A cura di Le Vie delle Foto. L’inaugurazione è fissata per giovedì 11 dicembre alle ore 18.00 ed è aperta al pubblico
Dal 12 dicembre 2025 al 3 gennaio 2026 il DoubleTree by Hilton Trieste ospita Architettura ed Emozione, la mostra personale del pittore austriaco Markus Wagenhofer, a cura di Le Vie delle Foto.
L’inaugurazione è prevista per giovedì 11 dicembre alle ore 18.00 e sarà aperta al pubblico. L’esposizione si inserisce tra gli appuntamenti culturali più attesi dell’inverno triestino e offre l’occasione di avvicinarsi a una pittura contemporanea intensa, istintiva e profondamente legata ai temi della memoria e dell’identità.
Markus Wagenhofer, nato a Hermagor nel 1969, vive e lavora tra Vienna e la Carinzia. Il suo percorso internazionale e il continuo dialogo con diversi contesti geografici e culturali hanno contribuito alla definizione di un linguaggio pittorico personale, in cui si intrecciano architettura e ricordo, storia e identità mitteleuropea, atmosfere e paesaggi dell’Europa centrale.
Le sue opere oscillano tra figurazione e astrazione, indagando la relazione emotiva tra l’uomo e gli spazi che abita. Le strutture architettoniche vengono reinterpretate con tratti decisi, gestualità libera e cromie vibranti che trasformano le forme in impressioni sensibili.La mostra propone un itinerario che attraversa idealmente il territorio culturale che unisce Danubio, Alpi e Adriatico. L’architettura diventa una metafora dell’interiorità: edifici, linee e paesaggi si fanno emozione e memoria, fissati sulla tela con una forza espressiva immediata.
Il segno pittorico di Wagenhofer è potente e quasi musicale, costruito attraverso linee spezzate, sovrapposizioni, contrasti cromatici e atmosfere sospese. Ogni opera è un luogo da attraversare, una stratificazione di ricordi e suggestioni che invita a un percorso intimo e personale.
Anche Trieste entra in questo dialogo. La scelta del DoubleTree by Hilton non è casuale: la città, con la sua storia di confine, le sue architetture e il suo respiro mitteleuropeo, risuona naturalmente con la poetica dell’artista. Gli ambienti storici dell’hotel valorizzano le opere e ne amplificano le connessioni culturali.
«In questa mostra l’architettura non è soltanto soggetto, ma diventa emozione pura, un ponte tra memoria individuale e identità collettiva. Trieste è la cornice ideale per accogliere questo dialogo», afferma la curatrice Linda Simeone.
La curatela di Le Vie delle Foto costruisce un percorso coerente e avvolgente, concepito per accompagnare il visitatore dentro la dimensione emotiva e architettonica delle tele.
La mostra sarà visitabile fino al 3 gennaio 2026, offrendo alla città un’occasione preziosa per riscoprire il legame profondo tra arte, memoria e architettura che da sempre caratterizza Trieste e la sua anima mitteleuropea.
