Flavia Trupia, comunicatrice, docente e divulgatrice, tra le figure più seguite e apprezzate oggi nel panorama della comunicazione e della retorica in Italia, è la protagonista di tre giornate di eventi inseriti nella nuova tappa del percorso Uguali/Diversi. Dopo l’appuntamento di martedì 9 dicembre a Pordenone (alle 11 al Capitol), Trupia porterà il suo monologo-spettacolo “Viva la retorica! Il superpotere della parola anche a Sacile, nel Teatro Zancanaro, mercoledì 10 dicembre 2025 alle 11 e a Maniago, nel Teatro Verdi, giovedì 11 dicembre, sempre alle 11.

Trupia è fondatrice e anima di Per La Retorica, il primo sito italiano interamente dedicato all’arte del dire: autrice di saggi come “Discorsi potenti”, “Retorica e business” e “La retorica è viva e gode di ottima salute”, e del più recente “Viva la retorica! Il superpotere della parola” (2024) (Feltrinelli Education), la sua voce oggi è ascoltata da studenti, professionisti, insegnanti e da chiunque creda nel potere trasformativo del linguaggio — non come esercizio formale, ma come strumento concreto per costruire relazioni, influenzare in modo etico, difendersi dalla manipolazione e affermare le proprie idee con chiarezza. All’interno della quarta edizione di Uguali/Diversi, il progetto di cittadinanza attiva promosso dall’associazione Thesis e ispirato all’articolo 3 della Costituzione e all’Agenda ONU 2030, il percorso intitolato “L’arte di dire (e di ascoltare)” si propone di far acquisire ai giovani gli strumenti per usare il linguaggio come vettore di responsabilità, consapevolezza e cittadinanza attiva.

Durante lo spettacolo, Trupia accompagna gli studenti delle scuole secondarie superiori in un racconto partecipato, ricco di esempi contemporanei (dalla raffica degli hashtag ai duelli sui social, fino al “dissing” tra rapper), per far comprendere che “vivere l’oggi senza conoscere la retorica è come andare nudi al Polo Nord”. L’obiettivo è dare coraggio a ciascuno di dire ciò che pensa — con forza, autenticità e rispetto — e di far volare le proprie idee.

Gli eventi di Pordenone, Sacile e Maniago rappresentano dunque un’occasione unica per sperimentare direttamente cosa significhi comunicare con consapevolezza, per riflettere su come parole e ascolto possano costruire comunità inclusive, rispettose e attente. Perché, come insegna Trupia, le parole non sono neutre: possono costruire mondi.