Domenica 20 luglio a Camporosso (Tarvisio) per il Festival Radici

Dopo il successo dello scorso febbraio nel Duomo di San Pietro ad Azzano Decimo, domani 20 luglio, il direttore Giulio Arnofi torna sul podio dell’Orchestra da Camera di Pordenone per un nuovo appuntamento musicale. Per l’evento, dal titolo “Sua Maestà il Corno”, non poteva che esserci ancora una volta Guglielmo Pellarin, primo corno dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Il concerto si terrà nella Chiesa di Sant’Egidio Abate a Camporosso (Tarvisio), nell’ambito del Festival Radici, contenitore culturale nato per valorizzare il patrimonio naturale, artistico e storico della Valcanale.

Il programma scelto intreccia pagine intense e raffinate: dalla Serenata per archi op. 20 di Elgar, intrisa di eleganza e nostalgia, all’Adagio per archi di Barber, tra i brani più struggenti del repertorio novecentesco. A incorniciare la serata, due capolavori di Mozart, i concerti per corno K 417 e K 495, affidati a Pellarin. 

“In un modo globale l’esperienza locale acquisisce ancora più autenticità, accrescendo la consapevolezza delle proprie origini nei giovani e non solo, che possono così portare nel mondo le “radici” di un territorio “senza confini” ancor prima di altri, di cui andare orgogliosi.” «Condivido con piacere questa riflessione dalla presentazione del Festival Radici – dichiara Arnofi – dove presenteremo, insieme al brillante cornista Guglielmo Pellarin e all’Orchestra da Camera di Pordenone, un programma che intreccerà due concerti di Mozart per corno con due capolavori per archi, la Serenata di Elgar e l’Adagio di Barber».