“PAROLA VIVA”: IL CENTRO STUDI PASOLINI ACCOGLIE IL 2 E 3 NOVEMBRE PRESENZE ISTITUZIONALI E ARTISTICHE D’ECCELLENZA CHE SI UNISCONO A 550 STUDENTI PER CELEBRARE IL CINQUANTESIMO DELLA SCOMPARSA DI PIER PAOLO PASOLINI
L’attenzione dell’Italia – e non solo – si concentrerà su Casarsa della Delizia il 2 e 3 novembre, che diventerà il centro delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della sua morte. Due giornate dense di incontri, riflessioni e musica che intendono trasformare il ricordo in un atto di rinascita collettiva, grazie al programma promosso dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini, con il supporto del Ministero della Cultura, Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, Comune di Casarsa della Delizia, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Io sono Fvg, Pordenone 2027 Capitale italiana della cultura.

Alle presenze già annunciate di Roberto Vecchioni ed Edoardo Camurri, si aggiungono figure di grande rilievo istituzionale e culturale. È infatti prevista la partecipazione del vicesindaco di Roma e presidente della Città Metropolitana Pierluigi Sanna, mentre in collegamento interverrà il sindaco di Bologna Matteo Lepore e con loro naturalmente il sindaco di Casarsa Claudio Colussi oltre ai rappresentanti della Regione Fvg.
È inoltre previsto l’arrivo di Piotta e Davide Toffolo, autori del brano “Ecchime”, un omaggio musicale a Pasolini realizzato per l’occasione e pubblicato il 24 ottobre.
Domenica 2 novembre, giorno esatto della ricorrenza, la cerimonia al cimitero di Casarsa, alle ore 10, vedrà riunite le varie figure istituzionali, fra Regione, Comune e Comuni italiani legati alla biografia di Pasolini. In serata, alle 21, al Teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento, Edoardo Camurri porterà in scena “Pasolini, parola viva”, un viaggio dentro l’attualità del suo pensiero e del suo linguaggio. Lunedì 3 novembre, dalle 9, nel Teatro Pasolini di Casarsa, si terrà il convegno internazionale “Pasolini e l’immaginario collettivo”, curato da Maura Locantore, con interventi di studiosi e intellettuali di primo piano , in primis Giulio Ferroni, presidente del Comitato nazionale per il Centenario di Pasolini


Un aspetto centrale dell’iniziativa è il coinvolgimento dei giovani. Il pubblico del convegno sarà composto in gran parte da oltre 550 studenti di scuole superiori del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e dell’Istria, protagonisti di un dialogo diretto con i relatori. A loro si aggiungeranno più di venti classi quinte da altre regioni italiane collegate in streaming, facendo di Casarsa un vero epicentro culturale e didattico. Un’adesione ampia e sentita che conferma quanto la parola di Pasolini resti viva e necessaria nel percorso formativo delle nuove generazioni.
Il richiamo del poeta continua a unire idealmente le scuole di tutta Italia: dal Liceo Labriola di Ostia, già protagonista del convegno “Un poeta che non muore”, al Liceo Pasolini di Potenza, impegnato nel progetto “Pasolini vive” con il patrocinio del Centro Studi, fino all’IIS Pasolini di Milano, che dedicherà l’intero mese di novembre a un ciclo di incontri e approfondimenti. Dal 2 al 6 novembre, inoltre, la Pasolini High School transfrontaliera vedrà la partecipazione di studenti italiani, sloveni e di altri Paesi europei, in un itinerario condiviso tra Casarsa, Idrija e Nova Gorica: un ponte ideale oltre i confini, nel segno del dialogo e della memoria.
Alle 21 di lunedì 3 novembre, nel Teatro Pasolini, Roberto Vecchioni concluderà le celebrazioni con la lectio “Pasolini, poeta dell’universalità umana”, un omaggio intenso al pensatore che, come ricorda il cantautore, “ancora ci costringe a cercare un sogno di rinascita collettiva”.

Nel corso delle giornate sarà presentato anche “Frammenti”, progetto multidisciplinare a cura di Karla Hidalgo Volreau che raccoglie ritratti e testimonianze di adolescenti tra i 16 e i 18 anni provenienti da tutte le regioni d’Italia. Nato dopo la visione del documentario “Comizi d’Amore” di Pasolini, “Frammenti” ne rinnova lo spirito di indagine e ascolto, esplorando come la Generazione Z vive, ama, comunica e si definisce. Attraverso interviste e fotografie, il progetto restituisce un ritratto collettivo, intimo e politico dell’Italia di oggi, unendo la voce dei giovani a quella del poeta che più di ogni altro ha saputo leggere il Paese con lucidità e compassione.
Il 2 e 3 novembre Casarsa sarà dunque non solo luogo di memoria, ma spazio vivo di confronto e partecipazione. Lì dove tutto ebbe inizio, il Centro Studi Pasolini rinnova il proprio ruolo di riferimento nazionale e internazionale, custode di un’eredità che continua a parlare al presente e alle generazioni future.
Info: www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it – Facebook e Instagram Centro Studi Pier Paolo Pasolini Casarsa della Delizia.
