Sulle note iconiche dell’Ouverture da “Il Pipistrello”, patrimonio prezioso del repertorio mitteleuropeo, si aprirà, mercoledì 31 dicembre, alle 16 al Teatro Verdi di Pordenone, il Concerto di Fine Anno promosso, come da tradizione, dal CICP Centro Iniziative Culturali Pordenone con il Centro Casa dello Studente Antonio Zanussi, per la direzione artistica dei Maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai.
Rappresentato per la prima volta a Vienna, al Theater an der Wien, il 5 aprile 1874, Il pipistrello di Johann Strauss figlio (Vienna 1825-1899) è comunemente giudicato il più felice esempio di operetta-valzer viennese, di quel tipo di operetta in cui il valzer costituisce il nucleo generatore di tutto il lavoro. Ruota infatti intorno all’idea della festa, che implica il ballo, il valzer: da qui la scintilla per la fantasia musicale di Johann Strauss, compositore venerato dai Richard Wagner che lo definì «la mente più musicale d’Europa», lodato da Berlioz, ammirato da Liszt ed esaltato da Richard Strauss come «il più amabile dispensatore di gioia». Il Concerto di Fine Anno si dispiega nel momento sempre emozionante in cui si trae un bilancio dell’anno che si sta congedando e si guarda con speranza al futuro: ci accompagnerà quest’anno un Ensemble fra i più iconici della scena nazionale, I Virtuosi Italiani, la formazione nata nel 1989 e riconosciuta come una delle più qualificate nel panorama musicale internazionale, regolarmente invitata nei più importanti teatri, festival e stagioni in tutto il mondo, con oltre 500mila dischi venduti a ogni latitudine. Guidati dal Konzermeister Alberto Martini, che ha diviso la scena con i più grandi Direttori d’orchestra da Riccardo Muti a Riccardo Chailly, da Valery Gergiev, a Dmitri Yurovsky, Myun Whun Chung e Giuseppe Sinopoli, I Virtuosi Italiani sigleranno così la 44^ edizione del Concerto di Fine Anno di Pordenone, integrati dalle voci soliste del soprano Alessia Pintossi, insignita del prestigioso premio alla carriera “Giulio e Giulio Bruno Togni, e del tenore macedone Blagoj Nacoski, nelle ultime stagioni impegnato nella Norma al Teatro Carlo Felice di Genova, nella Turandot al Teatro Petruzzelli di Bari, e ne La Traviata a Tokyo, Osaka e Nagoya. E festa sarà, al Teatro Verdi con il concerto di Fine Anno, che proporrà, via via, sempre di Johann Strauss Mein Herr Marquis da “Il Pipistrello” su libretto di Richard Genée per soprano, Leichtes Blut polka, Unter Donner und Blitz polka, Als flotter Geist da Zingaro barone per tenore e Furioso Polka e ancora Kaiser Walzer Op. 437 e le famosissime Tritsch Tratsch polka e Pizzicato-Polka, che si alterneranno a pagine di Franz Lehár come il Meine Lippen sie küssen so heiß da Giuditta, la celebre Canzone di Vilja e Tace il labbro da La Vedova Allegra, e Tu che m’hai preso il cuor da Il Paese del Sorriso. In programma anche le Czardas per violino e orchestra di Vittorio Monti.
