Alla vigilia del 25 novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, i militari dell’Arma saranno protagonisti a Trieste di una serie di eventi volti alla diffusione della tematica “violenza di genere” al fine di far emergere questo esecrabile fenomeno nelle sue varie insidie, a volte, poco conosciute.
Già nella settimana che precede questa data, sono stati organizzati una serie di incontri rivolti agli studenti degli istituti scolastici della città: queste conferenze, a cui parteciperà anche personale dell’Associazione Soroptimist di Trieste, avranno luogo presso il Comando Provinciale di via dell’Istria, dove ragazzi ed insegnanti potranno visitare la caserma e vedere da vicino le attività svolte dai Carabinieri, tra cui il progetto “Una stanza tutta per sé”. Questa iniziativa, che proprio nel 2025 raggiunge il suo decimo anno di vita, è stata avviata in tutta Italia tramite un protocollo tra Arma e Associazione Soroptimist, rinnovato a Roma, lo scorso 7 novembre, attraverso la firma tra il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, e la Presidente del Soroptimist International d’Italia, Adriana Macchi, che rinnova e rafforza la collaborazione. Lo stesso, tra l’altro, prevede l’installazione all’interno delle caserme di stanze dedicate pronte ad accogliere i soggetti “vulnerabili”, un luogo protetto e accogliente dove potersi sentire più liberi di raccontare quanto accaduto e denunciare. A Trieste la stanza dedicata è presente al Comando di via dell’Istria dal 2017: quest’anno è stata rinnovata e restaurata e, grazie all’impegno del club Soroptimist triestino e al nuovo accordo che aggiorna e amplia il precedente protocollo del 2022, introducendo il progetto “Una stanza tutta per sé… portatile”, potrà disporre di una valigetta portatile contenente notebook e microtelecamera integrata per la registrazione audio-video delle denunce, destinato alla diffusione ai reparti dell’Arma sul territorio della provincia, per i casi in cui risulti preferibile raccogliere la testimonianza in luogo diverso da quello istituzionale.
Il progetto nazionale “Una stanza tutta per sé” nasce nel 2015, con lo scopo di incoraggiare le persone vittime di violenza di genere a rivolgersi ai Carabinieri, sostenendole nel delicato momento della denuncia. Questo ricreando un luogo protetto e accogliente dove poter raccontare quanto accaduto, determinando un rapporto meno traumatico con gli investigatori. A tal fine sono state definite le linee guida per l’arredo delle stanze che tengono conto della psicologia dei colori e delle immagini sul comportamento umano.
Tra le altre novità introdotte anche l’estensione della durata del protocollo a 5 anni, per garantire maggiore continuità e programmazione delle attività congiunte, nonché l’adeguamento al nuovo quadro normativo.
Nel corso di 10 anni, la proficua partnership tra l’Arma dei Carabinieri e il Soroptimist International d’Italia ha permesso di raggiungere risultati significativi e concreti:
- più di 200 locali dedicati all’ascolto protetto allestiti presso altrettante caserme in tutto il territorio nazionale
- una ottantina di valigette portatili “Una stanza tutta per sé… portatile” distribuite ai reparti dell’Arma.
La collaborazione si estrinseca altresì nella promozione di iniziative didattiche, formative e divulgative (convegni, conferenze e seminari) nelle materie di interesse comune, favorendo la condivisione delle esperienze e lo scambio di c.d. “buone prassi”.
Il tema della tutela delle vittime di violenza di genere rappresenta un settore strategico nell’ambito delle politiche di prevenzione e contrasto poste in essere dall’Arma dei Carabinieri. Già nel 2009 il Dipartimento per le Pari Opportunità del Consiglio dei Ministri ha affidato all’Arma dei Carabinieri il monitoraggio delle violenze perpetrate sotto forma di atti persecutori, violenti o vessativi verso vittime vulnerabili, a seguito del Protocollo d’Intesa sottoscritto dai Ministri pro tempore della Difesa e delle Pari Opportunità, finalizzato a rafforzare le strategie di prevenzione e contrasto del reato di Atti Persecutori, all’epoca appena istituito. È seguita, nello stesso anno, una Convenzione di attuazione tra il Dipartimento per le Pari Opportunità e il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri con la quale è stata istituita la Sezione Atti Persecutori, collocata nell’ambito del Reparto Analisi Criminologiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.).
Tra i vari compiti della Sezione Atti Persecutori, in ambito nazionale, vi è quello di: sviluppare studi e ricerche rivolti all’approfondimento dei fenomeni; analizzare il flusso informativo sulla violenza di genere proveniente dai reparti dell’Arma e dalla Rete Nazionale di Monitoraggio (anche su Trieste vi sono militare specializzati che fanno parte di questa Rete); aggiornare le strategie di prevenzione e di contrasto ai fenomeni.
Sempre in favore dei più giovani saranno organizzate delle conferenze presso altri istituti scolastici unitamente a personale del centro antiviolenza GOAP di Trieste, al fine di diffondere le attività e gli interventi svolti dalla “rete antiviolenza” e far comprendere quanto sia importante il lavoro “di rete” con istituzioni locali e sanitarie, servizi sociali e forze dell’ordine, per programmare azioni di prevenzione e contrasto della violenza contro le donne.
Sono stati pianificati altresì alcuni incontri presso importanti realtà aziendali del territorio, al fine di poter informare i dipendenti sugli strumenti di prevenzione e contrasto disponibili dal quadro normativo di riferimento.
Analogamente a quanto praticato per il fenomeno delle truffe in danno di anziani, inoltre, sarà diffuso uno “spot” tematico all’interno degli autobus di linea della città nonché sulla c.d. luminosa, al fine di sensibilizzare tutti i cittadini sull’argomento.
Inoltre, una rappresentativa di militari del Comando Provinciale (insieme a personale del 118, dei vigili del fuoco e della polizia locale) prenderà parte al torneo di calcio “Scarpette Rosse, diamo un calcio alla violenza”, giunto alla seconda edizione, e che si disputerà sabato 29 novembre alle ore 09.00 presso il “Campo Trifoglio” di via delle campanelle, 266 presso l’Istituto Nautico T. Di Savoia – L. Galvani.
Infine, nella giornata del 25 novembre, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World”, la facciata del Comando Provinciale di Trieste si illuminerà di arancione, il colore scelto dalle Nazioni Unite come simbolo di un futuro senza violenza di genere.

