A cinque anni dalla scomparsa e novantacinque dalla nascita del pianista Livio Cecchelin, la giornalista Nadia Pastorcich ha scritto un libro che racconta la sua ricca carriera. “Livio Cecchelin, una vita al pianoforte”, pubblicato da Luglio, verrà presentato sabato, alle 18, nella Saletta di Luglio Editore in Galleria Rossoni (Corso Italia). 

A dialogare con l’autrice sarà Claudio Cecchelin. Interverrà l’attore Alessio Colautti

Livio Cecchelin ha dedicato la sua vita alla musica tra concerti in giro per l’Europa e tournée teatrali. Con il suo pianoforte ha accompagnato un’epoca, diventando un punto di riferimento nel panorama artistico triestino. 

Joséphine Baker, Gilbert Becaud, Jacques Brel sono solo alcuni dei nomi con i quali Livio si ritrovò a condividere il palcoscenico negli anni ‘60. Dei momenti da film, scanditi dagli incontri con Raul Castro, Ava Gardner, Mina, per poi raccontare in musica gli spettacoli tratti dalle Maldobrie di Carpinteri e Faraguna: tra gli anni ‘80 e 2000 collaborò a numerose pièce prodotte da La Contrada, proseguendo con il filone delle Maldobrie con il Gruppo Teatrale per il Dialetto di Mimmo Lo Vecchio e Gianfranco Saletta. Re delle gaffe, ha sempre amato le donne ed è rimasto fedele a tutte… contemporaneamente. 

A firmare la prefazione del libro è Claudio Cecchelin, figlio di Livio, mentre la postfazione è a cura di Guido Cecchelin, fratello del pianista.