In occasione dei 110 anni dalla scomparsa di Scipio Slataper, Museo LETS Letteratura Trieste (piazza Hortis, 4) dal 3 al 14 dicembre, espone una selezione di documenti conservati nell’Archivio Diplomatico della Biblioteca Civica Attilio Hortis.

Non una mostra, ma un gesto per ricordare lo scrittore, la sua adesione alla Prima guerra mondiale e la sua forte personalità.Sul Monte Podgora, il 3 dicembre del 1915, Trieste, l’Italia e l’arte letteraria perdono un grande talento, un artista potente, una mente libera e sottile, un uomo generoso e di grande coraggio. Scipio Slataper, autore del Mio Carso, giornalista, voce della “Voce” di Firenze, politologo e poeta, muore indossando l’uniforme italiana, scelta con slancio e convinzione anche se il suo irredentismo è inizialmente differente da quello bellicista.

Il suo carisma, che lo circonda di giovani intellettuali, scrittori e poeti – nell’ambiente fiorentino, ma anche nella stessa Trieste, dove è ammirato e seguito da Carlo e Giani Stuparich, da Biagio Marin, da Elody Oblath – deriva anche dall’entusiasmo con cui si getta nelle imprese; che si tratti di precipitarsi a Messina subito dopo il devastante terremoto del 1908, di recare soccorso ai terremotati della Marsica nel 1915 o di affrontare una postazione austriaca sulle pendici del Podgora, appunto il 3 dicembre di quell’anno.Tra i documenti esposti sono presenti il libretto Fior d’ogni Fiore con dedica autografa di Slataper a Maria Spigolotto e la cartolina, inviata alla stessa donna da Messina il 14 gennaio 1909, dove Slataper si reca come cronista del “Resto del Carlino”. Così scrive e firma Scipio: «Domenica sarò a Trieste. Contento dell’opra. Stanco.»

L’esposizione è visitabile ogni giorno dalle 10.00 alle 19.00 (chiusura martedì) nello Spazio Forum di Museo LETS. Ingresso libero.

Museo LETS – Letteratura Trieste Piazza Hortis 4 – Trieste https://lets.trieste.itfb | ig @letteraturatrieste