Un gruppetto di straordinarie musiciste scavalca i secoli inventando una musica ribelle, leggera e moderna: il Pop! Girato in Friuli-Venezia Giulia con il sostegno della FVG Film Commission (Cervignano del Friuli, Gorizia, la laguna di Grado, Udine, lo Jôf di Montasio, la Villa Steffaneo Roncato a San Vito al Torre), l’opera prima della cantautrice e regista Margherita Vicario ha conquistato quattro premi David di Donatello.

Mercoledì 9 luglio arriva MAR DE MOLADA (Italia, 2025, 78′) di Marco Segato, presente in sala. Nell’autunno del 2024 Marco Paolini ha portato in scena “Mar de Molada”, uno spettacolo che esplora il legame tra acqua e territorio, attraverso il racconto delle trasformazioni idriche e geologiche nel Veneto. In quattro spettacoli campestri e itineranti, dalla Marmolada all’Adriatico, Marco Paolini intreccia narrazione, scienza e poesia per sensibilizzare sull’urgenza di una gestione sostenibile delle risorse idriche. II film documentario segue il processo artistico dello spettacolo, mettendo in scena il rapporto tra territorio, teatro e coscienza civile, da sempre al centro del lavoro dell’artista veneto.

Giovedì 10 luglio si prosegue con KINO VOLTA (Italia, Slovenia, 2024, 85′) di Martin Turk, ispirato a un saggio di Drago Jančar. Nel 1909, quattro impavidi imprenditori e l’allora sconosciuto scrittore irlandese James Joyce si incontrarono a Trieste, il principale porto dell’impero austro-ungarico, dove li convince ad ampliare il proprio business cinematografico e ad investire nell’apertura del primo cinema full time d’Irlanda: il Cinema Volta. Il Cinema Volta è un’indagine personale, leggera, spiritosa e moderna sullo spirito delle persone coinvolte, non un documentario storico sull’apertura di un cinema storico. Realizzato con il contributo della FVG Film Commission – PromoTurismoFVG. Sarà presente il regista Martin Turk.

Infine, venerdì 11 luglio, la rassegna si chiude con il documentario C’ERA UN COMICO DI NOME CECCHELIN (Italia, 2025, 92′) di Alessio Bozzer, che ricostruisce la parabola umana e artistica del grande comico triestino. Chi era Angelo Cecchelin? Roma aveva Petrolini, Napoli aveva Totò. A Trieste c’era Cecchelin. È stato un comico popolarissimo, geniale e instancabile inventore di battute esilaranti. Caustico, cinico, popolare nel suo modo di sbeffeggiare sempre il potere. Irredentista all’epoca dell’Impero austro-ungarico, irriverente antifascista nel Ventennio, non si tirò indietro dal prendere in giro i “rossi” e gli jugoslavi nei “40 giorni”, tantomeno a usare la sua tagliente ironia sugli alleati quando governavano la città. Ne pagò il prezzo con sospensioni, diffide, denunce, arresti, lunghi periodi dietro le sbarre o costretto a un forzato ritiro dalle scene. Morirà a Torino nel 1964, lontano dalla sua Trieste. Prodotto da VideoEst con il supporto di Fondo Audiovisivo FVG e Film Commission FVG. Presenti in sala Alessio Bozzer e Massimo Sangermano.