Nel 2024, in occasione del Centenario dell’Università di Trieste, si è deciso di valorizzare il fondo librario costituito dalla Biblioteca del Ginnasio Tedesco di Trieste, conservato presso la Biblioteca di Studi Umanistici dell’Ateneo. Il Ginnasio tedesco, nell’ultima denominazione Kaiserlich-Königliches Staats-Gymnasium in Triest, era stato istituito a Trieste nel 1841; dal 1876 al 1917/18 ebbe sede nell’edificio di Piazza Lipsia (ora Hortis).

Secondo un modello comune a tutta l’Europa, l’insegnamento era centrato sulla tradizione classica greca e latina. Nel corso dell’esame della collezione libraria la nostra attenzione è stata catturata da tre agili manualetti divulgativi sulla ginnastica scritti nella seconda metà dell’Ottocento da Michele alias Michelangelo Rustia, uno dei primi maestri assunti dalla la Società Triestina di Ginnastica o SGT (1863).

Nata all’interno del revival associazionistico che conseguì alle riforme liberali dell’impero austriaco negli anni Sessanta dell’ottocento, la Ginnastica Triestina fu la prima polisportiva della città e la prima associazione sportiva “tra l’adulta gioventù d’ogni classe”: le sue caratteristiche incarnano bene la tripartizione dello storico Michele Di Donato sull’uso della ginnastica come preparazione militare, pedagogica e medica. In questo contesto la SGT concorse alla diffusione della ginnastica nella penisola italiana ricevendo e propagando le ultime novità in campo sportivo provenienti dall’Impero austriaco e dalla Confederazione germanica, specie tramite l’azione del parenzano Gregorio Draghicchio.

Si cala in questo contesto l’opera del socio Michelangelo Rustia: nei suoi opuscoli affiora una rivoluzionaria concezione della ginnastica, non più intesa come mera tecnica finalizzata ad allenare i soldati, bensì come strumento per perseguire la Callistenia, ovvero un’ideale unione di bellezza e forza. 

Corso femminile, associazione triestina di ginnastica, 1881
Copyright Archivio Società Ginnastica Triestina

Maria Rosa Mezzi
Laurea in Lettere e di Specializzazione in Archeologia presso l’Università degli Studi di Trieste. Dal 1995 lavora come bibliotecaria per il suddetto Ateneo, dove nel 2006 ha conseguito un Master in Gestione e Direzione di Biblioteca e presso cui attualmente riveste l’incarico di responsabile delle biblioteche di scienze umanistiche. 

Zeno Saracino, classe1992.
Giornalista e storico scrive di attualità e cultura per Trieste News e Il Piccolo. Lavora quale educatore museale per i Musei di Trieste e Monfalcone. Gestisce l’archivio e il Museo della Società Ginnastica Triestina ASD per la quale ha ideato e allestito la mostra e il catalogo de “Il Dante Adriacus: una storia risorgimentale” (2021) con fondi e patrocinio del Ministero della Cultura. Nel 2018, pubblica “Trieste asburgica: l’arte al servizio dell’industria. Dodici itinerari per i tempi più civilizzati” per centoparole edizioni. Il Museo è visitabile previa prenotazione a [email protected]