Sabato 8 novembre, alle 20.30, nella sala polifunzionale “Spazio Venezia” a Udine

“Al di là di ogni odio”. È il titolo di un concerto per la pace che sabato 8 novembre, a Udine, vedrà protagonisti quattro violinisti provenienti da Israele, Palestina, Russia e Ucraina. L’appuntamento, unico in Italia e a ingresso libero, si terrà, dalle 20.30, nella sala polifunzionale “Spazio Venezia” (via Giani Stuparich 8). L’orchestra sarà diretta dal Maestro Gabriella Carli. Il concerto si avvale della partecipazione del Gruppo Strumentale Veneto “Gian Francesco Malipiero”, coordinato dal Maestro Sebastiano Maria Vianello. I violinisti – l’israeliana Saida Bar Lev, il palestinese Elias Elias, il russo Dylan Blackmore e l’ucraino Oleg Shport – si alterneranno come solisti nelle esecuzioni dei brani. In programma musiche di Antonio Vivaldi, Carl Philipp Emanuel Bach, Jules Massenet ed Edward Elgar. L’iniziativa è organizzata dall’associazione “Risorgi”, attiva nel sostegno alle vittime di violenza, con il patrocinio del Comune e dell’Università di Udine e di Medici Senza Frontiere.

«La violenza sia quella privata che, a maggior ragione, quella pubblica, non ha mai una scusa – spiega la direttrice Gabriella Carli –. L’uomo non impara mai dalla storia e così questa, purtroppo, si ripete con le sue atrocità. È il tempo della compassione, della solidarietà, della pietas latina. Diciamo no alle quotidiane terribili immagini delle orrende macchine da guerra e diciamo sì invece alla visione dell’arte che vada a sostituirle ai nostri occhi e, soprattutto, nei nostri cuori. Con questo concerto, grazie al contributo musicale dei nostri quattro violinisti da Israele, Palestina, Russia e Ucraina, vogliamo mostrare come la musica, in simbiosi con la tolleranza, possa portare un messaggio di pace universale» sottolinea infine Gabriella Carli.

«La musica – afferma il rettore Angelo Montanari – è uno degli strumenti più potenti per superare i confini fra i popoli. Come Università di Udine siamo orgogliosi di sostenere un evento che costituisce un’occasione di vero dialogo e di promozione di una fratellanza universale, a conferma che la cultura e l’arte restano vie privilegiate per costruire la pace» evidenzia il rettore.

«Non vogliamo cancellare le differenze – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Udine, Federico Pirone –, ma riconoscerle e trasformarle in ponti. Lavoriamo per ascoltare, comprendere e costruire insieme un linguaggio nuovo, quello del rispetto, della compassione e della fiducia. La pace non è un punto di arrivo, ma un cammino quotidiano, fatto di piccoli gesti e grandi coraggi. E ognuno di noi, che ha collaborato a questa iniziativa, ne è parte. Questo concerto è un segno prezioso, di chi crede che il dialogo sia più forte dell’odio e che il futuro appartiene a chi non smette di cercare la pace» conclude l’assessore Pirone.

«Medici Senza Frontiere, un’organizzazione internazionale, indipendente e neutrale – spiega la coordinatrice del gruppo di Udine, Amabile Nagostinis –, è impegnata a sostenere le popolazioni vittime di conflitti, carestie ed epidemie, presente in più di 70 paesi per salvare vite umane senza discriminazione alcuna. Questo Concerto per la Pace veicola un messaggio di giustizia e rispetto dei diritti umani, valori praticati quotidianamente da Medici Senza Frontiere».