Questa mattina il sindaco, Roberto Dipiazza, alla presenza del vicesindaco e assessore con delega ai Teatri, Serena Tonel, del Presidente del Consiglio di Amministrazione del Teatro Sloveno, Ivan Jevnikar, della Direttrice del Teatro Sloveno, Nina Ukmar, del Consigliere comunale Štefan Čok – proponente del conferimento – e dei membri del Consiglio di Amministrazione, ha conferito il Sigillo Trecentesco della Città di Trieste al Teatro Stabile Sloveno/Slovensko stalno gledališče, in occasione dell’80º anniversario della prima rappresentazione realizzata nel dopoguerra.

“Mi fa davvero, davvero piacere consegnarvi questo riconoscimento. Sono orgoglioso del rapporto che siamo riusciti a costruire: la collaborazione che abbiamo coltivato in questi anni ha portato risultati importanti e significativi. Con grande orgoglio, a nome della città, vi consegno il Sigillo Trecentesco. In questo percorso abbiamo realizzato molto, sempre guidati dallo spirito di collaborazione e condivisione”, ha detto il sindaco, Roberto Dipiazza, consegnando il Sigillo Trecentesco al presidente del Consiglio di amministrazione del Teatro Stabile Sloveno, Ivan Jevnikar.

“In nome dell’intero Consiglio di Amministrazione del SSG – Teatro sloveno un ringraziamento di cuore al Comune di Trieste per questo storico riconoscimento. Che possa il teatro vivere per altri 80 anni e più!”, con queste parole Ivan Jevnikar, il presidente del Consiglio di amministrazione ha ringraziato il Comune di Trieste per il riconoscimento ricevuto“

Questo è un riconoscimento che appartiene a tutta la comunità: alla comunità slovena, a tutti i dipendenti e al Consiglio di Amministrazione. È il simbolo del percorso che abbiamo compiuto insieme, delle sfide affrontate e superate. Con questo riconoscimento guardiamo con fiducia al futuro, augurandoci altri ottant’anni di storia, di cultura e di crescita condivisa”, ha aggiunto Ivan Jevnikar.

Il Teatro Stabile Sloveno rappresenta da oltre un secolo la ricchezza di un territorio cosmopolita, capace di esprimersi attraverso l’internazionalità e il dialogo europeo, fin dai tempi in cui il confine non era ancora stato tracciato.

Questo teatro rappresenta l’ampiezza culturale della città come testimone del passato imperiale, quando ha mosso i primi passi a metà dell’Ottocento, per affrontare poi un percorso artistico professionale dal 1902.Al tempo stesso è un protagonista del presente di Trieste, dove le sue produzioni hanno sempre un cast e un pubblico molto vario anche a livello linguistico (grazie ai sovratitoli in italiano) e gli spettacoli ospiti sono nella stragrande maggioranza dei casi debutti nazionali.Istituzione europea ante litteram per vocazione e per natura, il Teatro Stabile Sloveno rappresenta anche per il futuro un ottimo biglietto da visita per una città che sta ulteriormente rafforzando il proprio ruolo storico di crocevia di culture con un’immagine totalmente rinnovata e aggiornata.

Il Teatro Stabile Sloveno è ambasciatore del patrimonio culturale e storico della città di Trieste attraverso le sue produzioni internazionali, la ricerca di innovazione, le frequenti tournée sui palcoscenici dei teatri sloveni. Inoltre il teatro realizza una stagione in abbonamento anche a Gorizia ed è presente con proposte mirate nella provincia di Udine.

L’alta qualità delle produzioni, realizzate interamente nei laboratori del teatro per quanto riguarda scene e costumi, è un valore riconosciuto ma è soprattutto il fondamento di progetti che arricchiscono il panorama culturale cittadino con approcci, contenuti, estetiche e repertori caratteristici del teatro centroeuropeo contemporaneo, ma spesso inconsueti rispetto agli standard italiani: caratteristica che riflette l’unicità di questo teatro a livello nazionale.

Confermare la propria missione culturale nel punto di confluenza di contenuti e linguaggi di artisti provenienti dall’area latina, slava e tedesca, è un istinto naturale per il teatro sloveno di Trieste, sviluppato fin dagli esordi come istituzione professionale nella sede dello storico Narodni dom. Dopo l’incendio, la seconda guerra mondiale, la costruzione della nuova (e ancora attuale) sede del Kulturni dom, la vocazione di ponte tra le culture è stata ribadita come elemento imprescindibile.Nelle fondamenta del teatro un documento commemorativo sottolinea quanto la rinascita postbellica si sia svolta all’insegna del desiderio di lasciare alle spalle le divisioni affinchè le diverse etnie storicamente presenti sul territorio triestino intraprendano un percorso di reciproco rispetto, collaborazione e convivenza.

Oggi il Teatro Stabile Sloveno è un luogo di connessione interculturale e intergenerazionale, dove i programmi in abbonamento sono rivolti a un pubblico di adulti, giovani e bambini con programmi specifici e una varietà di generi che, anche grazie alle esclusive produzioni ospiti, spazia dalla prosa alla musica e alla danza.

Teatro Stabile dal 1977 ( con decreto del Ministero per il Turismo e lo Spettacolo), in seguito è rientrato nel novero dei Teatri di rilevante interesse culturale (TRIC), riconosciuti dal Ministero della Cultura per l’attività di produzione artistica di alto livello.