Sono terminati i lavori di restauro conservativo del colonnato situato nella parte superiore del giardino di Villa Engelmann, in Via di Chiadino n.5 a Trieste.
All’inaugurazione è intervenuto l’assessore alle Politiche del Territorio, Michele Babuder, accompagnato dal funzionario direttivo responsabile di posizione organizzativa del Servizio progetti del verde, Anna Nisi, dal progettista e direttore lavori delle opere di restauro, Andrea Benedetti, dal progettista e direttore dei lavori delle opere di consolidamento strutturale, Fabio Marassi, e dal rappresentante dell’impresa L.A.A.R. S.r.l. di Udine che ha eseguito i lavori, Tiziano Ruma.
Il cantiere, avviato nello scorso mese di marzo con lo scopo di garantire la sicurezza della struttura e restituire alla cittadinanza un elemento di grande valore migliorandone la fruibilità, è costato complessivamente € 249.546,26 (iva compresa) imputati al Codice Opera 22150 VILLA ENGELMANN – PROGETTAZIONE ESECUTIVA E AVVIO I° LOTTO (di interesse storico).

Nel suo discorso, l’assessore alle Politiche del Territorio, Michele Babuder, ha ripercorso le tappe dell’intervento: “Otto mesi fa ci eravamo visti in una situazione ben diversa rispetto allo stato attuale. Il pergolato era ammalorato e chiuso da almeno una decina di anni. Avevamo la necessità di porre in sicurezza la struttura adeguandola anche alle normative antisismiche. Oggi – prosegue Babuder – la situazione è ben diversa. Con grande attenzione sono state recuperate nei minimi dettagli le 36 colonne, i pezzi sono stati smontati e portati nelle officine dove sono stati sono restaurati da abili maestranze, abbiamo tutelato quei marchingegni che garantivano che questo pergolato fosse appoggiato come un tempo e si è provveduto a rifare il piano di calpestio. Ringrazio il Servizio progetti del verde che ha seguito l’intervento e tutte le persone coinvolte nella realizzazione dell’opera”.
La Gloriette, collocata all’ingresso di via dei Porta, funge da collegamento verso l’edificio delle scuderie. Il colonnato risulta composto da 36 colonne in pietra, divise in 17 campate dagli interassi variabili. La lunghezza totale risulta 62 metri e 3,5 metri la larghezza, per una superficie totale di 217 mq.

Il colonnato è definito da tre diversi elementi: colonne in pietra calcarea, pergolato a volta in ferro e pavimentazione in cubetti di porfido con posa “a coda di pavone”. Le colonne sorreggono un porticato di archi in ferro. Gli archi, realizzati senza uso di saldature, si suppone possano essere datati fine ‘800, probabilmente coincidenti con i primi interventi proposti dalla signora Engelmann sugli spazi esterni. La pavimentazione del colonnato è realizzata in cubetti di porfido posati “a coda di pavone”, perimetrati da due fasce di cubetti disposti regolarmente.
Prima dell’intervento, il colonnato risultava in pessimo stato di conservazione. Le colonne erano caratterizzate da fenomeni di dissesto. La presenza di cedimenti fondazionali aveva comportato la frattura di elementi costitutivi delle colonne e la loro caduta, con conseguente inagibilità del porticato.
Inoltre era stata notata la mancanza totale o parziale di diversi elementi lapidei. I componenti delle colonne in pietra, soprattutto le cimbie superiori e inferiori, i tori e i plinti, presentavano fenomeni di distacco e perdita. Elementi come fusti e piedritti mostravano altrettanti degradi localizzati, in particolare fratture, distacchi, perdite e presenza di elementi incongrui.
Il progetto ha previsto un complessivo intervento di restauro conservativo. È stato programmato lo smontaggio di tutti gli elementi del colonnato (le colonne, gli elementi in ferro costituenti il porticato a volta e gli elementi in porfido che della pavimentazione). Successivamente è stato realizzato un nuovo sistema fondazionale in grado di garantire la futura sicurezza statica, rispettando al contempo le geometrie del colonnato esistente (comprese le differenze di interrasse e quota di imposta). Gli elementi lapidei e le strutture in ferro (opportunamente catalogati) sono stati trasferiti nei laboratori della LAAR srl per essere sottoposti agli interventi di pulitura, consolidamento e puntale integrazione.

Gli elementi in porfido della pavimentazione sono stati anch’essi rimossi per essere ripuliti e riposizionati sul fondo in stabilizzato. L’intervento ha previsto inoltre la collocazione di quattro panchine in pietra recuperate da diversa collocazione e la predisposizione di nuove linee elettriche interrate funzionali al futuro montaggio di elementi per l’illuminazione serale.
Gli interventi sulla vegetazione hanno interessato sia il lato a monte del percorso che quello a valle con una prima e profonda bonifica delle piante infestanti che hanno soffocato la maggior parte delle rose che un tempo coprivano il pergolato. Sono state recuperate quelle a cespuglio e alcuni rizomi presenti. Per il resto a monte sono stati tolti i rampicanti infestanti come la clematide, l’edera, gli allori divenuti alberi e alcune palme disseccate. Gli spazi fra le panchine recuperate dalle Rive cittadine, sono stati allestiti con alcuni rampicanti posti negli spazi intermedi delle colonne in modo che queste ultime rimangano visibili. In particolare sono state messe a dimora delle lonicere e il falso gelsomino che fioriranno e profumeranno in diverse stagioni, alterandosi al profumo dei fiori di abelia che copriranno la parte di suolo sottostante in modo da evitare la crescita abbondante di infestanti. La fascia antistante agli arbusti, fra le colonne a monte, è delineata dalla messa a dimora della convallaria che tappezzerà il suolo. A valle fra la vegetazione preservata, sono stati messi a dimora dei berberis dalle foglie rosse, del pennisetum e la budleia che attira le farfalle e gli impollinatori come il resto della vegetazione scelta a favore della biodiversità. Inoltre a completamento, le diverse stagioni saranno segnate dallo spuntare di alcuni bulbi fioriti. L’irrigazione sarà garantita dal sistema automatizzato di cui è dotato il parco e che qui è stato integrato.

COMUNE DI TRIESTE
DIPARTIMENTO TERRITORIO, AMBIENTE, LAVORI PUBBLICI E PATRIMONIO
Servizio AMBIENTE, VERDE E IGIENE URBANA
CUP F92F22000920004
Codice Opera 22150
RUP: arch. Lucia Iammarino
Progettista e DL opere di restauro: arch. Andrea Benedetti
Progettista e DL opere di consolidamento strutturale: ing. Fabio Marassi
CSP-CSE: arch. Andrea Benedetti
Approvazione progetto esecutivo con Delibera Giunta comunale n. 548 dd. 21.10.2024
Ditta esecutrice: L.A.A.R. S.r.l. di Udine (Domenico e Tiziano Ruma)
Importo lavori: € 181.914,75 (oneri sicurezza compresi)
Quadro economico opera: € 249.546,26 (iva compresa)