L’Unità Clinica Operativa di Malattie Infettive dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI), diretta dal Prof. Stefano Di Bella, avvia il progetto HERA, un’iniziativa altamente innovativa mirata allo sviluppo di un metodo diagnostico rivoluzionario basato sull’analisi dell’RNA dei retrovirus endogeni umani (HERV). L’obiettivo è migliorare in modo significativo la diagnosi precoce e la prognosi della sepsi, una delle principali cause di mortalità ospedaliera.

La responsabile scientifica del progetto, Dott.ssa Verena Zerbato, dirigente medico dell’UCO Malattie Infettive, guiderà le attività di ricerca e validazione clinica. Il progetto, sostenuto dalla LR 22/2022 nell’ambito delle azioni dedicate all’innovazione in ambito biomedico, prevede un percorso di 12 mesi per portare la metodica dal livello sperimentale a una dimostrazione clinico-diagnostica avanzata.

Un nuovo biomarcatore per la sepsi: gli HERV

La sepsi rappresenta un’emergenza globale con elevati tassi di mortalità e rilevanti costi sanitari. Gli attuali biomarcatori non sempre permettono una diagnosi tempestiva o un’adeguata stratificazione del rischio dei pazienti.Il progetto HERA esplora invece l’utilizzo degli HERV, sequenze genetiche normalmente silenti che risultano espresse in particolari condizioni infiammatorie e infettive, come la sepsi. La loro espressione potrebbe offrire un indicatore più precoce, sensibile e specifico della sepsi rispetto agli strumenti oggi disponibili.

Innovazione, trasferimento tecnologico e prospettive future

Alla conclusione del progetto, ASUGI disporrà di un protocollo diagnostico avanzato e validato, potenzialmente integrabile nei percorsi clinici ospedalieri, con possibilità di ulteriore certificazione CE-IVD e sviluppo industriale.