In occasione dell’anniversario del terremoto che colpì il Friuli nel 1976, oggi l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS e il Liceo Scientifico Statale “Niccolò Copernico” hanno presentato i risultati del progetto “CEDAS: censimento dell’edificato per la stima del danno sismico”. 

Il progetto fa parte dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento – PCTO ed è nato per sensibilizzare le nuove generazioni alle tematiche di riduzione del rischio sismico. L’evento, si è svolto a Udine nella Sala “Paolino d’Aquileia”. 

“Il Progetto CEDAS è stato avviato nell’anno scolastico 2020-2021 e ha già coinvolto otto istituti superiori della regione Friuli-Venezia Giulia” spiega Carla Barnaba, sismologa dell’OGS, precisando che “gli studenti, coordinati dai ricercatori dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS si sono occupati di censire le principali tipologie di edifici, mediante la compilazione di una scheda-questionario, per la valutazione dell’esposizione per una migliore stima del rischio sismico nel loro comune di residenza”. 

Osservare, analizzare e comprendere: questi sono stati i passi fondamentali del percorso seguito, che ha permesso agli studenti e alle studentesse non solo di esplorare le proprie conoscenze e potenzialità, ma anche di diventare attori consapevoli della propria ed altrui sicurezza. 

All’evento hanno partecipato l’assessore Comunale con delega alla Protezione Civile Andrea Zini e Aldo Primiero della Protezione civile della Regione Friuli Venezia Giulia che hanno portato i loro saluti dopo il benvenuto da parte dei rappresentanti dell’OGS – la Direttrice Generale Paola Del Negro e il Direttore del Centro di Ricerche Sismologiche dell’OGS Matteo Picozzi – e del Dirigente del Liceo Scientifico “Niccolò Copernico” di Udine, Paolo De Nardo. 

A seguire, si è svolto un momento di ricordo del terremoto del 6 maggio 1976 in Friuli e l’intervento intitolato “ Il ruolo degli edifici nella mitigazione del rischio sismico” a cura di Giacomo Borta e Alberto Bolla, in rappresentanza dell’Ordine Provinciale degli Ingegneri di Udine. Successivamente gli studenti e le studentesse del Liceo coinvolti nello studio hanno presentato i risultati delle loro attività. 

La mattinata si è conclusa con la tavola rotonda “Il valore dell’attività del PCTO CEDAS” che ha coinvolto Giacomo Borta (Ordine degli Ingegneri), Francesco Gobbo come rappresentante degli insegnanti, Aldo Primiero (Protezione Civile) e Antonella Peresan (OGS). 

“Il progetto CEDAS, nato come progetto pilota, si è dimostrato un valido strumento per coinvolgere in modo attivo le nuove generazioni alle tematiche del rischio sismico e, contemporaneamente, ha permesso di raccogliere una rilevante mole di dati, statisticamente significativi per gli studi di esposizione” racconta Antonella Peresan, ricercatrice del Centro di Ricerche Sismologiche dell’OGS. 

Le informazioni raccolte dagli studenti e dalle studentesse hanno contribuito alla definizione dell’esposizione, cioè l’insieme degli elementi esposti a eventi potenzialmente dannosi presenti sul territorio (popolazione, edifici, ma anche infrastrutture) e le loro caratteristiche principali, sintetizzate da una serie di parametri specifici. “Ogni cittadino, se opportunamente formato, può diventare un importante alleato della ricerca, e contribuire attivamente alla raccolta sistematica di informazioni e alla prima analisi di tali dati” ha aggiunto Chiara Scaini, ricercatrice del CRS. 

“Questa iniziativa ha rappresentato un’opportunità straordinaria per i nostri studenti di confrontarsi con la ricerca scientifica applicata in un campo di cruciale importanza come la mitigazione del rischio sismico in una regione che ha conosciuto gli effetti disastrosi e tragici del terremoto del 1976. Il Progetto CEDAS non solo arricchisce il curriculum dei nostri studenti, fornendo loro competenze trasversali preziose per il loro futuro, ma ha contribuito anche a sensibilizzarli sull’importanza della prevenzione e della conoscenza del rischio sismico per la sicurezza della nostra comunità” ha affermato Paolo De Nardo, Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico “Niccolò Copernico” di Udine. 

Oggi il progetto CEDAS è diventato un esempio a livello internazionale, e i risultati sono stati pubblicati su riviste internazionali e presentati alle principali conferenze scientifiche del settore. L’iniziativa rientra anche nell’ambito dei progetti: 

– Return (Multi-risk science for resilient communities under a changing climate), finanziato dal PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR) MISSIONE 4 “Istruzione e ricerca”, COMPONENTE 2 “Dalla ricerca all’impresa”, INVESTIMENTO 1.3 Partenariati estesi, di cui l’OGS è partner (www.fondazionereturn.it ); 

– SMILE (Statistical Machine Learning for Exposure Development), progetto di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dall’Unione europea – Next Generation EU e coordinato dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, con la partecipazione dell’Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IMATI), dell’Università degli studi di Firenze e dell’Università degli studi di Milano-Bicocca. 

Scopri di più su CEDAS: https://www.ogs.it/it/cedas