Nel 2025 ricorre il 50° anno della scomparsa di Pier Paolo Pasolini, questo anniversario viene celebrato da Bonawentura/Teatro Miela. Due gli eventi da segnalare, alle ore 18.00 la presentazione del libro Hostia riedito da Marsilio di cui parleranno Elvio Guagnini, critico letterario, saggista e professore emerito dell’Università degli Studi di Trieste e Ilario Quirino scrittore e medico legale. l’incontro sarà moderato da Marco Puntin ( ingresso libero). Alle ore 19.00 due pièce originali di giovani autori/drammaturghi ispirati al rapporto di collaborazione ed amicizia con l’artista e pittore Giuseppe Zigaina. Il tema dell’amicizia tra i due grandi artisti del ‘900 che condividono i propri universi creativi, si declina in un gioco di identificazione e confronto generazionale che sorprende per lo sguardo attuale e privo di pregiudizi intellettuali con cui si esprime. Un progetto di produzione Bonawentura con il sostegno della Regione Autonoma FVG, in partenariato con la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano.

HOSTIA

Il Pasolini di Zigaina

Nella notte tra il primo e il 2 novembre di 50 anni fa moriva a Ostia Pier Paolo Pasolini. Fu un agguato neofascista, una notte di sesso finita male, un omicidio legato al furto dei negativi di Salò o a quanto scritto dal poeta sull’Eni e su Cefis in Petrolio? Le ipotesi avanzate in questi anni sono diverse. La più controversa, la più scandalosa e, per certi versi, “politicamente scorretta” si deve al pittore Giuseppe Zigaina che fu amico di Pasolini. Secondo l’artista, Pasolini avrebbe organizzato la sua morte come una sorta di estrema rappresentazione artistica, un atto rituale anticipato dai suoi testi.

“Nessun altro poeta come Pasolini – si legge nell’enciclopedia Treccani – ha messo in scena, costantemente provandola e riprovandola in parole come sarà nei fatti, la propria morte”. L’autore della voce avvicina Pasolini alla figura di Cassandra. Zigaina fa un passo in più: Pasolini non leggeva nel suo futuro come una Cassandra ma avrebbe descritto la propria morte perché in qualche modo ne è stato il regista.

Una tesi, quella di Zigaina, supportata da uno studio durato trent’anni non solo sulle opere di Pasolini (compresa l’opera pittorica) ma anche sulle letture del poeta.

In questi giorni l’editore Marsilio ripubblica nella collana tascabile Feltrinelli Hostia di Giuseppe Zigaina, già uscito nel 1995 con una nuova prefazione di Cesare De Michelis.

Ore 19.00

NOME PROPRIO: GIUSEPPE ZIGAINA
monologo di Eliana Rotella, con Veronica Dariol  
L’amicizia tra Pasolini e Zigaina, due figure di riferimento del panorama culturale italiano del ‘900. Dopo la scomparsa del poeta, il pittore inizia a studiare tutta l’opera scritta e non di Pasolini, cercando tracce per analizzare la sua morte attraverso ciò che rimane. Nasce da qui Hostia-Trilogia della morte di Pier Paolo Pasolini, un’opera a cui Zigaina dedica per anni tutte le sue energie.
La pièce di Eliana Rotella indaga come la personalità di un grande artista possa entrare in simbiosi con quella di un altro fino al punto di diventare vittima consapevole di un’ossessione identificativa.

AFFETTO di Elena C. Patacchini e Giuseppe Pipino. con Antonio Veneziano e Giacomo Segulia.
La pièce parla dell’amicizia tra il pittore Giuseppe Zigaina e Pier Paolo Pasolini ma anche di quella tra i due autori e i due attori interpreti. Il dispositivo drammaturgico, infatti, è basato su una continua alternanza delle voci e delle identità, procedendo per entrate e uscite nelle rispettive amicizie che scorrono lungo la strada dell’identificazione ironica, paradossale, affettuosa, condotta da un’intenzione – costante – di porsi delle domande. Chi sono stati Zigaina e Pasolini l’uno per l’altro? Cosa resta di un’amicizia, di un affetto, dell’arte, delle opere? In scena due amici vivi che discutono dell’affetto, della morte, dell’ossessione. Indagano la storia della propria relazione per scoprire quella inaccessibile tra Zigaina e Pasolini, attraverso le loro opere, la loro collaborazione, le cose che si sono scritti, tutte quelle che hanno tentato di dirsi e che forse non si sono mai detti.

Prevendita per gli spettacoli:
biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00
Ticketpoint Galleria Rossoni (Corso Italia 6/C) da lunedì a sabato 8.30-12.30 e 15.00-19.00
Online:  www.vivaticket.com