storici complessi una proposta teatrale immersiva e coinvolgente: sulla base dei contenuti acquisiti nel corso delle serate di approfondimento il gruppo di giovani selezionato lavorerà per creare insieme a dei tutor – con la drammaturgia di Valentina del Toso e la regia di Federica Sansevero – due “aperitivi con delitto” incentrati, rispettivamente, sulle stragi di Porzûs e di Peteano.

IL PROGRAMMA. Il 29 ottobre, alle 17.30, Emanuela Traversaro proporrà la conversazione “Voci da Porzus: testimonianze di un eccidio” e Valentina Piccinno parlerà de “La storia scomoda. Conoscere il conflitto per costruire consapevolezza civica”. Il 7 novembre, poi (alle 21), Enrico Petris traccerà una panoramica su “Terrorismo depistaggi e servizi segreti nella strage di Peteano”, mentre il 15 dello stesso mese (alle 17.30) Anna Di Gianantonio si concentrerà su “Solidarietà e lunghi conflitti. Il Confine orientale tra guerra e lungo dopoguerra. Il caso Gorizia”: la relazione analizzerà il tema della guerra sul confine orientale e le vicende del secondo dopoguerra, incentrandosi sul caso emblematico della città di Gorizia appunto, dove il clima di violenza che caratterizzò il periodo della guerra fredda si lega agli accadimenti dei decenni successivi.