Su un’area industriale dismessa sorgerà il futuro “Campus tecnologico internazionale del Mobile e Pannello”

Un ambizioso piano di rigenerazione urbana trasformerà un’area industriale di Brugnera in un nuovo centro cittadino in cui innovazione, zone residenziali, servizi e verde urbano saranno protagonisti. Un progetto epocale che vedrà la realizzazione di un Campus tecnologico internazionale del Mobile e Pannello, destinato a diventare punto di riferimento europeo per il settore.

Si chiama “Brugnera futura” ed è l’iniziativa sviluppata dal Comune con il supporto del Cluster Legno Arredo Casa FVG e altri partner territoriali, presentata oggi dalla giunta comunale di Brugnera al presidente della Regione FVG Massimiliano Fedriga. Presente anche il mondo accademico, nelle vesti del Magnifico Rettore Angelo Montanari, e quello imprenditoriale, rappresentato da Confindustria Alto Adriatico e Assopannelli di FederlegnoArredo.

L’area individuata è quella dell’ex fabbrica Piccinato, una zona centrale oggi non valorizzata: sarà recuperata e ridefinita attraverso un insieme coordinato di opere pubbliche e private che risponderà anche alle necessità residenziali locali e di servizi per la comunità. Il progetto prevede la creazione di una nuova viabilità, con rotatorie e percorsi carrabili e ciclabili, parcheggi pubblici, una piazza lungo via Santissima Trinità, edifici residenziali e di servizio, oltre a un parco urbano che restituirà verde e qualità ambientale alla cittadina.

La scelta di Brugnera come sede del Campus non è casuale. Il Comune si colloca infatti nel cuore del gande Distretto del Mobile del Nord-Est, un territorio che tra Friuli Venezia Giulia e Veneto produce il 40% del legno arredo italiano e conta su una rete produttiva che fa del polo industriale del legno-arredo FVG uno dei principali in Italia e d’Europa. Qui è presente un solido sistema formativo, grazie all’eccellente lavoro dell’ISIS Carniello e delll’Innovation Platform del Cluster Arredo regionale, e un tessuto imprenditoriale altamente specializzato. Ricerca, transizione digitale, innovazione dei materiali sono infatti alcuni dei principali temi del Campus, che avrà anche l’obiettivo di attrarre talenti da varie parti del mondo grazie alle tecnologie e al coinvolgimento di partner nazionali ed europei.

Il progetto si inserisce in un contesto urbano che necessitava di una nuova centralità e ha preso il via dopo un percorso partecipato di un Comitato tecnico, riunitosi in questi anni. Se Confindustria Alto Adriatico ha rilevato  l’esigenza di almeno 80 unità abitative, di cui 20 destinate alla formazione, dall’analisi condotta dal Comune e dal Cluster emergono la frammentarietà del tessuto cittadino e la mancanza di un centro aggregativo naturale. “Brugnera Futura” intende appunto colmare questa lacuna, restituendo alla città un’identità urbana forte, spazi di socializzazione e servizi integrati per residenti, imprese e studenti. La rigenerazione dell’area ex Piccinato rappresenta quindi non solo un’opportunità di sviluppo economico e formativo, ma anche un intervento strategico per migliorare la qualità della vita e aunmentare l’attrattività del territorio.

Il Comune, con il supporto della Regione e dei partner coinvolti, punta a fare di Brugnera un modello di collaborazione pubblico-privata e di innovazione urbana al servizio del Nordest produttivo. “Abbiamo dato via oggi a un percorso che, quanto a capacità di fare sistema, segna la storia del nostro paese e del nordest italiano – dichiara il sindaco di Brugnera, Renzo Dolfi –, e pone una pietra miliare nel cammino di affermazione della capacità produttiva di un comparto che è motore dell’economia e laboratorio di innovazione. Sono emozionato per questo progetto, frutto di anni di lavoro, che creerà una socialità nuova a Brugnera, con il coinvolgimento di tutta la popolazione. Perché il progetto “Brugnera futura” non è solo costruzione di edifici, ma la valorizzazione di un intero territorio e di una comunità in cui il Mobile è un pilastro fondamentale. Ringrazio i colleghi di giunta, i membri del consiglio, gli uffici comunali e tutti i partner coinvolti in questi anni: oggi si dà il via ad un percorso storico per tutti noi. Un ringraziamento particolare al direttore del Cluster, Carlo Piemonte, per il grande lavoro svolto nel coinvolgimento del comparto e per la vicinanza al nostro territorio”.

“Siamo a fianco del Comune in questa iniziativa fin dagli inizi e continueremo ad esserlo in ogni passaggio – aggiunge il presidente del Cluster Arredo, Edi Snaidero -. Il Cluster, in questo progetto, esprime la sua massima funzione: la capacità di fare rete, di creare connessioni e grandi progetti in grado di cambiare il presente e il futuro del comparto. E il Campus, abbinato all’Advanced Design Factory di Manzano e al Polo del legno montano di Pontebba, grazie alla lungimirante visione della Regione, si inserisce in questo contesto”.