Al termine dell’anno, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Trieste presenta il bilancio dell’attività svolta sul territorio, confermando il costante impegno dell’Arma nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, nonché nella promozione della legalità e della coesione sociale.

Coniugando accoglienza, disponibilità e professionalità, i Carabinieri garantiscono quotidianamente supporto alla cittadinanza, un impegno che si esplica non solo nell’attività repressiva, misurabile attraverso dati numerici, ma soprattutto in quella preventiva, più difficilmente quantificabile, ma determinante nel garantire le reali condizioni di sicurezza e, soprattutto, di sicurezza percepita.

Questo è stato possibile grazie al quotidiano sforzo dell’Istituzione che si è tradotto in una proiezione esterna che ha visto i Carabinieri della Provincia impegnati in più di 12.500 servizi di pattuglia automontata ed a piedi, registrando un incremento quasi del 10% rispetto al 2024, nonché in circa 3.500 servizi di ordine pubblico (anche questi in incremento), con l’impiego complessivo di più di 32.000 militari.

Particolare attenzione è stata rivolta al senso di prossimità e sicurezza percepita con l’incremento di circa il 30% dei servizi a piedi e di “Carabiniere di Quartiere”, altamente richiesto da cittadini e commercianti, anche nel corso di un recente incontro avvenuto alla presenza del Presidente della Camera di Commercio e i rappresentanti di varie categorie di esercenti della città. Nel corso dei servizi sono stati effettuati circa 56.000 controlli, con l’identificazione di 130.000 soggetti con un aumento del 25% rispetto al 2024 e la verifica di più di 47.000 veicoli, attività finalizzata alla prevenzione e repressione dei comportamenti pericolosi alla guida, con particolare attenzione allo stato psico-fisico dei conducenti e al contrasto dell’abuso di alcol e sostanze psicotrope. Nel quadro dell’attività di controllo del territorio, si evidenzia in particolare l’operato del Comando Compagnia Carabinieri di Aurisina, che, con i suoi 33 arresti, ha fatto registrare un numero di rintracci di catturandi tra i più alti d’Italia. Tale risultato è riconducibile anche alla posizione strategica del territorio, naturale punto di transito per cittadini stranieri in ingresso e in uscita dal territorio nazionale e all’intensificarsi dei controlli nel corso dei servizi di c.d. “retrovalico”. Complessivamente, nel 2025, sono stati perseguiti quasi 5.700 delitti, le persone deferite in stato di libertà sono state quasi 1.900, mentre più di 180 quelle arrestate (entrambi i dati registrano, rispetto al 2024, un incremento medio del 4% rispetto al 2024). Nel medesimo periodo, alla Centrale Operativa del Comando Provinciale sono pervenute più di 13.000 richieste di intervento, a testimonianza del rapporto di fiducia tra la cittadinanza e l’Arma dei Carabinieri.

Per quanto concerne l’esecrabile fenomeno delle truffe ai danni delle fasce più deboli, l’Arma di Trieste ha operato sia sul piano preventivo sia su quello repressivo. Rispetto al 2024, a fronte di un lieve aumento del numero delle truffe denunciate (+3,15%), si registra un apprezzabile aumento di quelle scoperte (una variazione del +11,24%), segno dell’attenzione dell’Arma verso questo fenomeno altamente deprecabile. Sul versante preventivo, sono stati organizzati circa 60 incontri informativi presso biblioteche, centri anziani, università della terza età, associazioni e altri luoghi di aggregazione. Tra le varie attività di contrasto poste in essere dalle articolazioni dipendenti dal Comando Provinciale, si rammenta l’indagine convenzionalmente denominata “Fumo del Vesuvio” grazie alla quale, a seguito di un notevole incremento del fenomeno, il Nucleo Investigativo, diretto dalla locale Procura della Repubblica, ha posto in essere sinergiche indagini che hanno consentito l’arresto di 10 persone e il deferimento di altre 29, scoprendo 38 truffe e recuperando circa 150.000 euro di proventi. L’attività, così come le altre indagini che si sono susseguite nel corso dell’anno, hanno avuto anche scopo preventivo atteso che gli anziani, spesso soli, sono facili vittime di malintenzionati pronti a sfruttare la loro buona fede e le loro vulnerabilità. Sebbene si tratti di un fenomeno nazionale, a Trieste assume un carattere particolarmente significativo, attesa la composizione demografica della popolazione residente.

