Una piazza che vuole riprendere il percorso della Settimana sociale dei cattolici in Italia svoltasi a Trieste nel mese di luglio dell’anno scorso e che è stata, nelle sue diverse declinazioni, momento di incontro, confronto, dialogo, presenza. Continua con il ritrovarsi in una piazza della città, con la Chiesa in uscita cara a papa Francesco. La Pace quale tema di fondo, in un mondo a pezzi che pare non averne, la Pace che tutti cercano, di cui tanti parlano. L’icona, che con la sua sacralità, essenzialità e profondità diventa testimone delle sofferenze più atroci: icone ucraine che nascono in guerra, dipinte sulle casse delle munizioni, il legno legato al conflitto, con le immagini che sono simbolo di Resurrezione. Questi gli elementi della Piazza della Pace che si svolgerà nell’atrio del Palazzo Vescovile di Trieste e negli spazi esterni in via Cavana l’8 maggio alle ore 18.00.

Organizzata dalla Consulta per le aggregazioni laicali della Diocesi e dall’Associazione culturale Ucraina-Friuli vedrà l’apertura di una mostra di icone realizzate da due artisti ucraini nell’Atrio del Palazzo Vescovile, introdotta ed approfondita dalla parola – un intervento sulle icone dell’artista ed esperto Antonio Cattaruzza, una riflessione del Vescovo mons. Enrico Trevisi sulla pace. Una piazza accompagnata anche dal canto con i “Cori della pace”, tre cori triestini che parlano della varietà e della bellezza delle nostre terre: il Coro dell’associazione Farit, che si occupa di teatro, diretto da Chiara Pintus, il Coro Scout con Stefano Lapel, il Coro misto Lipa di Basovizza con Zdenka Križmančič.

Alla presenza dei sacerdoti ucraini di diverso rito di Udine e Trieste e di quanti vi vorranno partecipare, la Piazza della Pace vuole essere soprattutto un momento di condivisione, fratellanza, preghiera.

Le icone saranno esposte nell’Atrio del Palazzo Vescovile fino al 24 maggio, saranno visitabili ogni giorno dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30.