Inaugurata oggi, e aperta fino al 31 gennaio 2026, l’esposizione invita a rileggere la città come un mosaico di segni e stratificazioni urbane, tra arte, architettura e vita quotidiana.
Trieste, 30 ottobre 2025 – Si è svolto oggi presso John Reed Fitness di Trieste (Corso Italia 5) l’evento inaugurale della mostra fotografica “Urban Patchworks” di Donato Riccesi, alla presenza della stampa e di rappresentanti delle istituzioni cittadine. L’esposizione, visitabile fino al 31 gennaio 2026, invita a riscoprire la città come organismo vivo e mutevole, un mosaico di segni e miniature che riflettono la vitalità frammentata e dissonante dello spazio urbano contemporaneo.
Attraverso il linguaggio fotografico, Riccesi indaga le tracce e le sovrapposizioni che animano il paesaggio urbano: manifesti lacerati, scritte, residui di affissioni e micro dettagli che, ingranditi e isolati dal contesto, si trasformano in composizioni visive dal forte impatto estetico e simbolico.

“La città è una tela collettiva in continua evoluzione. Con ‘Urban Patchworks’ ho cercato di dare voce a quei segni effimeri che ogni giorno ci scorrono accanto, invisibili ma rivelatori di un linguaggio urbano spontaneo e vitale” — Donato Riccesi.
L’iniziativa, inserita nel contesto della palestra John Reed Fitness di Trieste, conferma la volontà di valorizzare spazi non convenzionali come luoghi di dialogo tra arte, architettura e comunità.
“Siamo orgogliosi di ospitare un progetto che interpreta in modo così autentico non solo l’identità visiva nella città di Trieste, ma che rappresenta una sorta di linguaggio trasversale a culture e paesi diversi e città diverse (Trieste, Roma, Padova, Wien, Graz, Saltzburg, Lubljiana). John Reed è da sempre uno spazio di energia, contaminazione e libertà espressiva, e questa mostra rappresenta un incontro naturale tra questi valori” — Samuele Frosio, Amministratore Unico RSG Group Italia.
All’evento hanno partecipato l’assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi e l’assessore comunale alle Politiche del territorio Michele Babuder in rappresentanza del Comune di Trieste, che hanno sottolineato il valore culturale dell’iniziativa nel promuovere artisti locali e linguaggi contemporanei in contesti urbani aperti alla cittadinanza.