Confronto aperto sull’arbitrato: l’arbitrato amministrato e la convenzione tra la Camera di Commercio Venezia Giulia Trieste Gorizia e la Camera Arbitrale di Milano (CAM). Le novità della Riforma Cartabia. Tempi e costi dell’arbitrato: la comparazione rispetto a una causa civile, curata dalla SDA Bocconi.

L’arbitrato CAM, in media, in 307 giorni chiude la controversia e “libera” risorse dell’impresa da reinvestire in anticipo, rispetto a un processo ordinario, che richiede oltre 2 anni per una sentenza di 1° grado e quasi 4 anni se si aggiunge l’appello.

L’arbitrato è uno strumento di giustizia alternativo al procedimento ordinario del Tribunale ed è più rapido e può risultare più conveniente di una causa civile ordinaria. Sfatato, dunque, il pregiudizio che vede l’arbitrato come uno strumento di risoluzione delle controversie “per ricchi”.  A dirlo è una ricerca della SDA Bocconi che sarà presentata a Trieste domani al convegno “L’Arbitrato Oggi”, preziosa occasione di confronto con imprenditori e professionisti del territorio sulle novità della Riforma Cartabia, sui vantaggi dell’arbitrato e sull’opportunità di usare questo strumento grazie anche a una convenzione siglata tra la Camera di commercio Venezia Giulia e la Camera Arbitrale di Milano. 

“La convenzione recentemente sottoscritta tra l’Ente camerale e Camera Arbitrale di Milano rappresenta un utile strumento a disposizione delle imprese locali, garantendo alle stesse di poter accedere alla procedura arbitrale, evitando così i tempi eccessivi e la complessità del giudizio davanti al Tribunale. Giova ricordare – prosegue Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio Venezia Giulia – che la gestione di procedure arbitrali e conciliative rientra tra le competenze “storiche” delle Camere di commercio in considerazione delle potenzialità di questi strumenti nell’ambito della soluzione snella dei conflitti di carattere economico. Pertanto, oltre alla gestione delle mediazioni che hanno assunto, a seguito dei recenti interventi normativi, un ruolo di primo piano nell’ambito degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, e che vede nostra Camera di commercio, fortemente impegnata con il proprio Organismo di mediazione, si intende puntare anche alla rivitalizzazione dell’arbitrato”.

“La Camera Arbitrale di Milano – ha dichiarato Stefano Azzali, Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano – affianca diverse realtà del territorio nazionale per la gestione congiunta degli arbitrati. Abbiamo creato negli anni un solido network per offrire nei vari contesti territoriali un servizio dedicato alle peculiarità dei singoli sistemi economici locali. L’arbitrato è, infatti, un procedimento adattabile alle esigenze delle parti. Il servizio che offriamo insieme alla Camera di commercio Venezia Giulia Trieste Gorizia è pensato per le esigenze di business delle imprese del territorio, che necessitano di un sistema di risoluzione delle liti rapido, spedito ed efficiente”.

La Ricerca SDA Bocconi. Lo studio ha analizzato 345 procedimenti arbitrali depositati in Camera Arbitrale di Milano nel triennio 2019-2021, ne ha incrociato i dati con quelli di tre indagini condotte attraverso questionari a cui hanno risposto circa 250 tra avvocati, CTU (Consulenti tecnici d’ufficio) e legali di imprese e, infine, ha sviluppato una comparazione dei due procedimenti (arbitrale e causa civile), basato sul concetto del “valore finanziario” del tempo. 

Secondo la ricerca, l’arbitrato è più conveniente in quanto – terminando prima (307 giorni in media, rispetto ai 764 giorni medi di una causa civile di primo grado e di ulteriori 597 giorni medi per l’appello, come rilevato dai dati del Tribunale di Milano e in linea con quanto dichiarato dai legali intervistati) – consente di “liberare” in anticipo le risorse impegnate nella controversia e permette alle imprese coinvolte nei procedimenti il reinvestimento in attività diverse. 

Il costo del procedimento è considerato come una sorta di “investimento”, effettuato allo scopo di ottenere il riconoscimento di un diritto. Il risarcimento, ottenuto al termine del procedimento, è il ritorno sull’investimento effettuato. La somma riconosciuta nella sentenza arbitrale (il lodo) alla parte vittoriosa, una volta concluso il procedimento, può essere reinvestita per la restante parte del tempo che sarebbe alternativamente richiesto per giungere alla conclusione della causa ordinaria. Leggi qui l’Abstract >>>

Evento a Trieste. Sia della convenzione per la gestione degli arbitrati che della ricerca dal titolo “Arbitrato e giustizia ordinaria: convenienza economica comparata” si è parlato a Trieste agli imprenditori e ai professionisti del territorio in occasione dell’evento: “Arbitrato oggi”, organizzato dalla Camera di commercio Venezia Giulia Trieste Gorizia e dalla Camera Arbitrale di Milano. 

