Si è tenuto a Trieste, presso la sede dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI), la Conferenza Stampa conclusiva del progetto europeo AidMIRE (Aid for Medical Interventions in cross-border Regions of Europe), finanziato dal programma Interreg Italia–Slovenia.
L’incontro segna la chiusura ufficiale di un percorso che ha rafforzato la cooperazione sanitaria transfrontaliera tra Italia e Slovenia nella gestione delle maxi-emergenze. Nel corso della mattinata sono stati firmati i Protocolli d’Intesa ufficiale tra i Direttori Generali delle aziende sanitarie partner, a testimonianza dell’impegno concreto a proseguire una collaborazione stabile e strutturata nel campo della risposta alle emergenze sanitarie di confine.
Dalla conferenza di Venezia al passo finale di Trieste
L’appuntamento di Trieste segue la Conferenza Finale di Venezia, svoltasi lo scorso 10 ottobre 2025 presso l’Ospedale SS. Giovanni e Paolo, che ha riunito istituzioni sanitarie, autorità europee e rappresentanti della cooperazione transfrontaliera.In quella sede sono stati presentati i principali risultati di AidMIRE, tra cui:
• la creazione di protocolli operativi comuni tra strutture italiane e slovene per la gestione di emergenze sanitarie transfrontaliere;
• la realizzazione di un’esercitazione multinazionale simulata, durante la quale squadre italiane e slovene hanno gestito un finto disastro sanitario testando dispositivi, flussi di comunicazione e protocolli condivisi;
• la costruzione di un piano formativo congiunto, volto a rafforzare le competenze e la cooperazione tra operatori di entrambi i Paesi.
L’evento veneziano ha anche ospitato un ampio confronto europeo sulle strategie comuni di risposta alle crisi, con la partecipazione di esperti e rappresentanti di programmi di cooperazione come Laura Comelli (Managing Authority Interreg Italia–Slovenia), Rita Bertocco (Head of Unit, European Territorial Cooperation and Macroregional Strategies, Regione del Veneto), Alberto De Sordi (Contact Point Central Europe – UCR Veneto).
I protagonisti dell’evento di Trieste
Alla conferenza stampa del 27 novembre sono intervenuti:
• Antonio Poggiana, Direttore Generale ASUGI – Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina;
• Edgardo Contato, Direttore Generale AULSS 3 Serenissima;
• Radivoj Nardin, Direttore di Splošna bolnišnica Izola – Ospedale Generale di Isola (Slovenia)
• Maja Praček, Direttrice di Zdravstveni dom Izola – Casa della Salute di Isola (Slovenia)
• Katerina Rihter, Direttrice di Zdravstveni dom Sežana – Casa della Salute di Sežana (Slovenia)
• Laura Comelli, Managing Authority Interreg Italia–Slovenia;
L’incontro è stato moderate dal dott. Sandro Centonze, con la partecipazione dei referenti del partenariato AidMIRE: AULSS 3 Serenissima, SB Izola, ZD Sežana e ZD Izola e i partner associati (Zdravstveni dom Koper – Casa della Salute di Capodistria, Università degli Studi di Trieste – Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute, Croce Rossa Italiana – Comitato di Trieste).
Un laboratorio di cooperazione sanitaria europeaCon la conferenza di Trieste, AidMIRE giunge al suo ultimo atto, ma apre una nuova prospettiva di lavoro condiviso. Il progetto ha rafforzato la governance sanitaria transfrontaliera, aggiornato strumenti operativi e costruito una rete stabile tra le istituzioni dei due Paesi.
In un contesto europeo in cui pandemie, crisi climatiche e flussi migratori richiedono risposte coordinate, AidMIRE si propone come modello replicabile di cooperazione e resilienza sanitaria, dimostrando che la sicurezza collettiva passa anche attraverso la capacità di superare i confini amministrativi.
Come dichiarato dal dott. Antonio Poggiana (ASUGI), “AidMIRE rappresenta un esempio concreto di come la collaborazione tra sistemi sanitari possa diventare un pilastro della sicurezza dei cittadini, non solo in Friuli Venezia Giulia, Veneto e in Slovenia, ma in tutta Europa.”