Nel campo dei reati afferenti alla violenza di genere, purtroppo, anche quest’anno si registrano numerosi episodi di denuncia. Molte sono le donne che, vittime di diverse forme di violenza, si sono rivolte ai Comandi dell’Arma. Le persone arrestate sono state 19, le persone denunciate a piede libero 124, mentre quelle sottoposte alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa 21.

Da sottolineare l’attività di contrasto attuata dalla Compagnia di via Hermet nei confronti della prostituzione con particolare riferimento a quella cinese che ha permesso di sequestrare 2 centri massaggi riuscendo, in entrambi i casi, a denunciare chi costringeva le giovani ragazze a prostituirsi. Altro episodio analogo ha invece permesso ai militari di individuare un appartamento dove avvenivano gli incontri e di arrestare un uomo e denunciare una donna, sempre di nazionalità cinese, che si occupavano di affittare gli immobili, controllare le donne sfruttate, pubblicare su internet gli annunci, gestire le telefonate e gli incontri oltre al flusso di denaro in entrata.

È inoltre proseguita la collaborazione, avviata lo scorso anno nel campo delle truffe, tra l’Arma dei Carabinieri di Trieste e Illycaffè nel settore della violenza di genere, esempio virtuoso di cooperazione tra pubblico e privato. Due le iniziative realizzate, che hanno previsto la distribuzione di materiale informativo all’interno dei bar aderenti e l’esposizione di locandine illustrative dei segnali di rischio e dei numeri utili da contattare in caso di necessità. Nel locale Illy di Ponterosso, sugli schermi presenti all’interno del bar, è stato inoltre trasmesso un filmato realizzato dal Comando Provinciale sul tema della violenza di genere, così come fu fatto anche per le truffe in danno di anziani.

A supporto dell’attività di prevenzione, per dare ulteriore eco al fenomeno, anche quest’anno è stato realizzato un video informativo, diffuso sui mezzi pubblici cittadini e sulla “Luminosa” di via Carducci, grazie alla collaborazione di Trieste Trasporti e GAP S.r.l. per sensibilizzare tutta la cittadinanza sul fenomeno della violenza di genere.Al riguardo, poche settimane fa, presso il Comando Provinciale, si è svolta la cerimonia d’inaugurazione della stanza d’ascolto protetto riservata alle donne vittime di violenze e abusi che desiderano fare denuncia. La sala, allestita nel 2017 a cura del Club di Trieste e da allora usata quasi quotidianamente, è stata completamente rinnovata e dotata di un moderno kit informatico audio-video nell’ambito del progetto nazionale “Una stanza tutta per sé…portatile”. Erano presenti il Colonnello Gianluca Migliozzi, Comandante provinciale dei Carabinieri, il Prefetto di Trieste Giuseppe Petronzi, Emilia Mezzetti, Presidente del Soroptimist Club di Trieste, ed una scolaresca che ha poi visitato la struttura. Il Colonnello Migliozzi ha citato il rinnovo, dopo 10 anni, del Protocollo d’intesa fra l’Arma e il Soroptimist d’Italia, che ha portato alla realizzazione di oltre 200 stanze in tutta Italia, oltre che a una proficua collaborazione per attività di formazione. Il Prefetto ha lodato la costante presenza e l’impegno dei Soroptimist Club sul territorio.

La vicinanza alla cittadinanza, in particolare alle persone più fragili, rappresenta parte integrante della missione dell’Arma. In tale contesto si inseriscono le numerose iniziative di carattere sociale e solidale promosse dal Comando Provinciale.

Particolarmente sentita è stata la vicinanza ai bambini dell’Ospedale Infantile Burlo Garofolo, dove i Carabinieri di Trieste si sono recati sia nel periodo pasquale sia durante le festività natalizie per donare piccoli regali e dolciumi. Con questo gesto, l’Arma ha voluto manifestare sostegno ai piccoli pazienti e alle loro famiglie, costrette a trascorrere le festività lontano da casa, regalando loro un momento di serenità e un sorriso.

