A Moggio Udinese si coltivano visioni di futuro: proposte per il rilancio del territorio, generate da una settimana densa di lavoro, incontri, sopralluoghi, confronto con la comunità e il tessuto produttivo, momenti di studio e anche di convivialità. Sono quattro i percorsi progettuali presentati nella mattinata di oggi – sabato 19 luglio – nella sala comunale di Moggio, in occasione della cerimonia conclusiva della Summer School 2025 di Innovalp, che ha coinvolto per sette giorni sul campo venti professionisti 20-35enni di tutta Italia, selezionati attraverso borsa di studio per la loro esperienza e competenza come attivatori territoriali e nell’ambito dell’innovazione sociale. Un’operazione di “brain gain”, attrazione di talenti, promossa dalla Cooperativa Cramars con il sostegno di Fondazione Friuli, Confcooperative Alpe Adria e Legacoop FVG, che ha permesso di generare idee e proposte funzionali ai bisogni della comunità. Alla presenza della Sindaca di Moggio Udinese Martina Gallizia e dell’Amministrazione comunale, sono state illustrate le idee progettuali dei venti giovani “ambassador” che, forti di formazioni, esperienze e provenienze diverse, hanno trasformato la loro osservazione del comprensorio in idee e progetti “tangibili”, articolati in quattro ambiti essenziali di intervento: la carta, innanzitutto, come risorsa per il rilancio socio-economico dell’area di Moggio Udinese. Se n’era parlato giovedì, in occasione dell’incontro con l’editore Florindo Rubettino, fondatore di un Museo e “Parco” della Carta in Calabria, diventato motore di sviluppo: anche a Moggio l’elemento della carta è strettamente legato alla storia, all’economia e all’identità del luogo e potrà diventare strumento di innovazione sociale, uscendo dalla dimensione strettamente produttiva per attivare connessioni e relazioni, iniziative di carattere economico e culturale potenzialmente attrattive anche per visitatori esterni. Si è poi esaminato il tema del patrimonio abitativo/edilizio del paese nella chiave di una sua valorizzazione, accessibilità e fruibilità per potenziare l’accoglienza attuale e futura rispetto a nuovi abitanti e turisti. Promuovere il recupero delle strutture abitative significa avviare un percorso virtuoso di rigenerazione sociale, economica e culturale del comprensorio. La terza proposta sviluppata nel contesto della Summer School riguarda la strutturazione di un vero e proprio “Osservatorio” della comunità: un servizio che guarda agli abitanti, attuali e potenziali, stabili o temporanei, e ai loro bisogni, facilitando l’accesso a informazioni e servizi comuni, così come alla riorganizzazione dell’offerta culturale. La quarta proposta si è focalizzata sul networking, ovvero la necessità di potenziare le relazioni e sinergie fra territori contermini, a partire dai bisogni e dalle risorse del territorio e di chi lo vive: promuovere i vantaggi dell’agire in rete per fare delle diversità una ricchezza. «Accoglieremo con entusiasmo le idee progettuali dei ragazzi partecipanti alla Scuola, riconoscendole come preziose risorse per il futuro del nostro paese – ha spiegato la Sindaca di Moggio udinese Martina Gallizia, a nome dell’Amministrazione comunale – Faremo del nostro meglio per valorizzare le proposte e renderle stimolo e punto di partenza per iniziative capaci di generare impatto positivo e partecipazione attiva sul territorio, occasioni concrete di crescita e innovazione a beneficio dell’intera comunità». E Stefania Marcoccio, presidente della Cooperativa Cramars, ha aggiunto che «è stata una settimana intensa di sperimentazioni, di nuove relazioni e di sguardi freschi che questi venti giovani, provenienti da tutta Italia, hanno saputo portare nella comunità di Moggio Udinese. Per Cramars, questa esperienza ha rappresentato la conferma che le modalità di formazione residenziale risultano vincenti, ma che non possono esistere senza un lavoro di visione e di innovazione sociale condiviso con le amministrazioni, con le comunità che ci hanno ospitato e con i ragazzi stessi, tutti insieme. Un’esperienza corale, fatta di apertura, competenze e cuore».