Le prevendite sono già aperte alla Biglietteria Teatro Verdi, che il 31 dicembre sarà operativa dalle 15 per gli ultimi biglietti eventualmente disponibili. Info e dettagli musicapordenone.it
Il complesso de I Virtuosi Italiani è universalmente noto e apprezzato per la capacità di creare progetti sempre innovativi, per la costante ricerca nei vari linguaggi e la qualità artistica dimostrata in decenni di attività. Numerose le collaborazioni con solisti e direttori di rilevanza internazionale, in occasione di esibizioni per i più importanti teatri e i principali enti musicali italiani, numerosissime le tournée all’estero, con concerti nelle maggiori sale da concerto. L’attività discografica è ricchissima, con più di 100 cd registrati per le maggiori case discografiche. Nel dicembre 2021 l’Ensemble ha ricevuto il Diapason d’Or de l’Annee per il CD Warner Classics – Erato, interamente dedicato a Rossini intitolato “Amici & Rivali”. Nel segno della versatilità il repertorio, mirato al coinvolgimento di un pubblico sempre più vasto con una particolare attenzione ai giovani. Così scrive Enrico Girardi sul “Corriere della Sera”: «I Virtuosi Italiani sono un ensemble di assoluto valore. Affrontano il barocco, il classico e il contemporaneo non solo con disinvoltura, ma con una grinta, uno smalto e una “adrenalina” che produce vita e tensione senza portare oltre i limiti di una saggia pertinenza stilistica». Alberto Martini, Direttore musicale e artistico e Primo Violino dell’Orchestra, ha collaborato come Primo Violino di Spalla con le più importanti orchestre in Italia: come i Pomeriggi Musicali di Milano, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro alla Scala di Milano e il Teatro dell’Opera di Roma. Nel 2009 ha fatto il suo debutto come solista nei concerti di Mozart per violino e orchestra nella prestigiosa sala Isaac Stern nella Carnegie Hall di New York. Attualmente insegna violino presso il Conservatorio di Brescia. Suona su un prezioso strumento costruito da Enrico Ceruti a Cremona nel 1840, perfettamente conservato e originale in tutte le sue parti.Il soprano lirico Alessia Pintossi si è esibita sotto la direzione di Riccardo Muti nel ruolo di Nedda nell’opera Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, ed è stata Musetta nella Bohème di Giacomo Puccini al Teatro Alighieri di Ravenna sotto la direzione di Nicola Paszkowski e la regia di Cristina Mazzavillani Muti. Sotto la direzione di Riccardo Frizza ha inciso l’aria Talor nel mio delirio dalla Maria di Rudenz di G.Donizetti in duetto con il tenore Javier Camarena, presente nel suo CD Signor Gaetano edito da Pentatone Music. È ideatrice di Wonder, spettacolo che unisce vari linguaggi musicali e teatrali. Passando dal canto classico al folklore mediterraneo Wonder si pone l’obbiettivo di avvicinare tutte le generazioni al linguaggio lirico-classico in chiave moderna. Nel dicembre del 2022 è stata invitata ad esibirsi nel contesto del programma Viva Rai due condotto da Fiorello, sulla seconda rete nazionale con un arrangiamento inedito di O Sole Mio tratto dallo spettacolo Wonder.Italiano d’adozione, il tenore macedone Blagoj Nacoski vive in Italia da 25 anni e nel 2008 è stato nominato “Ambasciatore della cultura macedone in Italia”. Si distingue per la straordinaria musicalità, eleganza nel fraseggio nonché per il carisma e la presenza scenica. Nel febbraio 2003, fa il suo debutto con il ruolo di Arturo in “Lucia di Lammermoor” di G. Donizetti al Teatro dell’Opera di Roma, sotto la direzione del Maestro Daniel Oren e con la regia di Graham Vick. Da quel momento intraprende la carriera internazionale cantando nei maggiori teatri italiani, quali la Scala di Milano, Maggio Musicale Fiorentino, San Carlo di Napoli, Regio di Parma, Carlo Felice di Genova, Verdi di Trieste, La Fenice di Venezia, Lirico di Cagliari, Petruzzelli di Bari, Macerata Opera Festival, Alighieri di Ravenna, Fraschini di Pavia. E stranieri, come la Opernhaus di Zurigo, Frankfurt Oper, Bayerische Staatsoper di Monaco, Staatsoper di Stoccarda, Théatre Royal de la Monnaie di Bruxelles, New York City Opera, Seattle Opera, Canadian Opera Company di Toronto, Teatro Bunka Kaikan di Tokyo, New National Theater di Tokyo, Suntory Hall di Tokyo, Opera di Limoges, Teatro Municipal di San Paolo, Ryutopia Center Niigata, Teatro Solìs di Montevideo, Gran Theatre du Aix-En-Provence, Opera Nazionale Macedone di Skopje, Busan Cultural Centre, Opera Nazionale Polacca di Varsavia, Teatro Nazionale di Praga, Festival di Salisburgo, Vilnius City Opera, Miskolc Opera Festival, Ohrid Summer Festival, Hallwyl Festival, Paphos Opera Festival ecc. Ha collaborato con direttori quali Riccardo Chailly, Nicola Luisotti, Daniel Oren e registi come Graham Vick, Davide Livermore, Gabriele Lavia, Daniele Abbado, Mario Martone, Michael Hampe, Giorgio Gallione, Michael Sturminger, Marina Bianchi.