Con punteggi eccellenti ricevuti dai più autorevoli critici, La Ponca si conferma una delle cantine più apprezzate del territorio alle pendici del Collio. Premiata per la sua autenticità e la capacità di esprimere nel bicchiere l’anima delle Colline di Scriò.
A soli quattro anni dall’avvio del nuovo percorso guidato da Alex Maccan, la cantina La Ponca si conferma tra le realtà più apprezzate della zona alle pendici del Collio, raccogliendo riconoscimenti nazionali e internazionali che valorizzano il lavoro avviato nel 2021, basato su un approccio essenziale e rispettoso della materia prima. La Malvasia 2022, con i suoi sentori iodati, le note balsamiche e la sua piacevole acidità, si è affermata come una delle etichette più premiate dell’anno: ha ottenuto il WineHunter Gold, è entrata tra le eccellenze dell’edizione 2026 de Le Guide de L’Espresso con 94 punti e ha ricevuto 90 punti dal critico americano James Suckling.
Anche il Friulano 2022 si è distinto, ottenendo il WineHunter Rosso, 95 punti nella Guida Vini e Ristoranti de L’Espresso e un punteggio di 91 punti, assegnato in modo unanime da James Suckling, Vinous e Winemag, che lo ha inserito nella Top 100 dei Migliori Vini Italiani. Il Sauvignon 2022 a sua volta ha conquistato il WineHunter Rosso e 90 punti sia da Winemag che dal critico Antonio Galloni. Lo Chardonnay 2022 è stato premiato con 90 punti da James Suckling, che ne ha apprezzato equilibrio e sapidità. A completare il quadro, l’unico rosso della cantina, lo Schioppettino 2020, ha ottenuto 93 punti da James Suckling, il punteggio più alto assegnato dal critico a un vino de La Ponca, a conferma della sua qualità e della sua complessità aromatica. Il vino sprigiona profumi di frutti di bosco, mora e lampone, accompagnati da una marcata nota speziata. In bocca è strutturato, piacevolmente caldo e con tannini equilibrati; il retrogusto richiama la frutta matura e chiude con un persistente finale pepato, già percepito all’olfatto.
La filosofia produttiva di La Ponca si basa sull’equilibrio tra terra, uomo e natura e sul principio del “meno è meglio”, con interventi essenziali sia in vigna che in cantina, nel rispetto della biodiversità e della materia prima. Ne derivano vini che puntano ad esprimere con immediatezza e autenticità il carattere del territorio.
Questi riconoscimenti confermano la direzione intrapresa negli ultimi anni e rafforzano l’impegno della squadra, che continua a lasciarsi guidare dalla terra per creare vini capaci di restituire nel bicchiere l’anima delle Colline di Scriò.