In questa edizione 2025 di Autunno Musicale, dedicata a Wolfagang Amadeus Mozart, non poteva mancare la celebre Messa di Requiem in Re minore K. 626, comunemente nota come Requiem: sabato 13 dicembre alle 20.45 alla Chiesa del Sacro Cuore sarà interpretata insieme al Te Deum in Do maggiore di Antonio Salieri – di cui quest’anno ricorre il bicentenario della morte -, per mettere in relazione due modi diversi di scrivere musica sacra nella stessa epoca, dalla celebre orchestra ravennate “La Corelli” e dalla soprano Federica Gasparella, dalla mezzosoprano Lilia Kolosova, dal giovane tenore trevigiano Filippo Scanferlato al debutto come solista nella sua città, dal basso Alberto Spadarotto e dal Coro Kairos Vox diretto dal Maestro Alberto Pelosin.

L’appuntamento, penultimo del cartellone ideato da Musincantus in collaborazione con la Provincia di Treviso e il Comune di Treviso, è un omaggio a Paolo Trevisi, profondo conoscitore ed interprete del teatro veneto, nel decennale della scomparsa.Il programma della serata accosta due monumenti della musica sacra viennese, offrendo un intenso confronto tra l’opera celebrativa e la meditazione sulla morte: il Te Deum in Do maggiore di Antonio Salieri e il Requiem in Re minore (K 626) di Wolfgang Amadeus Mozart, completato da Franz Xaver Süßmayr.
La proposta di queste due opere non è solo un omaggio a due dei massimi compositori attivi a Vienna nel tardo Settecento, ma anche un invito a superare la leggenda della rivalità – amplificata da opere fittizie – apprezzando i rispettivi meriti e le differenze stilistiche che definiscono il Classicismo viennese.Il Te Deum di Antonio Salieri (1790) incarna la musica ufficiale e celebrativa.
Composto in occasione dell’incoronazione dell’imperatore Leopoldo II, è un’opera di splendore e maestosità, caratterizzata da una solida orchestrazione e da un’architettura che esalta la gioia e la grandezza dell’inno di ringraziamento, perfettamente aderente stile classico. In netto contrasto, il Requiem di Mozart (1791) si presenta come un testamento spirituale e un’opera di profonda introspezione drammatica. Composto in punto di morte, è avvolto da un’aura di mistero e drammaticità, accentuata dalla sua incompiutezza.
L’opera è stata completata dall’allievo Franz Xaver Süßmayr, che attinse agli schizzi e alle indicazioni lasciate da Mozart per terminare i brani. A differenza dell’esuberanza del Te Deum di Salieri, il Requiem esplora lo smarrimento e la rassegnazione di fronte alla morte, ponendosi come un’intima riflessione sul destino umano.
Ad interpretare questi due capolavori del Settecento viennese saranno i musicisti de La Corelli, che rinnova la collaborazione con Autunno Musicale tornando a Treviso per il terzo anno consecutivo. L’orchestra, nata a Ravenna nel 2010 come piccola compagine di giovani musicisti, è divenuta in seguito prima associazione culturale e poi società cooperativa per la realizzazione di eventi musicali. Da piccolo gruppo di artisti è diventata una realtà professionale organizzata, che conserva lo spirito originario dell’autonomia e del lavoro partecipativo.
La Corelli lavora ininterrottamente alla promozione della musica all’interno e al di fuori del proprio territorio d’origine, affinché sia accessibile a tutti «perché crediamo nel suo valore universale e nell’importanza della diffusione culturale».
Non mancheranno il Coro Kairos Vox, già apprezzato lo scorso 29 novembre durante il concerto “I quattro pezzi sacri” alla Cattedrale di Treviso, diretto dal Maestro Alberto Pelosin, e i solisti Federica Gasparella (soprano), Lilia Kolosova (mezzosoprano), Filippo Scanferlato (tenore) e Alberto Spadarotto (basso). Scanferlato, in particolare, è una promessa della lirica nazionale e sabato 13 dicembre, in occasione del concerto alla chiesa del Sacro Cuore, debutterà nella propria città d’origine: 31 anni, diplomato al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia e prossimo al conseguimento di un secondo titolo al Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto, la scorsa estate è stato una delle voci del Coro dell’Arena di Verona.Ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti. Info: musincantus.it