La visione culturale della regione si racconta tra arte, storia, patrimonio birraio e paesaggio

Il calendario 2026 delle Fiandre vuole mettere in luce tutte le particolarità di una destinazione capace di unire arte, cultura, natura e gastronomia in un’unica esperienza di viaggio. Tra (ri)aperture, grandi mostre, nuovi itinerari a piedi e in bicicletta e un ricco patrimonio birraio riconosciuto dall’UNESCO, la regione offre proposte che valorizzano il patrimonio storico e la spinta contemporanea del territorio, invitando i visitatori a vivere le proprie passioni in modo autentico e coinvolgente.

BRUGES: BRUSK, CENTRO AGGREGATIVO TRA SPERIMENTAZIONI CONTEMPORANEE E PATRIMONIO ARTISTICO

Una vera e propria open house di 20.000 m², costruita nell’area del Garenmarkt, accanto al Groeninge Museum, diventerà epicentro della nuova “era culturale” di Bruges che, a maggio 2026, inaugura il nuovo polo artistico destinato a diventare pietra angolare del futuro hub multidisciplinare della città: il Bruges Museum Quarter. BRUSK è il nome di questo ambizioso edificio che, in linea con la tradizione nordica amante degli acronimi, ha infinite possibilità di significato così come di utilizzo: “Stimolo artistico di Bruges”, “Galleria d’arte urbana” o “Centro d’arte di Bruges”. Progettato con tecnologie sostenibili dagli studi Robbrecht and Daem Architects e Olivier Salens Architects per essere in armonia con il paesaggio esistente, BRUSK si svilupperà su due livelli: al piano terra, aperto e trasparente, il pubblico troverà un community space – con reception, bookshop e caffetteria – e un auditorium con un ricco programma di spettacoli, conferenze ed eventi. La luce naturale, che illumina la grande scala centrale, sembra condurre poi al primo piano, dove le maestose campate di 13,75 metri delle due sale espositive evocano la spazialità delle chiese medievali. Un progetto espositivo che dialogherà con le collezioni storiche del Musea Brugge per creare nuove narrazioni capaci di intrecciare patrimoni antichi e linguaggi contemporanei. La data da segnare in calendario è l’8 maggio, con il taglio del nastro del polo e l’apertura delle prime tre mostre in calendario, tra esperienze immersive di arte digitale, moda e arte visiva. 
Parte dell’ambizioso progetto culturale dell’area è anche il nuovo centro di ricerca BRON, la cui apertura è fissata per il prossimo novembre. Concepito come evoluzione naturale del Musea Brugge, con una biblioteca e un’area di consultazione per stampe e disegni, sarà luogo di incontro e collaborazione per studiosi, accademici, guide, studenti e personale del museo stesso.

GENT: DUE GRANDI MOSTRE DEDICATE ALLE ARTISTE FIAMMINGHE TRA ‘600 E ‘800 E LA RIAPERTURA DEL MUSEO DEL DESIGN

Protagoniste del quartiere dei musei di Gent per il 2026, sono certamente le due mostre che danno grande spazio e valore al ruolo delle donne nella costruzione dell’arte visiva europea. Al Museum of Fine Arts (MSK) – uno dei più antichi del Belgio – già punto di riferimento per chi desidera esplorare la ricchezza artistica e la scena culturale delle Fiandre, tra passato e presente, sono in programma infatti due importanti mostre curate da Frederica Van Dam, Johan De Smet e Marjan Sterckx. In primavera (7 marzo – 31 maggio 2025), Unforgettable proporrà la prima retrospettiva dedicata alle artiste dei Paesi Bassi storici tra il 1600 e il 1750, con oltre quaranta nomi – da Judith Leyster a Clara Peeters, da Rachel Ruysch a Maria Sibylla Merian – con un’ampia selezione di dipinti, sculture, stampe e tessuti. In programma per l’autunno (10 ottobre 2026 – 10 gennaio 2027) la retrospettiva dedicata alla voce indipendente e sensibile di Jenny Montigny, pittrice di Gent e allieva di Emile Claus, con un un’ampia selezione delle sue opere, provenienti da collezioni pubbliche e private

Nell’autunno del 2026, la città di Gent vedrà inoltre la riapertura di uno dei suoi principali poli culturali: il Design Museum. Il 3 ottobre sarà inaugurata una nuova ala concepita per ampliare e diversificare l’esperienza culturale dei visitatori. Questo ambizioso progetto non si limiterà a ospitare una ricca selezione di opere di design contemporaneo, ma includerà anche spazi multifunzionali destinati a conferenze, workshop ed eventi culturali. L’obiettivo è quello di creare un ambiente dinamico e interattivo, capace di rispondere alle molteplici esigenze di un pubblico sempre più eterogeneo e attento alle innovazioni del settore.

