Un intervento d’eccellenza illumina il capolavoro rinascimentale e rilancia il patrimonio culturale del territorio

Un nuovo progetto di illuminazione firmato Linea Light Group valorizza uno dei più importanti tesori artistici del Veneto: la celebre Pala del Giorgione, custodita nella cappella del Duomo di Castelfranco Veneto. L’intervento è frutto di una risoluzione illuminotecnica all’avanguardia, pensata per offrire una fruizione più intensa e coinvolgente dell’opera, nel pieno rispetto del contesto storico e architettonico, e si inserisce in un momento favorevole per la città e per il territorio: con l’arrivo della bella stagione e il ritorno dei flussi turistici culturali in Veneto, Castelfranco si conferma tra le mete d’arte più visitate, anche grazie alla recente apertura di mostre ed eventi dedicati al Rinascimento e ai maestri veneti.

«La luce, nelle nostre chiese, non è mai un semplice elemento tecnico: ha da sempre una dimensione teologica profonda, in particolare in ambito storico-artistico. In un contesto culturale e spirituale in cui l’arte è stata a lungo espressione della fede cristiana, la luce assume un ruolo fondamentale nel valorizzare le opere custodite nei luoghi di culto. Sempre più spesso, all’interno di nuovi progetti di adeguamento liturgico o restauro, ci rendiamo conto di quanto le soluzioni illuminotecniche siano determinanti per restituire dignità e bellezza a queste opere».  — Don Paolo Barbisan, delegato vescovile per i Beni culturali della Diocesi di Treviso

Il progetto ha visto la sostituzione di un precedente impianto obsoleto con una soluzione efficiente e sofisticata, capace di esaltare i colori e i dettagli del capolavoro del maestro trevigiano. In particolare, grazie alle nuove sorgenti LED Fidelity con valori TM30 Rf 99 e Rg 100 (CRI > 98), oggi è possibile apprezzare con maggiore fedeltà cromatica elementi prima penalizzati, come l’intensità del cielo o il vibrante mantello rosso della Madonna.

Don Paolo Barbisan continua: «Nel caso dell’intervento sulla Pala del Giorgione, abbiamo percepito con chiarezza la potenza di questa tecnologia al servizio dell’arte: l’opera ha letteralmente cambiato volto. È come se avesse ritrovato la propria luce originaria, i propri colori, la propria profondità. La nuova illuminazione ha permesso di cogliere dettagli e sfumature cromatiche prima quasi invisibili, regalando a tutti noi una nuova esperienza dell’opera. Potremmo dire, senza esagerare, che oggi, grazie a questo intervento, ci troviamo davanti a un ‘nuovo Giorgione’».

Un impianto pensato per l’esperienza del visitatore

L’intervento ha previsto l’installazione di nuovi corpi illuminanti Navata Optus, in finitura sabbia, perfettamente integrati con le pareti e i soffitti in marmo della cappella. Gli apparecchi sono stati posizionati esattamente nei punti originari, garantendo una distribuzione ottimale della luce. Quattro fonti principali, collocate nella parte centrale della cappella, si incrociano per evitare riflessi sulla superficie dell’opera: due dirette sulla tavola e due sulla lapide sottostante, per un’illuminazione uniforme e precisa.

Il progetto ha anche introdotto un sistema dinamico di accensione intelligente, che rende l’esperienza del pubblico ancora più immersiva: la Pala rimane visibile in ogni momento grazie a un livello di luce minimo (solo 5% di intensità a 15W), mentre un sensore customizzato – in finitura sabbia e posizionato sopra l’ingresso – rileva la presenza dei visitatori. L’intensità luminosa cresce gradualmente fino al 70%, avvolgendo l’ambiente in un’atmosfera suggestiva, che accompagna il pubblico in un vero e proprio momento di contemplazione artistica. All’uscita, la luce torna lentamente ai livelli iniziali, con un perfetto equilibrio tra valorizzazione artistica e sostenibilità energetica.

Don Barbisan racconta un aneddoto che ha caratterizzato il progetto: «A un certo punto, ho voluto che si introducesse un elemento di sorpresa, quasi teatrale, capace di amplificare l’esperienza spirituale dell’opera. Per questo è stato installato un sistema con sensore: quando si attraversa la soglia della cappella, la Pala si trova in penombra; ma appena si entra, l’illuminazione si attiva e cresce gradualmente fino a raggiungere il livello ottimale. È un vero e proprio svelamento progressivo, che invita il visitatore a un’immersione silenziosa, contemplativa, quasi mistica. Questo gioco di luce, che si attiva in risposta alla presenza, non è un mero effetto scenico: è una scelta pensata per favorire un incontro autentico con l’opera, per restituirle non solo la giusta visibilità, ma anche il rispetto e l’intensità spirituale che merita».

Un nuovo sguardo sul capolavoro

La Pala del Giorgione, realizzata tra il 1502 e il 1504, è un simbolo identitario per Castelfranco Veneto e per la storia dell’arte italiana. Il nuovo impianto valorizza la profondità della composizione, evidenziando dettagli pittorici prima difficilmente leggibili, come la trama dei panneggi, i riflessi metallici delle armature e le delicate variazioni tonali del paesaggio.