Programma: Saluti: Antonio Paoletti – Presidente Camera di Commercio Venezia Giulia Alessandro Cuccagna – Presidente Ordine degli Avvocati di Trieste. L’arbitrato amministrato e la convenzione tra la Camera di commercio Venezia Giulia e la Camera Arbitrale di Milano Sara Forni – Responsabile ufficio arbitrati Camera Arbitrale di Milano. Introduce e modera: Alfredo Antonini – Ordinario di Diritto dei trasporti, Università di Udine. Ne discutono: Arturo Picciotto – Presidente della Prima Sezione Civile della Corte di Appello di Trieste Fabio Londero – Group General Counsel, Danieli & C. S.p.A. Silvia Mainardi – Avvocato in Venezia Mauro Bussani – Ordinario di Diritto privato comparato, Università di Trieste

La Convenzione. Un servizio di gestione delle controversie tra imprese e tra privati e imprese è attivo da settembre 2024 per le imprese del territorio di Trieste, Gorizia e Venezia Giulia, grazie ad una convenzione siglata a settembre 2024 tra la Camera di Commercio locale e la Camera Arbitrale di Milano (CAM): i due enti intendono offrire alle imprese del territorio un servizio di gestione degli arbitrati per risolvere in tempi rapidi e con costi certi e predeterminati le controversie commerciali tra imprese e tra imprese e privati. 

Cosa prevede la Convenzione: a decorrere dal 1° settembre 2024 la Camera di Commercio di Trieste Gorizia Venezia Giulia offre il servizio di Arbitrato secondo il Regolamento della Camera Arbitrale di Milano (CAM) ed il relativo Tariffario. I procedimenti arbitrali basati su clausole arbitrali facenti riferimento alla Camera di Commercio di Trento si intendono riferiti alla CAM.

CAM amministra arbitrati nazionali e internazionali, dispone di un Regolamento arbitrale (in versione italiana e inglese, oltre a numerose traduzioni) ed è dotata, a questi fini, di uno staff multilingue.

Il Regolamento della CAM consente alle parti di ricorrere a un sistema arbitrale flessibile, adattabile alle loro specifiche esigenze, rapido e caratterizzato dai principi di trasparenza, competenza, indipendenza e imparzialità. CAM cura, inoltre, un costante aggiornamento di forme di arbitrato integrative, tra cui da ultimo la Procedura di arbitrato semplificato, atte a rispondere a esigenze quali la celerità e il contenimento dei costi.

CAM offre inoltre nell’interesse della Camera di commercio di Trento un servizio di nomina, su istanza di parte, di arbitri e consulenti tecnici in procedimenti arbitrali non amministrati. 

Arbitrato semplificato: l’arbitrato semplificato nato in CAM nel 2020 si applica ai procedimenti il cui valore della domanda non superi 250 mila euro, fatta salva la contrarietà di una parte; si applica inoltre a tutti i procedimenti senza alcun limite di valore economico, se le parti vi abbiano fatto riferimento nella clausola arbitrale o se ne abbiano concordato l’applicazione anche successivamente. 

Costi: i costi di un arbitrato amministrato in CAM sono certi e prevedibili, perché stabiliti da un Tariffario. È possibile conoscere il costo di un arbitrato cliccando sul cost calculator>>>. Con l’arbitrato semplificato i costi si riducono del 30%, rispetto a quelli della procedura ordinaria.

APPROFONDIMENTO: COS’ È L’ARBITRATO

L’arbitrato è un metodo di risoluzione delle controversie civili e commerciali, alternativo alla giudiziaria ordinaria. Caratteristica è la volontarietà delle parti: è possibile utilizzare l’arbitrato se le parti hanno inserito nel contratto o nello statuto sociale una clausola arbitrale oppure, a lite insorta, se le parti redigono un compromesso. 

Competenza: le parti hanno la possibilità di scegliere i soggetti che decideranno la lite (chiamati arbitri) tra tecnici ed esperti della materia. 

Decisione vincolante anche all’estero: il procedimento arbitrale termina con il lodo, che rappresenta una sentenza. A seguito della sottoscrizione di Convenzioni internazionali, il lodo arbitrale è riconosciuto in gran parte del mondo, questo è un vantaggio nella risoluzione di controversie che coinvolgono parti di nazionalità diverse. 

L’Arbitrato amministrato presenta ulteriori benefici. Si dice amministrato quando le parti affidano a una Camera Arbitrale o a un ente che amministra arbitrati, la gestione del procedimento. L’arbitrato si svolge in base alle norme contenute in un Regolamento, a cui arbitri e parti devono attenersi, nel rispetto del principio del contraddittorio e della parità di trattamento. In un arbitrato amministrato i costi, determinati sulla base del valore di controversia, sono prevedibili a monte in quanto fissati dalle tariffe allegate al Regolamento.