Ultimo atto per “Natale in Vetrina 2025”, l’iniziativa che ha visto la partecipazione di una trentina di negozi del centro, ma anche di rioni e periferie.
Il progetto, ideato dal Gruppo Commercio della Confcommercio provinciale e sostenuto dall’amministrazione comunale, è nato per incentivare lo shopping nei negozi cittadini, valorizzarne l’offerta commerciale e accrescere l’attrattività del territorio nel periodo prenatalizio.
I giudizi sono stati formulati da un’apposita Giuria, composta dalla Vicesindaca Serena Tonel, dalla vicepresidente della Confcommercio provinciale Elena Pellaschiar e dall’event manager Martino Crespi ed in base ai like assegnati nell’apposito spazio riservato all’iniziativa sulla Pagina Facebook dei Mercatini di Natale di Trieste.

La creatività e l’impegno maggiormente apprezzati da triestini e turisti, sono stati quelli della Pasticceria Pirona di Largo Barriera Vecchia, che si è imposta, invero non di molto, sui pur riconosciuti impegno e buon gusto della Barberia Moroni, di via Canal Piccolo e di Carta Straccia Lab, punto vendita specializzato nelle tecniche di utilizzo della cartapesta.
“Valutiamo quest’iniziativa di grande valenza – ha fatto notare la vicesindaca Serena Tonel – in quanto offrire vetrine di livello contribuisce a migliorare la qualità urbana e quindi costituisce un valore aggiunto per l’appeal non solo del centro cittadino, ma anche dei rioni, la cui rigenerazione rappresenta una delle priorità dell’amministrazione comunale. Inoltre – ha osservato ancora Tonel – gli spazi addobbati dei negozi, incoraggiano in qualche misura la scoperta dell’identità di un territorio che deve puntare a fare degli ospiti visitatori interessati a scoprire, anche lentamente, la nostra realtà nel suo complesso, piuttosto che turisti frettolosi”.

“Natale in Vetrina” – ha spiegato quindi la vicepresidente della Confcommercio provinciale, Elena Pellaschiar – la riteniamo una proposta importante in quanto richiama da vicino sia la campagna “Io compro sotto casa perché mi sento a casa” che le finalità del Distretto del Commercio “Vivi Trieste”, volte ad incoraggiare gli acquisti nelle attività di vicinato, essenziali per produttività e occupazione, ma anche presidi sociali garanti di una miglior vivibilità e maggior sicurezza delle aree, specie nei rioni e nelle periferie.
Un altro aspetto di rilievo – ha proseguito Pellaschiar – è che, al concorso, hanno partecipato negozianti di tutta la città, da Servola, a Barriera, a San Giacomo, a Roiano, a Muggia, un’adesione che dimostra quanto siano radicati, negli operatori del commercio, il desiderio di migliorare l’attrattività dei propri punti vendita, la capacità di mettersi in gioco e la volontà di veder valorizzate le loro aziende”.

Al primo classificato sono andati una targa premio, un buono da 100 euro presso l’Antica Trattoria Suban e 2 biglietti per accedere allo spettacolo “Buon Anno Trieste 2026” del 6 gennaio, riconoscimento, quest’ultimo, assegnato anche ai titolari dei punti vendita posizionatisi al secondo e al terzo posto.