Si è tenuta questa mattina alla SISSA l’inaugurazione del nuovo anno accademico, il 47° dell’istituto triestino. Nel suo discorso, il Direttore Andrea Romanino ha ricordato i successi e le ricorrenze che mettono in luce il percorso compiuto. Tra questi, il recentissimo Premio Rahman a Stefano Baroni, il più alto riconoscimento internazionale nella fisica computazionale, e l’impresa quasi unica di Pasquale Calabrese, che ha vinto il suo terzo finanziamento del Consiglio Europeo della Ricerca. Al centro del suo intervento la natura internazionale dell’istituto, la sua attrattività e cura dei talenti, ma anche la forza del sistema della formazione superiore e della ricerca italiano. Tra le novità citate, nuovi finanziamenti per i neo-assunti e un programma dedicato a studenti e studentesse di dottorato impossibilitati a proseguire gli studi per motivi geopolitici, la fondazione di una nuova rivista scientifica all’intersezione tra l’informazione quantistica e la fisica fondamentale e la partecipazione ad AgorAI, il neonato polo per l’intelligenza artificiale e la scienza dei dati con sede a Trieste.

Le tecnologie quantistiche al centro della Lectio Magistralis
La Lectio Magistralis dal titolo “Quantum Computing: Translating Scientific Breakthroughs into an Industrial Revolution” è stata tenuta da Niccolo Somaschi, CEO di Quandela. Un intervento che ha voluto celebrare l’anno internazionale delle scienze e tecnologie quantistiche proclamato dalle Nazione Unite nel 2025. “L’ecosistema del calcolo quantistico è promettente ma complesso, dal punto di vista scientifico, industriale e dei mercati”, ha affermato Somaschi. “Gli attori vincenti saranno quelli capaci di: industrializzare la produzione di componenti quantistici, integrare macchine e software nei datacenter e supercomputer attuali, e sviluppare applicazioni pratiche che si interfacciano con AI e machine learning. Questa fase preparerà il terreno per la vera rivoluzione a più grande impatto: i quantum supercomputer che saranno in grado di risolvere problemi impossibili per qualsiasi altra tecnologia, con orizzonte 2028-2030”.
“I” di Internazionale
Al centro del discorso del Direttore della SISSA Andrea Romanino, la “I” di “Internazionale”. A partire dalla notevole presenza straniera, soprattutto nel corpo studentesco ma anche nel personale di ricerca e tra i docenti. A questa si affianca una molteplicità di progetti e accordi con le principali istituzioni di ricerca a livello mondiale, nonché una quantità di collaborazioni scientifiche. Il 70% delle pubblicazioni SISSA sono infatti in collaborazione con istituzioni straniere.
Romanino ha presentato una nuova iniziativa finalizzata a supportare le attività di ricerca dei neo-assunti con finanziamenti fino a 80.000 euro usufruibili nei primi 5 anni di attività, per l’acquisto delle attrezzature necessarie alle ricerche da intraprendere, ad esempio. “Un’iniziativa che muove dalla convinzione che il fattore di maggiore attrattività nei confronti del talento puro, più ancora del mero emolumento economico, è la garanzia di potere sviluppare il proprio talento, e dunque di poter disporre delle risorse necessarie a dare sostanza alle proprie idee”, ha affermato il Direttore.
“I temi della presenza straniera in SISSA e dell’attrattività acquisiscono poi nuovi risvolti”, ha continuato Romanino, “con l’avvento, all’estero, di politiche che mettono a serio repentaglio l’autonomia universitaria, che nel nostro Paese possiamo vantare essere elevata a principio costituzionale”. La SISSA si è mossa in questo senso avviando un apposito programma che prevede la possibilità di ammettere ai corsi di dottorato della Scuola studenti iscritti in università extra europee che si trovino nella condizione di dover interrompere gli studi dottorali per motivi geo-politici, ferma restando la consueta stringente valutazione dei requisiti di merito.
La Scuola ha inoltre sostenuto l’iniziativa IUPALS (Italian Universities for Palestinian Students) della Conferenza dei Rettori (CRUI), che ha visto nelle settimane scorse i primi studenti palestinesi raggiungere le sedi universitarie italiane.
Con la convinzione che la formazione e la ricerca costituiscano il seme del futuro di un Paese, la SISSA intende inoltre sostenere la ricostruzione delle competenze nella Striscia di Gaza, mettendo a disposizione il canale di collaborazione destinato agli scienziati a rischio, già attivato in occasione di altre crisi internazionali.
Risorse e realtà a confronto
I risultati ottenuti dalla SISSA e più in generale dal sistema italiano sono ancora più significativi se si confrontano le risorse a disposizione con altre realtà, quale quella di Harvard. Questo mette in luce la forza del sistema della formazione superiore e della ricerca italiano, capace, a dispetto della sproporzione di risorse, di erogare una formazione e vantare una produzione scientifica di primo piano.
Una forza che non è sempre premiata da alcuni sistemi di ranking internazionali, da cui realtà come la Sorbona di Parigi e l’Università di Zurigo si sono ritirati.