Alla presentazione di oggi sono intervenuti anche il Presidente ANCI FVG Dorino Favot, la Presidente Legacoop FVG Michela Vogrig, il Presidente della Comunità di Montagna Val Canale e Canal del Ferro e Presidente UNCEM FVG Ivan Buzzi, il Presidente della Comunità Montana della Carnia Ermes De Crignis, la vicesindaca del Comune di Tolmezzo Laura D’Orlando, il Presidente GAL Open Leader Mauro Moroldo e la presidente parco Prealpi Giulie Anna Micelli. A conclusione dei venti “pitch” dei borsisti ha fatto seguito la consegna degli attestati di partecipazione, suggellata da un festoso brindisi comunitario.
Provenienti da tutta Italia, i protagonisti della Scuola Estiva INNOVALP 2025 sono: Alessia Actis (Venezia, classe 1997, con una formazione in Comunicazione Interculturale e una laurea magistrale in Environmental Humanities all’Università Ca’ Foscari di Venezia), Lisa Adami (Moggio Udinese, classe 2001, laureata in Economia e Commercio con una tesi sperimentale in econometria), Mattia Cantarutti (Tricesimo, classe 1997, laureato in DAMS presso l’Università di Udine e impegnato nella produzione cinematografica, regia e sceneggiatura), Arianna Catalano, (Palermo, classe, 2000, con una doppia laurea con lode in Economia dello Sviluppo e Cooperazione Internazionale (e in Economics, Finance and International Integration), Martina Del Toso (Spilimbergo, classe 1992, combina una formazione in Studi Europei e Scienze Politiche con un’esperienza professionale poliedrica tra enti pubblici, terzo settore e mondo della formazione), Laura Di Tommaso (Capri, classe 1997, architetta e dottoranda in Pianificazione, Design e Architettura presso l’Università Federico II di Napoli), Federico Galante (Castel Condino, Trentino-Alto Adige, classe 2001, laureato in Banca e Finanza all’Università di Brescia), Emma Gagliardi (Satriano di Lucania, classe 1991, economista con esperienza nei settori della sostenibilità, progettazione sociale e sviluppo territoriale), Elisa Marini (Montebelluna, classe 1998, antropologa ambientale con una solida formazione tra l’Università di Trento e Ca’ Foscari Venezia), Eleonora Mastino (Cagliari, classe 1997, laureanda in Local Development all’Università di Padova), Luca Matrisciano, (Alessandria, classe 1994, progettista sociale e consulente per enti pubblici, formazione in Scienze Strategiche presso l’Università di Torino), Francesco Moreschi (Bovezzo, Brescia classe 1999, laureato magistrale in Local Development presso l’Università di Padova), Massimiliano Pini (Grosio, Sondrio, classe 2001, laureato con lode in Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano), Carolina Rossi (Brescia, classe 1999 laurea magistrale in Scienze del Paesaggio e master di secondo livello in Sviluppo Locale Sostenibile presso l’Università di Padova), Federica Sarro (Torano Castello, Cosenza, classe 1996, laurea magistrale in Scienze per la Cooperazione e lo Sviluppo), Alexander Palma (Opera, Milano, classe 1996, architetto, studi al Politecnico di Milano, all’EINA di Saragozza (Erasmus) e all’Accademia Adrianea), Anna Previt (Aiello del Friuli, classe 2001, laureata con lode in Scienze Motorie all’Università di Udine), Alessandro Zeoli (Aprilia, Latina, classe 2003, background accademico in Cooperazione Internazionale e master in Rigenerazione Urbana e Innovazione Sociale Università IUAV di Venezia), Letizia Zuliani (Pordenone, classe 1999, laureanda magistrale in Management dell’Economia Sociale presso l’Università di Bologna).

