Coinvolti più di 150 alunni delle scuole primarie di Gemona del Friuli.

Il Consorzio per la Tutela del Formaggio Montasio DOP ha fatto tappa a Gemona del Friuli, dove, nelle scorse giornate ha incontrato oltre 150 alunni delle scuole primarie del territorio per un’attività educativa all’insegna del gusto, della tradizione e della consapevolezza alimentare.

L’iniziativa, ospitata in due istituti scolastici del Comune di Gemona, ha avuto l’obiettivo di diffondere tra i più piccoli la conoscenza del formaggio Montasio DOP – la sua storia, la sua origine, le sue caratteristiche e il processo produttivo – promuovendo al tempo stesso una corretta e varia alimentazione.

Un’occasione speciale anche per omaggiare Gemona del Friuli nominata nel 2024“Città del Formaggio”, riconoscimento che valorizza la forte tradizione casearia del territorio e che, nel weekend dell’8 e 9 novembre, diventa protagonista dell’evento “Gemona, formaggio… e dintorni”.

Durante gli incontri, i bambini hanno partecipato con entusiasmo, ponendo domande, condividendo curiosità e scoprendo quanto sapere e passione si celano dietro una fetta di formaggio Montasio DOP. La lezione si è conclusa con una degustazione guidata, in cui gli alunni sono stati invitati a utilizzare tutti e cinque i sensi per conoscere e apprezzare il formaggio in modo completo.

Protagonista dell’assaggio è stato un Montasio DOP Stravecchio di oltre 30 mesi, autentico esempio di eccellenza qualitativa e di tempo ben speso nella stagionatura.

“Le nuove generazioni rappresentano il terreno più fertile per diffondere la cultura del nostro formaggio e dei valori legati alla DOP,” – sottolinea la responsabile tecnica del Consorzio per la  Tutela del formaggio Montasio Elena Mitri. Educare al gusto significa educare alla qualità, al rispetto delle tradizioni e alla consapevolezza di ciò che portiamo in tavola.”

Con questa iniziativa, il Consorzio rinnova il proprio impegno nel promuovere la conoscenza del formaggio Montasio DOP non solo come prodotto d’eccellenza del territorio, ma anche come ambasciatore di educazione alimentare e di cultura locale.