Dopo il successo della prima edizione, torna quest’anno “Do ciacole e un bicer”, alla scoperta della Trieste che fu. Un ciclo di incontri ideato da due giovani triestini: la scrittrice Nadia Pastorcich e il pittore Alessandro Ludovisi.

Il primo dei sei incontri – uno al mese, da novembre ad aprile – si terrà martedì 25 novembre, alle 18.00, all’Antico Ristorante Tommaseo, che ha già ospitato la precedente e prima edizione di “Do ciacole e un bicer”.Nella prima “puntata” Pastorcich e Ludovisi racconteranno “L’erotismo nella Trieste di un tempo. Storie e retroscena di Cittavecchia”. L’amore sarà il protagonista di questo viaggio nel Novecento triestino, che restituirà al pubblico sentimenti avvolgenti e passionali tra reale e immaginario, partendo dalla letteratura. Si intrecceranno così le storie di Italo Svevo e Giuseppina Zergol, Pier Antonio Quarantotti Gambini e Franca Luccardi, Elody Oblath, Scipio Slataper e Giani Stuparich, per arrivare ad Anita Pittoni. Storie fissate sulle pagine di diari, romanzi e raccolte poetiche. La seconda parte dell’incontro sarà invece dedicata a Cittavecchia, a quelle storie dal sapore erotico che ruotano attorno al bordello “Metro cubo” che James Joyce definì “luogo di pubblica insicurezza”.

Il ciclo di incontri è organizzato dall’Accademia Ars Nova con il contributo della Fondazione CRTrieste. Per partecipare è consigliata la prenotazione chiamando l’Antico Ristorante Tommaseo: 040 362666. Il costo della consumazione di 15 euro prevede entrée dello chef, risotto della settimana, calice di vino, acqua e coperto.

L’idea nasce dalla voglia di due giovani di raccontare Trieste ai loro coetanei, di farla rivivere ai più grandi, ma soprattutto di “camminare” insieme nel tempo in uno scambio di pensieri e riflessioni. Appassionato di storia e pittura, Alessandro Ludovisi ha frequentato la scuola Edilmaster, perfezionando la sua arte. Parallelamente ha dato vita alla pagina Instagram “Trieste Segreta” dove racconta aneddoti e curiosità legati a questa città. Nadia Pastorcich, invece, da oltre dieci anni si occupa di comunicazione culturale, scrivendo spettacoli teatrali, libri, articoli che facciano riscoprire questa città che ha ancora molto da raccontare.