Venerdì 12 dicembre 2025 Ore 18.00all’Antico Caffè San Marco “Il Gelso dei Fabiani” compie cinquant’anni.

intervengono

Pietro Spirito scrittore

Daniele Ferrari

Carlo Giovanella editore

Dicembre 1975-Dicembre 2025: “Il Gelso dei Fabiani. Un secolo di pace sul Carso” compie cinquant’anni. Per celebrare la ricorrenza la Mgs Press ha organizzato un incontro al quale ha invitato Daniele Ferrari, figlio di Renato, autore del libro amato da generazioni di lettori.Venerdì 12 dicembre, alle 18, all’Antico Caffè san Marco, il giornalista e scrittore Pietro Spirito ripercorrerà la storia del Gelso e dei suoi principali protagonisti, Charlotte e Anton, senza dimenticare Max Fabiani, architetto dell’Impero e urbanista tra i più illustri d’Europa.Alla serata interverrà anche l’attore Giacomo Segulia che oltre ad alcuni brani del libro leggerà un intervento del figlio di Renato, Daniele, refrattario ad ogni esibizionismo, che ha ricordato il padre e le disavventure della sua famiglia.Come ha scritto Aurelia Gruber Benco nella prefazione alla prima edizione, pubblicata dall’editore Marino Bolaffio, “è un libro contraddittorio su una città contraddittoria e il suo contraddittorio rapporto col Carso. Un libro con velleità di romanzo e sapida consistenza di cronaca. Scritto oggi per un tempo di ieri”.

Nel 1997, ventotto anni fa, la Mgs Press ha ripreso a pubblicarlo e Renato Ferrari ha firmato il contratto di edizione sul tavolo di marmo sotto il famoso Gelso. Da pochi giorni è arrivata in libreria la sedicesima edizione.Nella prefazione di un’edizione di dieci anni fa, che ancora viene riproposta, Gabriella Ziani scriveva: “Il migliore complimento che un libro si può guadagnare – coi fatti, non con l’elogio del momento – è di essere amato e continuamente letto nel tempo. Con termine internazionale, di essere insomma un long-seller, un libro che si continua a vendere per lenta e costante trasmissione di amore e di affezione, cose che poco hanno a che fare con la legittima curiosità e con l’impatto che accompagna la nascita di un libro nuovo. Questo è il destino del Gelso dei Fabiani, col suo rasserenante sottotitolo, “Un secolo di pace sul Carso”, che non ha esaurito né il proprio fascino né la catena dei lettori e ha necessità obiettiva di essere continuamente ristampato”.

Un long-seller non può che terminare con un “colpo di teatro”:Charlotte: “Mi chinai a osservare. Il grappolo era grande, i suoi chicchi erano rari, il loro colore era giallo e Anton, Anton era vicino a me. Lasciai andare il grappolo e presi tra le mie mani la sua testa che attirai a me. Il mio letto matrimoniale fu la terra aspra della vigna del Signore di Kobdilj. Il mio grande raccolto fu lui”.