L’iniziativa si inserisce in un più ampio programma di attività sociali che ha visto i Carabinieri impegnati anche negli incontri con gli anziani, nella visita al Centro Educativo Sklad Mitja Čuk e nella partecipazione alla Giornata Mondiale della Prematurità. Nel mese di settembre 2025, l’Arma ha fatto la sua parte in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, istituita per sensibilizzare sull’importanza della ricerca, dell’assistenza e dei diritti delle persone con demenza e delle loro famiglie, illuminando la propria sede.Sempre nell’ambito della solidarietà, l’Arma ha promosso una campagna di donazione del sangue, realizzata in collaborazione con ASUGI, articolata in tre giornate, che ha visto la partecipazione di oltre 100 Carabinieri. L’iniziativa vuole essere anche uno sprone per tutta la cittadinanza a compiere un gesto di grande generosità e responsabilità civile.

È inoltre proseguito il progetto congiunto tra il Ministero dell’Istruzione e il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Nell’ambito del progetto “Cultura della Legalità”, si sono svolti 25 incontri per un totale di più di 2.000 studenti presso istituti scolastici della provincia, affrontando tematiche quali bullismo e cyberbullismo, sicurezza stradale, uso di sostanze stupefacenti, violenza di genere, diritti umani e tutela del patrimonio culturale. Particolare interesse negli studenti hanno suscitato le 4 visite ai Comandi dell’Arma dislocati sul territorio nel corso dei quali i ragazzi hanno potuto vedere come i Carabinieri vivono quotidianamente il loro servizio. Nel settore del contrasto alla coltivazione e allo spaccio di sostanze stupefacenti si registrano 21 deferimenti e 20 arresti per la detenzione ai fini dello spaccio e 3 denunce a piede libero più 1 arresto per coltivazione di sostanze stupefacenti. In un caso è stata individuata un’intera piantagione di marijuana nell’area carsica; in un altro, a seguito di perquisizione domiciliare, è stato arrestato un cittadino marocchino trovato in possesso di sostanze stupefacenti, materiale informatico e di una pistola illegalmente detenuta. Recentemente va ricordato l’arresto di 4 cittadini trovati in possesso di più di chilogrammo di cocaina.

Ulteriore rilevanza ha avuto l’attività del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, che ha condotto due indagini di grande risonanza nazionale.

La prima ha riguardato l’omicidio di un’anziana, avvenuto ad opera di un’altra donna, risolto in tempi rapidissimi grazie all’intuizione degli investigatori che ha consentito l’immediata individuazione dell’autrice del gesto.La seconda, curata dalla Sezione “Cyber Investigation” del Nucleo Investigativo, ha portato all’arresto di un uomo per detenzione di materiale pedopornografico e per interferenza illecita nella vita privata: l’indagato aveva ripreso le figlie della propria compagna e acquisito immagini tramite sistemi di videosorveglianza installati in abitazioni private, di cui possedeva le credenziali di accesso.

Nel corso dell’anno si segnala inoltre l’arresto di un giovane responsabile del furto di un capo di abbigliamento da un negozio del centro cittadino, fermato da due Carabinieri liberi dal servizio che si trovavano casualmente in zona.Il capillare controllo del territorio messo in atto ha permesso di denunciare in stato di arresto e a piede liberi vari passeur per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di denunciare per ingresso illegale nel territorio nazionale 146 persone.

L’attività di controllo ha interessato anche il fenomeno dei parcheggiatori abusivi: durante la stagione estiva, i Carabinieri della Stazione di Trieste Porto Nuovo hanno denunciato due cittadini senegalesi senza fissa dimora per condotte moleste nei confronti degli automobilisti. Sempre per le medesime condotte i militari della Stazione di Trieste Scorcola sono riusciti ad arrestare in flagranza per tentata estorsione e resistenza a Pubblico Ufficiale un altro cittadino senegalese che aveva avvicinato e chiesto del denaro per poter parcheggiare ad un giovane il quale poi si era rivelato un Carabiniere libero dal servizio. Da ricordare infine il gesto di due militari in servizio presso il Tribunale di Trieste che, grazie all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico e alle manovre di rianimazione cardiopolmonare, hanno salvato la vita a una persona colta da arresto cardiaco all’interno del Palazzo di Giustizia. Il gesto è stato molto apprezzato dalle Autorità locali e della cittadinanza.