ANVERSA: IL MITO DEGLI ANTWERP SIX COMPIE 40 ANNI

Nel 2026, il MoMu – Museo della Moda di Anversa – celebrerà il 40° anniversario del momento in cui i celebri Sei di Anversa conquistarono la scena internazionale. Una mostra interamente dedicata a questi sei emblematici designer ne analizzerà l’eccezionale percorso, che ebbe origine negli anni formativi presso l’Accademia Reale di Belle Arti di Anversa e si sviluppò in sei brillanti carriere individuali. 
Dirk Bikkembergs, Ann Demeulemeester, Walter Van Beirendonck, Dries Van Noten, Dirk Van Saene e Marina Yee portarono Anversa alla ribalta del panorama mondiale della moda nel 1986, quando presentarono le loro collezioni durante il British Designer Show a Londra. Questo evento rappresentò una svolta cruciale nel garantire loro il riconoscimento internazionale e consacrò Anversa come uno dei centri più dinamici e innovativi della moda globale.

FIANDRE A PEDALI

Le Fiandre sono il paradiso per chi ama la bicicletta: una fitta rete di percorsi – lunga oltre 12.000km – attraversa la regione, permettendo ad atleti e cicloturisti di scoprire città d’arte, natura e gastronomia locale, così da trasformare ogni pedalata in un’esperienza straordinaria. Chiunque sia in cerca di una vera sfida può cimentarsi nella Flandrien Challenge: oltre 400 km da percorrere in 72 ore tra strade asfaltate, sterrati e leggendari muri in pavé, così da guadagnarsi un posto sulla Wall of Fame di Oudenaarde. Se si preferisce un ritmo più lento, invece, la scelta è tra uno dei 25 itinerari ad anello di Flanders’ Finest – di lunghezza variabile tra i 25 e i 65 km – o uno dei nove Itinerari Iconici. Tra questi, quello Costiero di 85 km regala una giornata di pedalate tra spiagge, dune e borghi storici, mentre i quasi 1.000 km dell’Itinerario Fiandre invitano a scoprire gli angoli più belli della regione in un’avventura di più giorni.

LE NUOVE FLANDERS’ FINEST HIKING ROUTES

Un nuovo modo di esplorare il territorio a piedi nel 2026 sarà offerto dalle Flanders’ Finest Hiking Routes: una rete di 25 itinerari tra cui scegliere tranquille passeggiate o percorsi più impegnativi di oltre 14 km. Camminare lungo questi sentieri significa immergersi completamente nel paesaggio fiammingo, scoprendo antichi borghi e villaggi, respirando i profumi della campagna e godendosi il fruscio delle foglie passo dopo passo. Ciascun itinerario è un’esperienza unica, come quella che si vive sull’Haspengouw (Limburgo Belga), con un percorso di 11,7 km che attraversa Zammelen, Jesseren, Piringen e Haren tra frutteti, colline e prati affacciati sulla valle del Mombeek. La Passeggiata dei Norbertini, ad Averbode (Brabante Fiammingo), offre scorci tra storia e natura nei suoi due anelli di 10,2 km totali, con l’abbazia norbertina come fulcro.

BIRRA BELGA: 2016-2026, 10 ANNI DA PATRIMONIO UNESCO

La birra, nelle Fiandre, è un patrimonio vivo che racconta secoli di storia, tradizioni e convivialità, tanto da essere riconosciuta nel 2016 dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. In questa regione i mastri birrai trasformano orzo, luppolo e acqua in ventaglio di gusti e stili dalla varietà straordinaria: dalle trappiste e d’abbazia – intense e complesse – alle fresche witbier profumate di agrumi e spezie; dalle eleganti birre brut, che ricordano lo champagne, alle acide e frizzanti geuze, fino alle sour ale fiamminghe e alle birre fruttate. Ogni sorso è un viaggio sensoriale, un rituale di aromi e sfumature che racchiude l’essenza della cultura fiamminga, da vivere attraverso itinerari tematici come la Lambic-Geuze Route – una ciclabile tra il Pajottenland e la Valle della Zenne – o festival birrai come il Toer de Geuze, dove incontrare i produttori e approfondire i segreti delle birre più celebri al mondo. Tra tradizione secolare e nuove sperimentazioni, la cultura birraria fiamminga continua a sorprendere chi la avvicina per la prima volta e a confermarsi punto di riferimento per gli appassionati di tutto il mondo.

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