Un percorso di luce nel cuore dell’arte veneta

A livello locale, Linea Light Group da anni contribuisce con orgoglio alla valorizzazione delle bellezze del territorio veneto, rafforzando un legame con le proprie origini oggi più saldo che mai. Tra le recenti case histories, spicca il progetto di restauro della Pala del Tiziano nella Chiesa Arcidiaconale di Pieve di Cadore, per cui Linea Light Group ha fornito gratuitamente gli apparecchi illuminanti; la cinta muraria di Castelfranco Veneto, che ha permesso di riscoprire particolari inediti delle imponenti mura storiche della città natale del Giorgione, e l’illuminazione della cappella del Malchiostro del Duomo di Treviso, che custodisce l’Annunciazione del Tiziano, oltre al vestibolo antecedente.

Un vero e proprio percorso nella storia e nell’arte veneta, che oggi si arricchisce di un nuovo tassello. Molte opere hanno ritrovato luce e colore grazie alle più avanzate tecnologie LED sviluppate dal Gruppo industriale, tra i principali protagonisti a livello internazionale dell’illuminazione architettonica.

Don Paolo Barbisan conclude: «desidero ringraziare sinceramente Linea Light Group: si tratta di un’azienda con cui collaboriamo da anni e che ha già realizzato progetti di illuminazione in decine di chiese del nostro territorio. Il loro approccio è quello di un lavoro ‘sartoriale’, capace di adattarsi con sensibilità ai contesti più diversi – dalle architetture più antiche a quelle moderne – offrendo soluzioni su misura, rispettose della storia e dell’identità dei luoghi. Il loro è un esempio virtuoso di come l’innovazione tecnologica possa dialogare con la tradizione e mettersi autenticamente a servizio del patrimonio artistico e spirituale delle nostre comunità».

Un esempio virtuoso di sostenibilità e innovazione

L’intervento è in linea con le più recenti direttive europee per la tutela energetica e ambientale dei luoghi della cultura: l’utilizzo di sorgenti LED ad alta efficienza consente un risparmio energetico significativo, una minore emissione di calore e la piena conservazione delle opere d’arte.

«Abbiamo adottato una tecnologia LED di ultima generazione, calibrata nei livelli di intensità, temperatura colore e resa cromatica, per restituire una visione autentica dell’opera nel suo spazio originario,» spiega Gianni Bolzan, Amministratore Delegato di Linea Light Group. «Unendo innovazione, sostenibilità e tutela del patrimonio, dimostriamo quanto l’illuminazione possa diventare strumento di valorizzazione culturale».

Il Rinascimento torna protagonista

Il nuovo progetto arriva in un anno ricco di eventi legati all’arte veneta: tra aprile e giugno, numerose rassegne e itinerari culturali celebrano i grandi maestri del Rinascimento, da Giorgione a Tiziano.

Il rinnovato allestimento illuminotecnico contribuisce così a restituire visibilità e centralità a uno dei capolavori più rappresentativi della stagione artistica italiana.

DATI ECONOMICI LINEA LIGHT GOUP

Linea Light Group, azienda di Treviso fondata nel 1976 e pioniera nella tecnologia LED, vanta oggi un fatturato consolidato che sfiora i 100 milioni di euro, 3 poli produttivi (uno in Italia, uno negli USA e il terzo in Cina), 13 subsidiariese oltre 530 dipendenti distribuiti nel mondo, a rafforzare l’anima internazionale dell’azienda; il mercato estero rappresenta per il Gruppo il 70% del fatturato, mentre dall’Italia proviene il restante 30% delle vendite. Il Middle East continua a registrare una crescita costante, affermandosi ormai da anni come una delle aree più strategiche in termini di fatturato, che l’azienda intende consolidare ulteriormente. Stabile il Far East dove negli ultimi anni Linea Light Group ha rafforzato la propria presenza, soprattutto in Cina e a Singapore. La controllata americanagarantisce al Gruppo un accesso diretto al mercatostatunitense, tra gli obiettivi chiave per i prossimi anni. Trend positivo anche nel vecchio Continente: Linea Light Group ha rafforzato la propria posizione nell’Europa del Nord, un’area di mercato verso la quale l’azienda guarda con molta fiducia per gli anni a venire, mantenendosi al contempo stabile sia in Italia sia in Europa centrale.

About Linea Light Group

Nel 1976 era Minulamp, specializzata in componenti per lampadari; poi, grazie all’unione con altre realtà venete, nel 1985 nasce l’attuale denominazione, Linea Light Group. Ad inizio Duemila l’azienda trevigiana è tra le prime realtà in Europa a specializzarsi nella tecnologia LED, risposta perfetta alle esigenze di efficienza energetica, efficacia nell’illuminazione, fedeltà dei colori e versatilità progettuale. L’esperienza accumulata negli anni ha permesso di acquisire un know-how all’avanguardia con design Made in Italy, elettronica interamente realizzata in-house e un reparto R&D composto da 85 professionisti dedicati.

Con 3 stabilimenti produttivi, 13 filiali nel mondo e oltre 530 dipendenti, Linea Light Group oggi si distingue per una mission attenta alle peculiarità e alle esigenze dei partner locali in un’ottica “Think Global, Act Local”, garantendo una copertura globale e offrendo un servizio personalizzato e puntuale, in tutto il mondo. L’azienda è così riuscita a sviluppare un approccio al mercato volto a dare massimo respiro alle idee, restituendo il potere della creatività a chi progetta, in ogni modo, con ogni mezzo.