Nell’ambito delle attività di prevenzione, svolte in collaborazione con la Questura di Trieste, sono stati richiesti e ottenuti numerosi provvedimenti di Avviso Orale, Fogli di via obbligatorio con divieto di ritorno e D.A.C.Ur. (Divieto di Accesso alle Aree Urbane). Sono stati inoltre disposti, ai sensi dell’art. 100 TULPS, la chiusura di tre esercizi pubblici teatro di disordini e frequentati da soggetti attenzionati dalle forze dell’ordine.

Per quanto riguarda l’attività dei Reparti Speciali dell’Arma, il Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri ha eseguito 143 controlli di cui 66 sono risultati non conformi, denunciando 47 persone ed elevando sanzioni amministrative per più di 92.000 euro. Il NAS (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità), deputato a garantire il rispetto della normativa nel settore della produzione, tracciabilità, genuinità e sicurezza delle sostanze alimentari e delle bevande a tutela della salute pubblica, nel corso del 2025 ha eseguito 158 controlli, riscontrando irregolarità in 67 di questi. 39 le persone segnalate all’Autorità Giudiziaria mentre il valore dei beni sequestrati ammonta ad oltre 204.000 euro.

Nel corso dell’anno, per la prima volta, la Festa dell’Arma dei Carabinieri, a livello regionale, celebrata il 5 giugno, si è svolta nello splendido scenario di Piazza Unità d’Italia. Accanto alla cerimonia principale, particolarmente partecipata, numerosi sono stati gli eventi collaterali, tra cui la cerimonia nella Sala del Consiglio Comunale durante la quale il Sindaco di Trieste ha conferito all’Arma dei Carabinieri la Cittadinanza Onoraria.Hanno inoltre riscosso grande interesse la mostra di uniformi e cimeli storici ospitata a Palazzo Lloyd, la mostra di pittura del Brigadiere in congedo Adolfo Svetina e l’esposizione delle grandi uniformi speciali allestita nelle vetrine del Caffè degli Specchi e del Caffè Sacher.

Quest’anno l’Arma dei Carabinieri ha partecipato con uno stand espositivo all’interno del “Villaggio della Sicurezza Barcolana” allestito in Piazza della Borsa in occasione della 57esima edizione della Barcolana mostrando le attività condotte dal personale del ruolo forestali a tutela dell’ambiente e della biodiversità. Particolare interesse ha suscitato, anche nei 350 studenti che vi hanno partecipato, la conferenza organizzata nell’ambito della rassegna denominata “Sea Summit” nel corso della quale i Carabinieri forestali hanno affrontato l’importante tematica legata al rapporto tra le foreste urbane ed il benessere dei cittadini. Il bilancio complessivo restituisce l’immagine di un’Arma profondamente radicata nel territorio, attenta non solo alla sicurezza ma anche al benessere sociale della comunità. Una missione che i Carabinieri di Trieste intendono proseguire con sempre maggiore dedizione, professionalità e spirito di servizio.

Per i bambini e la cittadinanza, uno dei momenti più significativi, è stato quello in cui è stato possibile ammirare da vicino la Fanfara del Reggimento a Cavallo dell’Arma che ha allietato per due giorni turisti e cittadini con le proprie esibizioni musicali in occasione dell’arrivo della Nave della Marina Militare “Amerigo Vespucci”. La Regione Friuli Venezia Giulia ha avviato, nel settembre 2025, una sperimentazione di vigilanza ambientale a cavallo in collaborazione con i Carabinieri Forestali del Servizio Biodiversità di Belluno, focalizzata inizialmente sul Carso. Il progetto, definito tramite un protocollo d’intesa, mira a potenziare il controllo del territorio, prevenendo discariche abusive, abbandono di rifiuti e reati ambientali in zone non accessibili ai mezzi a motore. Le pattuglie, operative per cinque giorni, rappresentano un’azione mirata a garantire sicurezza e tutela ambientale.Tra le iniziative già programmate, va ricordato il concerto benefico organizzato al Teatro Rossetti il 25 febbraio 2026 in occasione del primo anniversario della “Venerabilità” di Salvo d’Acquisto ove interverrà, dopo tantissimi anni, la Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri che dispone di una discografia molto ampia e diversificata, frutto di collaborazioni con case discografiche, enti pubblici e soggetti privati. Per il 2026, l’impegno è quello di rendere sempre più sicure le comunità atteso che cittadini vedono l’Arma come un baluardo di sicurezza e un punto di riferimento per ogni necessità.