Pordenone, 14-21 marzo 2025 32ª EDIZIONE
Sarà Sorj Chalandon una delle voci più intense e originali della narrativa francese contemporanea, il protagonista della trentaduesima edizione del Festival Dedica, in programma a Pordenone dal 14 al 21 marzo 2026. Organizzato dall’Associazione culturale Thesis presieduta da Antonino Frusteri, per la direzione artistica di Claudio Cattaruzza, il festival è sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Pordenone, dalla Fondazione Friuli, cui si aggiungono alcune realtà private fra le quali lo special partner Servizi CGN Società Benefit, Coop Alleanza 3.0, AssiLab Previdenza e Servizi, BCC Pordenonese e Monsile, e ,grazie alla sua formula originale e al prestigio degli autori che si sono avvicendati negli anni, ha un ruolo di primo piano nella proposta culturale non solo italiana.
Reporter di guerra e romanziere pluripremiato dal tratto inconfondibile, Chalandon ha fatto della memoria, del tradimento e della paternità i cardini di un universo narrativo che intreccia ferite private e grandi tragedie collettive, in una lingua secca, vibrante, sempre necessaria.
“La sua – spiega Cattaruzza – è una scrittura diretta, asciutta ed essenziale che pur partendo da fatti reali o da spunti autobiografici non viene sviluppata in modo didascalico, ma viene “trasfigurata” in letteratura, attraverso la creazione di personaggi e situazioni di finzione che danno vita a potenti e incalzanti narrazioni.

I temi trattati nei suoi libri esplorano la complessità e il lato oscuro dell’animo umano raccontando anche in modo crudo di ingiustizie, violenze, prevaricazioni, senza tralasciare di manifestare una profonda sensibilità e senza rinunciare alla speranza di vivere una diversa umanità e di avere una possibilità di redenzione.
Con Chalandon Dedica sceglie ancora una volta un autore capace di attraversare il nostro tempo e di farne letteratura, nel segno di quella ricerca che, dal 1995, ha reso il festival pordenonese un unicum nel panorama culturale italiano. Un’intera settimana di incontri, spettacoli, letture, mostre e dialoghi sarà come sempre dedicata a esplorare la vita e l’opera dello scrittore, accompagnata dalla pubblicazione della monografia Dedica a Sorj Chalandon, affidata allo scrittore e Premio Campiello Andrea Tarabbia, che dialogherà con Chalandon sul palco del Teatro Verdi in apertura del festival.
Nato a Tunisi nel 1952, Chalandon ha lavorato per oltre trent’anni come inviato speciale di “Libération”, seguendo i conflitti in Irlanda, Libano, Ruanda e Medio Oriente. Per i suoi reportage sull’Irlanda del Nord e sul processo al criminale nazista Klaus Barbie ha ottenuto il Premio Albert-Londres, il massimo riconoscimento del giornalismo francese. Dalla cronaca è poi passato alla narrativa, con romanzi tradotti in tutto il mondo, tra cui Il mio traditore,Chiederò perdono ai sogni, La quarta parete, La professione del padre, Una gioia feroce e La furia, pubblicati in Italia da Guanda.
Il suo nuovo romanzo Il libro di Kells, racconto fortemente autobiografico della giovinezza e della fuga, uscirà per Guanda proprio in concomitanza con il festival Dedica 2026.
Ed è stato proprio Andrea Tarabbia, nei giorni scorsi, a presentare agli insegnanti coinvolti nel percorso formativo di Dedica il profilo di Chalandon, delineando un ritratto affascinante dello scrittore, definendolo “un autore che trasfigura la vita in letteratura, trasformando il dolore in materia narrativa e il trauma in conoscenza condivisa”.
Tarabbia ha ripercorso la storia personale di Chalandon, segnata da una fuga giovanile e da un rapporto difficile con il padre, figura autoritaria e violenta che ritorna, con nomi e volti diversi, in molti suoi romanzi. A diciassette anni, nel 1969, Chalandon lascia Lione e si trasferisce a Parigi, in pieno fermento post-sessantottino: dorme in stazione, vive di espedienti, trova nella militanza politica e poi nel giornalismo la sua “seconda vita”. Negli anni successivi attraversa teatri di guerra e frontiere morali, accumulando esperienze che diventeranno il cuore pulsante della sua narrativa.
Nei suoi libri, il confine fra vissuto e invenzione è sottile: Chalandon scrive sempre “a partire da sé”, ma non racconta mai sé stesso. C’è la realtà, ma filtrata dall’immaginazione e dalla compassione. Così il tema del tradimento — personale, politico, affettivo — diventa una chiave universale. Lo testimoniano i due romanzi gemelli, Il mio traditore e Chiederò perdono ai sogni, che narrano la stessa storia da prospettive opposte: quella dell’amico ingannato e quella del traditore stesso.
