Un pezzo di storia cinematografica italiana torna a brillare sullo schermo. Il Circolo della Cultura e delle Arti presenta al pubblico triestino “Trieste mia!“, pellicola del 1951 diretta da Mario Costa, in versione completamente restaurata. La proiezione-evento si terrà martedì 29 aprile alle 17.30 presso il Teatro dei Fabbri.
La pellicola, restaurata in formato 2K nel 2015 dall’Associazione Anno Uno con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, è incentrata sugli eventi successivi all’8 settembre 1943.
Il film, che ottenne un notevole successo commerciale (quarto incasso italiano della stagione 1951-1952), si inserisce nel dibattito sulla questione triestina che animava l’Italia del dopoguerra.
La città viene rappresentata come territorio di confine tra civiltà e culture in conflitto, un microcosmo dove le tensioni geopolitiche si intrecciano con le vicende personali dei protagonisti: due militari italiani, Alberto e Luciano, si innamorano della stessa ragazza, Anna, in una città lacerata dall’occupazione nazista e dagli attriti con i partigiani slavi. A presentare il film sarà Sergio Germani, critico cinematografico e presidente di Anno Uno, che illustrerà l’intervento di recupero e digitalizzazione di questa significativa opera cinematografica.
Di particolare interesse è l’ampio ricorso a riprese dal vero, che documentano il panorama urbano dell’epoca: il Canal Grande, Piazza Sant’Antonio, San Giusto e il Castello di Miramare, location che il restauro permette di apprezzare con rinnovata nitidezza.
L’opera si ricollega nei modi e negli stilemi al cosiddetto “neorealismo d’appendice”, mescolando elementi del cinema popolare con tematiche storiche e sociali. Il regista Costa, pur utilizzando i canoni del melodramma popolare, affronta la questione triestina ripercorrendo le vicissitudini storiche che hanno determinato la situazione post-bellica, contribuendo così al dibattito nazionale su Trieste. Il film, che va necessariamente contestualizzato nello scenario geopolitico di quegli anni, rappresenta un documento prezioso della cultura italiana del dopoguerra, intrecciando evidenti intenti propagandistici con una dichiarazione d’amore per la città, in linea con il sentimento nazionale dell’epoca verso la questione triestina.
L’iniziativa, che conclude il ciclo di manifestazioni del progetto “1954: Trieste dopo l’America“, si colloca nelle celebrazioni per il 70° anniversario del ricongiungimento di Trieste all’Italia.
L’evento è organizzato dalla Sezione Cinematografia del CCA, diretta da Alessio Bozzer. Grazie al supporto della Regione FVG e ai cofinanziamenti delle Fondazioni Casali, il Circolo ha realizzato finora anche quattro “video-ritratti” incentrati sulle figure di Giani Stuparich, Pier Antonio Quarantotti Gambini, Ernesto Nathan Rogers e Virgilio Giotti, mentre già si pensa a una nuova produzione da dedicare a Fulvio Tomizza.
Paolo Battaglini, presidente del CCA, ricorda, infatti, che “il Circolo ha intensificato negli ultimi progetti annuali di Divulgazione umanistica l’utilizzo del mezzo audiovisivo per avvicinare una platea più ampia, soprattutto di giovani, alla conoscenza degli autori locali e alla fruizione delle opere artistico-letterarie”.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Per ulteriori informazioni: www.circoloculturaeartits.org
Scheda tecnica
Film: “Trieste mia!” (1951)
Regia: Mario Costa
Genere: Drammatico/storico (“neorealismo d’appendice”)
Restauro: Formato 2K (2015) – Associazione Anno Uno
Proiezione: Martedì 29 aprile 2025, ore 17.30
Luogo: Teatro dei Fabbri, Via dei Fabbri n. 2, Trieste
