Meno di 60 giorni al via, nell’ARENA EUROPA un programma “sull’uscio della storia”, da Boris Akunin a Goran Vojnovic, da Gianni Riotta a Paolo Di Paolo, Donato Bendicenti, Stefano Feltri, Massimiliano Fuksas, Jan Brokken, Eric Chevillard, Claudio Martelli, Giulio Tremonti, Marzio Breda, Stefano Moriggi.

Torna pordenonelegge, dal 17 al 21 settembre 2025 conoltre 650 voci internazionali del pensiero del nostro tempo, 350 eventi in 5 giorni e 50 sedi di incontro a Pordenone e in Friuli Venezia Giulia: dal pomeriggio di oggi, lunedì 21 luglio, il programma della 26^ edizione è consultabile online, giorno per giorno, nella homepage del sito pordenonelegge.it.  Sarà facilissimo verificare anche le autrici e gli autori in arrivo quest’anno, tutti consultabili in un click, dalla A di Ala-Al-Aswani alla Z di Anna Zafesova, passando per la E di Shirin Ebadi, la F di Ildefonso Falcones, la N di Oleksii Nikitin, la S di Clara Sanchez, la W di William Wall.  E tutti gli incontri del festival saranno proposti con ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti in sala.

Anche in occasione della 26^ edizione di pordenonelegge ci sarà la possibilità di usufruire della prelazione agli incontri con le autrici e gli autori del cuore:chi ha già aderito alla campagna di crowdfunding “Amici di pordenonelegge” lo scorso Natale, potrà prenotare con prelazione i suoi posti da lunedì primo settembre. Da lunedì 8 settembre la campagna si riaprirà ai nuovi Amici, che potranno scegliere se donare 25 o 35 euro per ricevere 4 o 7 ingressi da utilizzare per le proprie prenotazioni. Le adesioni saranno possibili solo online dalle ore 9 di lunedì 8 settembre e si chiuderanno alle ore 12 di lunedì 15 settembre. Le prenotazioni degli incontri invece termineranno alle 18 di lunedì 15 settembre.  Pordenonelegge, promosso dalla Fondazione Pordenonelegge.it presieduta da Michelangelo Agrusti, è a cura di Gian Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet.

Come sempre, pordenonelegge viaggerà “sull’uscio della storia”: «anche quest’anno – spiega il Presidente di Fondazione Pordenonelegge.it Michelangelo Agrusti – il festival sarà osservatorio attivo della realtà contemporaneacon i suoi dialoghi europei. Ci apprestiamo a inaugurare un’Arena Europa sulle rive del Noncello, uno spazio inedito che potrà accogliere 170 spettatori, e anche la città si vestirà il prossimo settembre dei colori dell’Europa, in occasione di pordenonelegge». A suggello della 26^ edizione, nella serata finale andrà in scena al Teatro Verdi di Pordenone, alle 20, il “Concerto per l’Europa – Omaggio a GO! 2025”, con il Teatro Verdi di Trieste e lo Slovensko Narodno Gledališče sulle note della Sinfonia n. 9 in Re Minore di Ludwig van Beethoven che include il celeberrimo Inno alla gioia, dal 1985 Inno ufficiale dell’Unione Europea. 

Nell’Arena Europa tanti i nomi legati all’attualità nazionale e internazionale che si avvicenderanno nel corso di pordenonelegge: nel cuore del Vecchio continente, il giornalista Donato Bendicenti ci porterà Al centro della tempesta, raccontando L’Europa tra ordine mondiale e disordine globale, in un saggio prefatto dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Cosa resta dell’Europa è il titolo e l’interrogativo centrale del saggio del giornalista Pierluigi Franco, fondatore di Ansa Nuova Europa. Boris Akunin rifletterà sul presente della Russia e proverà a immaginare un futuro possibile, mentre Domenico Talia e Gianni Riotta dialogheranno su come tecnologie digitali stiano generando trasformazioni epocali nel mondo dell’informazione e Mariarosaria Taddeo, fra i massimi esperti europei di etica del digitale, difesa e Cybersecurity si chiederà come AI stia cambiando il volto della guerra. Stefano Feltri affronterà una questione fondamentale che Musk pone alla contemporaneità: la minaccia esistenziale che il tecnocapitalismo rappresenta per la democrazia, Stefano Moriggi e Pier Cesare Rivoltella si chiederanno come si può uscire dalla Tecnofobia e Giulio Tremonti ci spiegherà quanto sia unico il momento che stiamo attraversando, indicando con lucidità la posta in gioco per l’Occidente e per l’Europa. Sarà a cura di Luca Taddio un appuntamento sul socialismo del futuro nell’era del digitale con Claudio Martelli e un personaggio importantissimo della storia d’Italia, Sandro Pertini, sarà al centro dell’incontro con Marzio Breda. Inabili alla morte è una trilogia di copioni che, attraverso tre scrittori, Joseph Roth, Goran Vojnović e Paolo Di Paolo, racconta il Novecento dalla prospettiva centro europea. Protagonista attesissimo anche l’archistar Massimiliano Fuksas in un evento che racconterà l’architettura non solo come forma, ma come spazio vissuto, gesto politico, relazione umana, atto di generosità.  E sul fronte letterario Eric Chevillard ci racconterà un’incredibile favola surreale sull’esclusione e la tolleranza, e Jan Brokken ci guiderà sulle orme dei pittori e degli artisti dell’hotel Spaander, un luogo imprevedibile che ha segnato la storia dell’arte moderna. Infine, Antonella Salomoni, in dialogo con Piero Zin, indagherà l’ossessione di abbattere i monumenti e cancellare la memoria pubblica.