Al centro della sua opera c’è anche la figura del padre, incarnazione dell’autorità e della menzogna. In La professione del padre, forse il suo libro più emblematico, un uomo mitomane e violento trascina il figlio in un delirio di eroismi inventati e ideologie fallite: un racconto di infanzia, paura e libertà che tocca corde universali. E ancora, la guerracome esperienza dell’umano portata all’estremo: La quarta parete, ambientato nel Libano degli anni Ottanta, rilegge il mito di Antigone come riflessione sulla possibilità della pace e sul ruolo della parola di fronte alla violenza.
Con Sorj Chalandon, dunque, Dedica 2026 invita a entrare nel laboratorio di un autore che ha attraversato la Storia per raccontare, attraverso la finzione, la verità degli uomini. La sua presenza a Pordenone sarà un viaggio dentro la memoria e la coscienza europea, un confronto con la fragilità, la colpa e la redenzione. E ancora una volta, Dedica si conferma come un festival che non cerca l’attualità di superficie, ma quella profonda, che nasce dai libri capaci di restare.
SORJ CHALANDON
BREVE BIO-BIBLOGRAFIA
È nato a Tunisi nel maggio 1952. Scrittore e redattore del settimanale francese «Le Canard enchaîné»,
dal 1974 al 2007 ha lavorato come reporter per il quotidiano “Libération”, seguendo alcuni tra i maggiori conflitti internazionali degli ultimi decenni. Per la qualità dei suoi reportage sull’Irlanda del Nord
e il processo al criminale nazista Klaus Barbie ha ottenuto, nel 1988, il prestigioso Premio giornalistico Albert-Londres. Nel 2005 fa il suo esordio nella narrativa con Le petit Bonzi, romanzo che viene accolto favorevolmente dalla critica e dal pubblico. È autore di numerosi romanzi, alcuni dei quali hanno avuto adattamenti cinematografici o in graphic novel. Tra i suoi libri, pubblicati in Italia: Il mio traditore, Chiederò perdono ai sogni, La quarta parete, La professione del padre, Il giorno prima, Una gioia feroce, La furia. Per i suoi lavori, pubblicati in diverse lingue, ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio Médicis, il Grand Prix du Roman de l’Académie française, il Premio Goncourt des lycéens, il Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani, il Premio Eugène-Dabit du roman populiste.
I “DEDICATI” DELLE EDIZIONI PRECEDENTI
Giunta alla 32ma edizione, la manifestazione ha esordito con protagonisti del teatro di ricerca (nel 1995 il Laboratorio Teatro Settimo, nel 1996 Cesare Lievi, nel 1997 la Compagnia Teatrale I Magazzini)
per poi passare nel 1998 a Moni Ovadia, nel 1999 a Claudio Magris, nel 2000 a Dacia Maraini, nel 2001 ad Antonio Tabucchi, nel 2002 ad Amin Maalouf, nel 2003 a Vassilis Vassilikos, nel 2004 ad Assia Djebar, nel 2005 a Paco Ignacio Taibo II, nel 2006 ad Anita Desai, nel 2007 ad Amos Oz, nel 2008 a Nadine Gordimer, nel 2009 a Paul Auster, nel 2010 a Hans Magnus Enzensberger, nel 2011 a Cees Nooteboom, nel 2102 a Wole Soyinka, nel 2013 a Javier Cercas, nel 2014 a Tahar Ben Jelloun, nel 2015 a Luis Sepúlveda, nel 2016 a Yasmina Khadra, nel 2017 a Björn Larsson, nel 2018 ad Atiq Rahimi, nel 2019 a Gioconda Belli, nel 2020 a Hisham Matar, nel 2021 a Paolo Rumiz, nel 2022 a Mathias Énard, nel 2023 a Maylis de Kerangal, nel 2024 ad Arturo Pérez-Reverte, nel 2025 a Kader Abdolah.
DEDICACARD, LIBRERIE, NEGOZI E AGEVOLAZIONI
È possibile sostenere Dedica attraverso la DEDICACARD 2026, che garantisce per tutto l’anno sconti nelle librerie partner e nei negozi convenzionati. A Pordenone: Libreria Al Centro Studi, Libreria Al Segno (anche nelle sedi di Cordenons, Portogruaro, Sacile, San Vito al Tagliamento), Libreria Giavedoni. Libreria Quo Vadis?, Libreria Baobab di Porcia; a Udine: La Feltrinelli Libri e Musica, Libreria Einaudi, Libreria Friuli, Libreria Martincigh, Libreria Moderna Udinese, Libreria Odòs, Libreria Tarantola; e
nei negozi convenzionati di Pordenone Altromercato Bottega del commercio equo e solidale, Cartoleria Al Centro Studi, Centro Ufficio, Helix Accessori contemporanei, Magliamoda, Mazzini 47, Musicatelli.
Durante il festival consente inoltre prenotazioni e ingressi preferenziali per gli eventi, riduzioni sui biglietti e omaggi.
INFORMAZIONI
Thesis Associazione Culturale, Pordenone, tel. 0434 26236
[email protected], www.dedicafestival.it
Facebook: Dedica festival Pordenone
Twitter @dedicafestival
Youtube: Dedica Festival