Riconoscimenti e successi del 2025
È ancora recentissima la notizia dell’assegnazione del Premio Rahman dell’American Physical Society, il più alto riconoscimento internazionale nel campo della fisica computazionale, a Stefano Baroni, professore di Fisica della materia condensata della SISSA. La motivazione ufficiale del Premio riconosce “i contributi seminali allo sviluppo di metodi da primi principi per lo studio delle proprietà elettroniche e termiche dei sistemi condensati, e per lo sviluppo e la diffusione di software open source per i calcoli di struttura elettronica, oggi ampiamente adottati”. Il riferimento, in particolare, è a Quantum Espresso, uno dei codici più utilizzati dalla vasta comunità di fisici, chimici, e ingegneri impegnati nello studio delle proprietà microscopiche dei materiali.
Questo premio corona un anno ricco di riconoscimenti, anniversari e successi.
Cinque docenti della Scuola hanno vinto il Frontiers Science Award 2025: Mario Collura e Francesco Benini dell’Area di Fisica e Ilya Chevyrev, Massimiliano Berti e Alberto Maspero dell’Area di Matematica. Il lavoro di Berti e Maspero è stato insignito anche del Barcelona Dynamical Systems Prize. Sempre nel campo della Matematica è il Premio Gili Agostinelli a Gianluigi Rozza, nominato di recente Presidente della Società Italiana di Matematica Applicata.
Nuovi finanziamenti e progetti
Non è mancato il riferimento agli importanti finanziamenti nazionali e internazionali, riconoscimento del valore della Scuola e del suo personale. È stata ricordata l’impresa quasi unica di Pasquale Calabrese, docente di Fisica teorica, che ha ottenuto quest’anno il suo terzo finanziamento dal Consiglio Europeo della Ricerca. Calabrese si è assicurato ulteriori 2.4 milioni di euro per studiare l’entanglement, fenomeno al cuore della fisica quantistica, con implicazioni che vanno dai computer quantistici alla fisica dei buchi neri.
Un finanziamento analogo a livello nazionale è invece stato assegnato ad Alessia Soldano, responsabile del laboratorio di neurogenetica. Il Fondo Italiano per la Scienza (FIS) le ha attribuito 1.6 milioni di euro per studiare le modificazioni epigenetiche coinvolte nello sviluppo di un particolare tipo di cellule del sistema nervoso, la glia.
La SISSA ha inoltre partecipato alla nascita di AgorAI, il neonato polo per l’intelligenza artificiale e la scienza dei dati che mostra la capacità di fare sistema della nostra Regione. L’iniziativa nasce grazie al traino di Generali, ma coinvolgente enti scientifici e aziende attive a livello locale, nazionale e internazionale.
Gli anniversari: SISSA Medialab e SISSA mathLab
Nel suo discorso il Direttore ha ricordato alcuni anniversari importanti celebrati quest’anno: i venti anni di SISSA Medialab e i quindici anni di SISSA mathLab.
SISSA Medialab è la società in-house della SISSA che si occupa di SISSA for Schools, l’attività dedicate ad avvicinare i giovani alla scienza, ma che prima di tutto si occupa di editoria scientifica. SISSA Medialab infatti pubblica JHEP (Journal of High Energy Physics), la prima rivista scientifica elettronica al mondo, nata alla SISSA trent’anni fa e prima al mondo per impact factor nel suo campo. Insieme al CERN di Ginerva e altri enti internazionali si sta muovendo adesso per la fondazione di JQUANT, una nuova rivista scientifica ad accesso aperto dedicata alle scienze e tecnologie quantistiche.
Di poco più giovane è SISSA mathLab, che ha celebrato quindici anni a fine ottobre. SISSA mathLab è il laboratorio di matematica applicata della Scuola ed è l’esempio compiuto di quelle attività che hanno consentito alla SISSA di espandere il proprio ambito d’azione alla ricerca applicata. Negli anni ha acquisito una notevole visibilità, ha prodotto una notevole mole di risultati scientifici ed ha intessuto una fitta rete di collaborazioni con le imprese, a cominciare da quelle del nostro territorio.
I riconoscimenti a studenti, studentesse e personale della Scuola
Durante la cerimonia sono intervenuti anche Cristina Cortelli, in rappresentanza del personale tecnico amministrativo, e Salvatore Di Marco, in rappresentanza del corpo studentesco.
Sono stati attribuiti il Premio Lutman per la miglior tesi di PhD in Matematica, il Premio per la miglior tesi di PhD in Neuroscienze, il Premio per la miglior tesi di PhD in Fisica, il Premio per la miglior tesi del Master in High Performance Computing e il Premio per il miglior prodotto di Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico”. Infine, sono state consegnate le medaglie per i 25 anni di servizio al personale scientifico e tecnico amministrativo della Scuola.
La cerimonia si è conclusa con l’esibizione musicale “Divertimento per archi K 136” di Wolfgang Amadeus Mozart a cura degli Archi del Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste.